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Cavalli

Il tetano nel cavallo: quali sono i rischi e i rimedi?

DEFINIZIONE DI MALATTIA:

E’ una malattia infettiva non contagiosa. Si sviluppa da un batterio tellurico: il clostridium tetani. Si scatena a seguito della penetrazione in una ferita del batterio che può trovarsi ovunque, ad esempio in un chiodo arrugginito o in una scheggia di vetro, la causa del problema può restare in attesa di un attacco persino nella polvere della strada, nelle ragnatele o, peggio, nelle vie digestive dello stesso equino.

L’incubazione della malattia varia tra i 4 e i 14 giorni di solito, con contrazioni muscolari significative soprattutto sul muso, il cavallo assume strane posizioni, rigidità articolare e muscolare. Il tetano infatti produce una neurotossina che determina una paralisi spastica. Anche i rumori improvvisi, la troppa luce o anche cambio di box o alimentazione possono provocare ipertensione, febbre, tachicardia.

SINTOMATOLOGIA:

  • fotofobia
  • procidenza della terza palpebra
  • narici a trombetta
  • orecchie in posizione di allerta
  • ipersensibilitĂ  ai rumori
  • febbre alta
  • tachicardia

Per scongiurare questa malattia, sarĂ  necessario tenere le unghie del cavallo sempre pulite con un ricambio degli zoccoli frequente. Pulire spesso il box dove risiede Dopo aver cambiato i ferri, inoltre, occorre osservare con molta attenzione l’andatura del cavallo per assicurarsi che non vi sia alcuna problematica e che non si debba rifare la ferratura. E’ importante anche strigliare il cavallo quotidianamente per scrutare bene eventuali ferite.

 

TERAPIE E PREVENZIONE:

Bisogna tenere pulita la ferita con perossido di idrogeno, antibiotici, siero iperimmune. Per intervenire subito, si usano sieri antitetanici. Se, invece, il disturbo dovesse presentarsi nella coda, è consigliabile amputarla per evitare il contagio in altre parti vitali del corpo. Sedovessimo aver trovato una ferita appena fatta, strizziamola per far uscire il sangue infetto e comprimiamola con qualcosa di molto caldo. Le Vaccinazioni vanno fatte al 3° mese di vita, la seconda dopo un mese, la terza dopo un anno; le ulteriori possono essere eseguite a distanza di 2-4 anni. TUTTE LE CURE DEVONO ESSERE IMMEDIATE PRIMA CHE NEL GIRO DI TRE GIORNI SOPRAGGIUNGA MORTE PER PARALISI RESPIRATORIA.

 

Beatrice Masi

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Beatrice Masi

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