Il cane antidroga è “fascista”: il comune di centrosinistra lo rifiuta

Il cane antidroga è “fascista”: il comune di centrosinistra lo rifiuta

(Wikicommons, CC-BY-SA-3.0)

“Ad Albenga, il Sindaco vuole solo cani del PD”, a sostenerlo sono quattro consiglieri di minoranza della cittadina del savonese. La vicenda è davvero surreale e viene denunciata da Forza Italia (Eraldo Ciangherotti e Ginetta Perrone) e Lega Nord (Rosy Guarnieri e Cristina Porro). Le opposizioni chiedevano l’istituzione dell’unità cinofila al Comando della Polizia municipale. Ma il pomo della discordia è stata la provenienza del cane antidroga. Spiega il sindaco Cangiano: “Il motivo principale per cui abbiamo deciso di respingere la proposta è che prevede dei costi per noi eccessivi in questo momento”.

Quindi aggiunge: “Poi certo, il nome dell’allevamento da cui proverrebbe, ‘Decima Mas’, ha un ruolo nella nostra scelta: è una questione di rispetto per la storia di Albenga. Se dovessimo prendere un cane antidroga, di certo lo faremmo da un altro allevamento e non da uno che porta il nome della milizia anti-partigiana della Repubblica Sociale Italiana”. Insomma, il cane a detta del sindaco è “fascista”.

E proprio su questo punto le opposizioni hanno dato battaglia: “Nonostante la nostra Città sia più volte salita agli onori della cronaca per i supermarket della droga a cielo aperto, all’uscita delle scuole e alle fermate degli autobus, nonostante il livello di rapporto tra immigrazione e spaccio abbia segnato il forte aumento della criminalità locale, per il Sindaco Cangiano un cane antidroga non rappresenta una priorità, anche per le difficoltà economiche dell’ente dovute ai tagli”.

L’intervento dell’allevatore

Sulla vicenda è intervenuto anche il proprietario dell’allevamento da cui proviene il cane antidroga, un marchigiano: “La politica dovrebbe dedicarsi ad amministrare bene e non a cimentarsi su queste polemiche. E in questo caso come amministratori hanno sbagliato”. Poi aggiunge: “I miei cani vengono utilizzati da polizia, carabinieri, finanza, protezione civile, salvano le persone e scovano i malfattori. L’importante è che riescano a svolgere al meglio il loro compito non certamente l’orientamento politico”.

Il caso del cane che fa il saluto nazista

Una vicenda surreale, dunque, esattamente come lo è quella di un giovane scozzese di 28 anni, Markus Meechan. Il ragazzo è stato arrestato al termine di un’indagine della polizia britannica. Il ragazzo aveva pubblicato un video su Youtube, nel quale mostrava di aver insegnato al cane della sua fidanzata il saluto nazista. Nel filmato si vede chiaramente che il carlino, di nome Buddha, rispondeva al comando “stermina gli ebrei”. Oppure sempre nel video, il cane è stato ripreso mentre guarda un documentario su Hitler. Infine, quando sente le parole Sieg heil (Saluto alla vittoria), alza la zampa destra. Tanto è bastato perché il 28enne finisse sotto processo.

 

GM

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