Le ippovie: da Nord a Sud dell’Italia è possibile percorrere sentieri a cavallo. L’equiturismo per un’esperienza nella natura
In ogni regione della penisola vi sono dei sentieri dove è possibile effettuare delle escursioni a cavallo. I percorsi rientrano in un sistema chiamato “Ippovie“. Luoghi delineati da professionisti del settore e da enti che garantiscono la messa in sicurezza del tragitto per cavalli e cavalieri. Percorsi ideali per un turismo equestre alla scoperta delle ricchezze naturalistiche del nostro territorio. Molte ippovie ripercorrono gli antichi sentieri come ad esempio il “Cammino delle Commende” di oltre 300 chilometri che un tempo collegava la Svizzera alla Liguria oppure le Ippovie Francigene che attraversavano l’Italia e la Francia.
Secondo i dati presentati da Federazione italiana turismo equestre Trec-Ante vi sono in Italia oltre 7mila chilometri di ippovie tracciate in Italia. Ogni anno, si considerano circa 120mila appassionati che praticano l’equiturismo. Numeri che crescono ogni anno e che portano a un giro d’affari che supera i 900 milioni di euro e coinvolge ogni anno 4.500 agriturismi.
Le ippovie sono itinerari e percorsi ideati per andare a cavallo. Si snodano attraverso parchi, riserve, boschi e montagne alla scoperta di un patrimonio paesaggistico e culturale come siti archeologici o antichi borghi.
Le ippovie sono classificate anche in base alle loro difficoltà: molto facile, facile, media, difficile, molto impegnativa. I diversi parametri sono stati elencati dal’I.C.I.C- Indice di Classificazione Ippovie Certificate e considerano: il tracciato, i dislivelli, la lunghezza del percorso, le pendenze, guadi, fontanili o torrenti per l’abbeverata di cavalli, punti sosta per cavalli e cavalieri e altezza.
Le ippovie sono ideate per andare incontro alle esigenze degli escursionisti e per i bisogni fisiologici dei cavalli.
Si tratta di percorsi a tappe delineati che raccordano le diverse realtà presenti nel territorio.
Ci sono numerose ippovie in Italia che spaziano da Nord a Sud della penisola e grazie alle quali scoprire un territorio naturalistico per una vacanza ecosostenibile.
Ippovia del Gran Sasso, con i suoi 320 km di lunghezza all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Si tratta di una delle ippovie più lunghe d’Italia all’interno di un solo parco con strutture ricettive, punti d’acqua, rimesse per cavalli e rifugi di montagna alla scoperta di un panorama suggestivo.
Esistono diverse ippovie nel Lazio:
L’Ippovia del Trentino Orientale: è un percorso che si snoda per oltre 400 km che comprende una rete di sentieri ben segnalati e messi in sicurezza lungo i quali attraversare la Valsugana e il Lagorai, che percorre la catena montuosa del Lagorai, che va dal monte Panarotta al passo del Rolle, attraversando i laghi Caldonazzo e Levico. All’interno del percorso ci sono 15 tappe con relativi punti di sosta e rifugi per offrire assistenza e ristoro a cavalli e cavalieri.
La Valle d’Aosta conta sull’ippovia più lunga d’Italia in un solo parco. Tuttavia ci sono diversi percorsi di lunghezza variabile. Tra questi l’ippovia a cura della Confederazione dei tecnici e accompagnatori di turismo equestre della Valle d’Aosta -Cte. L’ippovia propone due percorsi di 16 e 34 chilometri tra Pila e Gressan, arrivando ad un’altezza massima di 2.210 metri. Inoltre, attraversa la Strada dei Vini e offre panorami suggestivi tra le principali vette della Valle d’Aosta come Monte Bianco, Mont Fallere e Monte Grivola, oltre che sulla vallata di Cogne.
I sentieri del Parco di Gallipoli Cognato e Piccole Dolomiti Lucane tra la provincia di Matera e la provincia di Potenza. U’ampia area con importanti valori naturalistici, storici ed etno-antropologici.
Tra i percorsi, quello della Antiche Transumanze tra Gallipoli Cognato e Alta Murgia attraversando il territorio montano più interno.
Le ippovie nei parchi naturali della Sicilia un progetto lanciato nel 2005.
Attraverso alcuni servizi offerti sia dal Sistema Ippovie Italiano Certificato ideato dall’Ente Nazionale Guide Equestri Ambientali- ENGEA viene data l’opportunità di scegliere la vacanza ideale in sella, alla scoperta di un territorio ricco di storia. Engea ha certificato alcuni tragitti come garanzia di sicurezza per i cavalieri con tutte le strutture necessarie: sentieri, fontanili, pernotto, ristorazione ma anche guide equestri ambientali che potranno guidare i cavalieri attraverso i sentieri.
Oltre alle bellezze naturalistiche e all’esperienza straordinaria di una vacanza a cavallo, il turismo equestre non deve essere improvvisato: delineare un percorso adatto e all’occorrenza avvalersi di persone esperte.
L’ippovia è una vacanza con la quale sostenere anche economie local, nel rispetto dell’ambiente.
Tra le altre realtà in rete, il portale GPSaCavallo nel quale vengono inseriti tutti i percorsi, viaggi, trekking rilevati con il GPSa da cavalieri di tutta italia. Una piattaforma dove scambiare esperienze e condividerle con gli altri. Il sito propone agli utenti muniti di Gps delle carte topografiche e scambi dati e informazioni sui percorsi inseriti relativi alle escursioni a cavallo e ai servizi offerti.
Il turismo equestre non è solo una vacanza. Richiede una preparazione fisica e sportiva del cavallo e del cavaliere nonché un’attrezzatura specifica sia per l’estate che per l’inverno.
Il cavallo deve essere allenato con mesi in anticipo e ricevere un’alimentazione adeguata che lo prepari per lo sforzo fisico. Si tratta non di una prestazione in velocità bensì nella resistenza. Infatti, le escursioni su lunghi tragitti sono per lo più eseguite all’andatura del passo per non stancare troppo il cavallo con cambi andature su brevi tragitti.
L’abbigliamento deve essere adatto alla stagione inverno/estate. Nel periodo estivo vestirsi a cipolla, prevedere anche un impermeabile/kway nel caso di piogge improvvise.
Scopri i sentieri, consulta i siti:
Engea: cavalloecavalli.it
Gpsacavallo: Gpsacavallo
Trentino orientale: ippoviatrentinorientale
Puglia: ippoviebmb
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C.D.
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