Cavalli, creature meravigliose che riescono a fare tanto bene agli esseri umani. Pensate, perfino Goethe ne era convinto, tanto da arrivare ad affermare: “C’è qualcosa nel corpo del cavallo che fa bene all’animo dell’uomo”.
Cavalli, ma cosa hanno di così tanto speciale questi mammiferi? Oggi lo scopriremo. Intanto, è essenziale distinguere 2 tipologie diverse di cavalli. Esistono quelli che appartengono all’ordine dei Equus caballus, che sarebbero i cavalli domestici e Equus ferus, che invece sono quelli selvatici.
A studiare il particolare legame che si instaura tra uomo e cavallo è stato un gruppo di studiosi all’Università di Pisa, analizzando e mettendo a confronto i ritmi cardiaci di ciascuno.
Hanno esaminato il tutto in 3 contesti diversi:
I risultati di questi studi hanno portato ad un unica risposta: l’andamento del ritmo cardiaco era il medesimo nelle stesse situazioni. Questo, vorrebbe dire che spesso riescono a provare lo stesso tipo di emozioni che abbiamo anche noi. Quando i cavalli entrano in contatto con gli umani, entrano in gioco tutti i sensi: vista, udito, olfatto ecc.
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Ad analizzare anche la relazione tra uomo e cavallo è stato un gruppo di ricercatori di un’Università svedese, svolgendo diversi studi successivamente pubblicati nella rivista Applied Animal Behavior Science.
La ricercatrice Paulina Lundberg (a capo dello studio) e i suoi colleghi, hanno monitorato a lungo il comportamento dei cavalli accanto a quello degli esseri umani. Uno dei tanti esperimenti consisteva nell’allontanare i cavalli dai propri padroni, facendoli entrare in interazione con degli estranei.
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I proprietari dei cavalli hanno anche compilato un questionario dove veniva chiesto loro di fornire una serie di informazioni (anche riguardo l’addestramento e la loro personalità). Il test è iniziato nel momento in cui i padroni hanno iniziato a far passeggiare il proprio cavallo intorno ad una grande arena per qualche minuto.
Dopo un quarto d’ora, lo stesso procedimento è stato svolto con un’altra persona (estranea al cavallo). Dallo studio, hanno scoperto che in questo caso, i cavalli, trascorrevano molto più tempo nell’arena rispetto a quando erano insieme ai loro proprietari.
Anche se, il loro battito cardiaco era molto più alto durante il distacco che nel momento in cui erano insieme ai padroni. Questo significherebbe che erano al quanto angosciati di essere stati allontanati da loro.
Tuttavia, gli autori della ricerca hanno confermato l’incredibile relazione del cavallo con gli umani, affermando che per loro noi esseri umani siamo quasi tutti come una sorta di rifugio sicuro per loro. Aldilà che la persona in questione sia loro familiare o meno…
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Irene Forte
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