Sindrome del motoneurone nel cavallo, un malattia non ancora conosciuta da tutti. Vediamo le cause scatenanti, i sintomi tipici e la cura per l’equino.
L’equino è un animale molto sensibile e dalla salute delicata. Prendersi cura di lui significa avere tante responsabilità quotidiane, in tutti gli aspetti della sua vita. Ci sono alcune malattie che possono colpirlo e non se ne parla abbastanza. Parliamo, qui, della sindrome del motoneurone nel cavallo.
Questa patologia è ancora poco conosciuta ed è bene informarsi, perché può colpire qualunque esemplare, anche tra i pony. Approfondiamo, nell’articolo, le cause scatenanti e i sintomi che si manifestano nell’animale.
Un cavallo può avere necessità di attenzioni e cure continue. Si tratta di un animale che soffre nel sentirsi imprigionato e troppo solo. La compagnia umana e l’affetto sincero fanno bene alla sua salute.
Ma da soli, questi elementi non bastano per mantenere l’equino nel benessere e a proteggerlo dalla sofferenza.
Purtroppo, il cavallo può essere colpito da malattie di ogni tipo e alcune delle quali non si conoscono abbastanza.
Una delle patologie di cui si parla troppo poco e che, in realtà, è sempre in aumento è la Sindrome del motoneurone. Si tratta di una atrofia muscolare, quindi una malattia neurovegetativa.
Questa sindrome può essere paragonata alla sclerosi amiotrofica che colpisce noi umani. Il fattore preoccupante di tale malattia è che colpisce qualsiasi esemplare, inclusi i pony.
Esistono dei fattori scatenanti per lo svilupparsi della sindrome del motoneurone nel cavallo. Parliamo di animali che affrontano una eccessiva scuderizzazione, o di equini che sono sottoposti a diete severe o nutriti con troppo mangime pellettato.
Anche i cavalli che non pascolano molto o che non lo fanno affatto, possono esserne colpiti.
La sindrome del motoneurone stravolge drammaticamente la vita del cavallo. L’equino colpito diventa disabile e non può più essere impiegato nell’equitazione.
Il cavallo inizia a soffrire di una forte atrofia dei muscoli posturali, creando danni alle ossa. Ciò significa che la posizione quadrupedale diventa sempre più difficile da assumere per lui.
Colpito da questa sindrome, l’animale non riesce a mantenere la stessa posizione per troppo tempo e tende a spostare il peso dagli arti posteriori più deboli.
Altri sintomi tipici della condizione equina sono i seguenti:
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In presenza dei sintomi sopra elencati e di fronte ai continui spostamenti dell’animale, è necessario intervenire in suo aiuto. Vediamo, insieme, qual è la cura migliore per il cavallo sofferente.
Un cavallo colpito da sindrome del motoneurone deve essere assistito il prima possibile, per fare in modo di controllare la patologia e ritardarne il decorso.
Come per la maggior parte delle malattie equine, la cura fondamentale corrisponde al benessere e alla qualità della vita che può assicurargli il suo proprietario.
Questo significa che la salute dell’equino dipende da noi e dai cambiamenti positivi che possiamo apportare nella sua vita.
Per ritardare lo sviluppo della malattia occorrerà, quindi, assicurare un’alimentazione corretta ed equilibrata al cavallo, organizzare un’ambiente salutare e stimolante e fornire un’integrazione di antiossidanti, come la Vitamina E.
L’animale sofferente della sindrome dovrà correggere tutti quei fattori che possono soltanto peggiorare la sua condizione.
Per la carenza di Vitamina E, l’equino dovrà assumerne per proteggere muscoli ed ossa.
Il pascolo è essenziale nella sua vita quotidiana, anche per poter produrre in modo naturale Vitamina D muovendosi sotto i raggi del sole, utile per il suo mantello.
Tenendo conto di tutti questi aspetti della vita dell’animale, si va ad agire sui punti fondamentali della salute, psicologica e fisica, come si farebbe per l’essere umano.
Essendo una malattia neurovegetativa, è importante intervenire in modo immediato e rivolgersi, naturalmente, alla figura del medico esperto per effettuare i controlli specifici.
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