Come riconoscere l’ipertermia maligna nel cavallo: una sindrome rara ma grave. Vediamo le cause i sintomi e la cura.
Tra le numerose problematiche di salute che i cavalli possono ritrovarsi ad affrontare, l’ipertermia maligna rappresenta una delle emergenze più gravi e spaventose.
Anche se, è una rara condizione, è essenziale essere informati su come riconoscerla precocemente e agire nel modo giusto e pronto quando si presenta.
Vediamo quindi, come riconoscere l’ipertermia maligna nel cavallo.
Come riconoscere l’ipertermia maligna dai sintomi
La temperatura elevata nel cavallo o ipertermia, è una condizione in cui la temperatura corporea del cavallo è significativamente al di sopra della norma, tenendo presente che la normale temperatura corporea di un cavallo varia dai 37,5°C ai 38,5 gradi °C.
I sintomi dell’ipertermia maligna nel cavallo possono includere:
- aumento improvviso della temperatura corporea ;
- muscoli rigidi e contratti;
- respirazione rapida e difficoltà respiratorie nel cavallo;
- sudorazione eccessiva e anomala;
- incremento della frequenza cardiaca;
- cambiamenti comportamentali come agitazione o segni di dolore.
Se sospettate che il cavallo sia affetto da ipertermia maligna è essenziale consultare immediatamente il veterinario.
Fattori di rischio
L’ipertermia maligna nel cavallo è ereditaria, può essere trasmessa da uno o entrambi i genitori dell’animale.
Questo significa che se un cavallo ha un genitore con questa predisposizione genetica avrà maggiore probabilità di sviluppare la sindrome.
Anche i cavalli appartenenti alle razze Quarter Horses, Paint Horse e Appaloosa, sembrano avere una predisposizione genetica più elevata rispetto ad altre razze.
Sebbene le razze menzionate siano più a rischio non significa che gli altri cavalli siano immuni. Tuttavia, per i proprietari dei cavalli delle razze a rischio, è possibile effettuare test genetici per determinare se un cavallo e portatore della mutazione genetica associata all’ipertermia maligna.
È importante sottolineare che l’ipertermia maligna è spesso associata all’uso di farmaci anestetici impiegati durante l’ anestesia generale.
E anche se un cavallo è geneticamente predisposto la sindrome, solitamente, si sviluppa in presenza di questi agenti anestetici specifici.
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Diagnosi
Poiché l’ipertermia maligna nel cavallo è una condizione che richiede un intervento medico piuttosto rapido, una diagnosi tempestiva è essenziale per la gestione dell’ipertermia maligna nel cavallo.
Il veterinario, per diagnosticare, inizierà la sua valutazione clinica esaminando i sintomi dell’animale e subito dopo effettuando esami del sangue.
Inoltre, il veterinario preleverà un piccolo campione di tessuto muscolare e lo esaminare al microscopio per individuare segni caratteristici di questa sindrome.
In alcuni casi potrà raccomandare test genetici e confermare la presenza della mutazione genetica associata all’ipertermia maligna.
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Trattamento dell’ipertermia maligna nel cavallo
L’ipertermia maligna è una sindrome potenzialmente letale che si verifica principalmente durante l’anestesia generale o durante situazioni di stress significative.
Il primo passo verso la cura è l’interruzione immediata dell’uso di farmaci anestetici. Successivamente è essenziale raffreddare rapidamente il cavallo per prevenire ulteriori danni muscolari.
L’obiettivo è portare la temperatura corporea del cavallo ai normali livelli il più rapidamente possibile.
Il trattamento principale è basato su un farmaco che agisce per ridurre la contrazione muscolare e alleviare i sintomi durante.
Durante il trattamento il cavallo verrà costantemente monitorato, mediante la misurazione continua della temperatura corporea, la pressione sanguigna, il ritmo cardiaco e la funzione respiratoria.
Nei casi più gravi ,il cavallo potrebbe necessitare di ventilazione meccanica per supportare la respirazione.
In altri casi ancora, è necessario rimuovere l’accumulo di gas nell’addome del cavallo attraverso un intervento chirurgico.
Dopo il trattamento iniziale, il cavallo richiederà un periodo di recupero siate consapevoli della lunga durata del trattamento e dalla pazienza che occorrerà avere.