Ci sono alcune malattie che non sono subito evidenti, anche nel cavallo. Che cos’è l’ipercalcemia e quali rischi potrebbe correre Spirit?
Perché il cavallo sia in perfetta salute è necessario che ogni cosa sia in equilibrio all’interno del suo organismo. Non sono solo le carenze metaboliche a generare problemi di salute nell’animale, anche gli eccessi fanno male. Che cos’è l’ipercalcemia nel cavallo e quali potrebbero essere i rischi per Spirit?
Il cavallo è un animale molto sensibile. Appena un valore nelle sue analisi del sangue risultasse alterato, ne vedremmo subito i segnali nel suo corpo.
È pur vero che l’organismo è fatto in maniera tale che, inizialmente, cerca di porre rimedio ad ogni minimo scompenso cellulare.
Questo significa che prima di vedere i primi segnali di una patologia nel cavallo passa abbastanza tempo, cosa che a volte potrebbe essere rischiosa per la salute dell’animale.
Sappiamo che, quando i valori del calcio nel plasma sanguigno sono bassi, a risentirne di più sono ossa ed articolazioni.
In realtà non è del tutto vero perché il calcio (Ca++), sotto forma di elettrolita (ione carico positivamente) è fondamentale per:
La regolazione del metabolismo del calcio nell’organismo è effettuata dal paratormone, dalla vitamina D e dalla calcitonina.
Quando i livelli di calcio plasmatico si abbassano vengono stimolate le paratiroidi a produrre paratormone: è detto ormone ipercalcemizzante e serve a far aumentare il valore del calcio nel sangue.
Quando invece i livelli di calcio plasmatico dovessero alzarsi ecco che entrano in azione le cellule parafollicolari della tiroide.
Producono la calcitonina (ormone ipocalcemizzante) che, aumentando l’eliminazione renale di fosforo, provocano riassorbimento del calcio abbassandone il valore nel sangue.
Che succede, quindi, quando si verifica nel cavallo una condizione di ipercalcemia (aumento di calcio plasmatico)?
Purtroppo non è solo una la causa dell’ipercalcemia ma varie:
Il cavallo, superati i normai livelli di calcio nel sangue, sarà asintomatico finché non manifesterà segnali quali:
Soprattutto se siamo abituati ad uscire col nostro cavallo per lunghe passeggiate, potremmo notare che, ad un certo punto, è come se il cuore gli fuoriuscisse dal petto ed inizia a sudare.
Potrebbe avere anche un sintomo che possa farci confondere e pensare ad una condizione di diabete, ma che invece è ipercalcemia: la sete.
Bisogna contattare subito un veterinario, non potremmo in alcun modo azzardarci a fare diagnosi od a dare farmaci al cavallo.
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Preoccuparsi del nostro cavallo non è solo spazzolarlo ma anche farlo seguire periodicamente dal veterinario ed effettuargli, per controllo, delle analisi del sangue.
A volte il nostro Spirit potrebbe mostrare segni di malessere tali da farci pensare, ad esempio, ad una colica nel cavallo: tachicardia ed agitazione potrebbero confonderci.
È ovvio che vederlo soffrire ci rende impotenti ma bisogna sempre avere come punto di riferimento il veterinario: saprà di certo non confondersi come noi con altre malattie.
Spesso potremmo essere convinti da pubblicità e teorie opinabili a somministrare al cavallo, oltre alla sua dieta, anche integratori di calcio e vitamina D.
Solo il medico può verificare se ci sia o meno necessità di dare integratori al cavallo: non è una regola applicabile ad ogni cavallo. Ognuno ha le sue esigenze, in base all’età, al suo metabolismo ed al suo stile di vita.
Pensando, magari, di fargli del bene potremmo rischiare che abbia un avvelenamento da calcio o da vitamine.
È sempre meglio che sia una corretta alimentazione nel cavallo a fornirgli sali minerali e nutrienti necessari per il suo sviluppo ed il mantenimento del suo metabolismo.
In base alla causa specifica dell’ipercalcemia, se sia primaria o secondaria, il veterinario ci prescriverà la cura adatta al nostro cavallo.
Senza dubbio qualora l’animale vivesse allo stato brado avrebbe meno possibilità di sviluppare un avvelenamento di calcio, il problema sussisterebbe qualora dovessimo sbagliare noi ad alimentarlo.
Tuttavia il medico ci spiegherà che è bene evitare di dare all’animale cibi troppo proteici: questo vale sia se dovesse soffrire di ipercalcemia sia se il cavallo avesse una sindrome metabolica.
Quando dovesse iniziare la terapia i sintomi nel cavallo dovrebbero diminuire: bisogna far attenzione se magari continua ad urinare spesso ma senza avere più tanta sete; in questo modo potrebbe disidratarsi.
Durante il periodo in cui il cavallo dovesse essere in terapia per qualsiasi malattia, la cosa fondamentale è sempre quella di garantirgli un ambiente tranquillo e sereno.
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Come nel nostro organismo, lo stress sarebbe deleterio anche per il cavallo e ne condizionerebbe la guarigione.
Qualora pensassimo normalmente alla prevenzione per il nostro Spirit, qualsiasi patologia gli venisse diagnosticata sarebbe presa in tempo e, dunque, curabile quasi sempre.
S. A.
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