Una vacanza a cavallo è il sogno di molti appassionati e l’ideale per chi cerca il contatto con la natura e vuole staccare con la vita frenetica quotidiana
Fare una vacanza a cavallo è possibile anche per i principianti. Richiede tuttavia un minimo di allenamento, persone esperte che organizzano il viaggio con cavalli adatti ad ogni livello, che siano sicuri, tranquilli e ben addestrati.
Una vacanza a cavallo è un’esperienza straordinaria con la quale entrare in risonanza con la natura, in sintonia con l’animale, il suo linguaggio, creando un legame speciale.
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Ci sono diverse strutture adatte per l’organizzazione di una vacanza a cavallo. Di norma si tratta di maneggi, agriturismi, Associazioni Sportive Dilettantistiche, specializzate nel Turismo equestre a cui fa capo la federazione Fitetrec-Ante.
Per i più giovani esistono dei campi scuola dove nell’arco di un periodo i bambini partecipano ad attività con i quali. In alternativa, vengono organizzati stage o corsi intensivi con i quali approfondire o perfezionare una determinata disciplina.
E’ anche possibile recarsi in un agriturismo con un maneggio dove permanere una settimana o più e praticare l’equitazione ogni giorno.
Infine, vengono promossi anche i viaggi a cavallo. Si tratta di trekking o escursioni che hanno la durata di diversi giorni. In base alle disponibilità è possibile staccare la spina in ogni momento.
Che sia in montagna o in campagna, esistono numerosi itinerari che si possono percorrere a cavallo chiamati “ippovie” e che attraversano tutta l’Italia.
Tuttavia, è sempre a discrezione della struttura, di norma l’agriturismo o del maneggio.
Anche il cavallo deve essere in regola. Avere il microchip ed essere registrato all’anagrafe equina e in base alle regioni deve avere il test dell’Anemia infettiva equina (AIE), una malattia virale propria degli equidi, che si diffonde attraverso la puntura di insetti quali tafani.
Una vacanza a cavallo ha dei costi non indifferenti e vari in base a diversi criteri.
Il costo di una passeggiata a cavallo è di circa 20 euro l’ora. Il prezzo scende tra le 30-35 euro per due ore oppure 45/50 euro per una mezza giornata.
Per una settimana si parte da un minimo di 500 euro incluso il cavallo, il pernotto, il vitto e l’alloggio e l’organizzazione del viaggio. Il costo deve includere l’assicurazione di Responsabilità Civile e gli Infortuni per danni a terzi con una tessera della Federazione Turismo equestre.
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Il primo elemento da considerare è il livello del cavaliere che aderisce al viaggio in modo da non mettere a rischio i partecipanti. E’ necessario creare un equilibrio tra cavalieri esperti e inesperti
Il percorso delineato deve considerare la lunghezza in base all’intera durata della vacanza, le tappe e le difficoltà in base ai partecipanti ai viaggi.
Il sentiero deve essere sicuro e può snodarsi lungo strade di campagna, attraversare riserve naturali, in montagna o al mare, lontano da strade trafficate o luoghi rumorosi che potrebbero spaventare il cavallo.
La durata del percorso dovrà considerare il rientro. In alternativa potrà essere chiesto un trasporto per riportare il cavallo a casa o al maneggio.
Ci sono diversi elementi da considerare anche in base al cavallo. E’ giusto ricordare che le tappe del viaggio devono garantire il benessere dell’animale.
– un cavallo percorre di media 6km/ora al passo.
– un cavalieri resiste di media 6 ore in sella
L’itinerario giornaliero sarà dunque di 30 o 40 km in base al tipo di percorso. A questo calcolo bisogna aggiungere 2 ore di tempo prima del tramonto per ostacoli lungo il sentiero, imprevisti e soste.
Oltre alla lunghezza del percorso, la durata del trek deve considerare anche il tipo di itinerario e percorribilità dei sentieri in base alle loro difficoltà.
Pernotto durante il viaggio. Ogni tappa deve assicurare il pernotto notturno per il cavaliere e un ricovero per il cavallo.
Un viaggio a cavallo non può essere improvvisato. E’ necessario ponderare qualsiasi imprevisto e soprattutto le necessità del cavallo.
Prima di intraprendere il viaggio è fondamentale preparare un kit pronto soccorso in caso di ferite e o possibili traumi per l’animale.
– disinfettante betadine
– antiinfiammatori
– compresse sterili
– bende elastiche
– cerotti
– guanti
– rotolo di cerotto adesivo
– forbice per bende
– pinzetta
– ovatta di cotone
Ci sono anche diversi accessori da prevedere: una capezza con lunghina per legare il cavallo, un corda per legare il cavallo tra gli alberi, una bisaccia, un impermeabile in caso di pioggia estiva improvvisa e medicinali d’emergenza.
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I cavalli per i trek devono essere allenati, resistenti, desensibilizzati e adatti al livello del cavaliere. Non tutte le razze di cavalli sono predisposte per i trek. Le razze di cavalli ideali per i viaggi sono resistenti, adatti al lavoro, da montagna e da monta di campagna come il cavallo maremmano e il murgese, gli halfinger, il cavallino sardo e molte altre razze come l’arabo per la sua resistenza, le razze americane per la loro robustezza. I cavalli purosangue con gli arti molti fini, non sono adatti per questo tipo di percorsi.
Inoltre, il carattere è importante: il cavallo deve essere equilibrato, rispettoso dei comandi e del cavaliere.
Prima di intraprendere un viaggio di più giorni a cavallo, è importante che l’animale sia in condizioni fisiche idonee. Di norma, si comincia a preparare il cavallo ad affrontare il trek almeno un mese prima, con un alimentazione più ricca e un po’ di allenamento.
Infine, l’animale deve essere desensibilizzato ai rumori improvvisi, ai botti, al passaggio di auto, moto e bus. Il cavallo deve essere abituato ai torrenti, alle buche, ai tronchi a terra, alle strade asfaltare, ai cani, al loro abbaio, ad incontrare altre specie di animali come mucche, pecore, maiali e anche cinghiali.
L’andatura del trek è esclusivamente al passo. Dovendo percorre lunghi tragitti, l’animale non deve essere stancato con andature come il trotto e il galoppo che potranno essere effettuare solo su piccoli tragitti.
C.D.
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