Ernia nel cavallo: le cause, i sintomi, la diagnosi e il trattamento

Ernia nel cavallo: le cause, i sintomi, la diagnosi e il trattamento

Ernia nel cavallo, non una bensì due tipologie: ombelicale e inguinale. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento di entrambe.

cavallo e puledrino
(Foto AdobeStock)

L’ernia nel cavallo non è difficile individuarla, soprattutto se parliamo di un’ernia ombelicale.

Il proprietario di un cavallo o un veterinario sono in grado di sentire una formazione a forma di anello sotto la superficie della pelle quando preme sulla pancia del puledro.

Questa condizione colpisce si maschi che femmine allo stesso modo.

Può svilupparsi in quasi ogni zona del corpo, ma il tipo di ernia più comune si verifica nell’addome, per questo prende il nome di ernia ombelicale.

L’altra invece, l’ernia inguinale è più frequente nei stalloni ed è anche più pericolosa e va trattata con urgenza. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento delle due ernie.

Cause dell’ernia nel cavallo

Innanzitutto occorre specificare che esistono due tipi di ernia di cui un puledro può soffrire. Si tratta dell’ernia ombelicale e l’ernia inguinale.

puledro
(Foto AdobeStock)

L’ernia ombelicale è dovuta a un difetto congenito alla nascita che può causare la formazione di un ascesso nel cordone ombelicale del cavallo o indebolire la sua parete addominale.

L’ernia inguinale invece è dovuta ad una maggiore pressione nell’addome a causa di un parto difficile e/o di un anello inguinale allargato, che si trova all’ingresso e all’uscita del canale inguinale.

Sintomi

Come accennavamo, esistono due tipi di ernie e per tale motivo i sintomi saranno differenti a seconda della tipologia.

cisti nel cavallo
(Foto AdobeStock)

Ad ogni modo, in entrambi i cassi i segnali fino a quando non saranno cresciute un po’ di più, potranno anche passare inosservati.

Di seguito, andremo a fare una distinzione di sintomi per tipologia di ernia.

Ernia ombelicale, appare durante le prime 6 settimane di vita e si manifesta con:

  • gonfiore rotondo nella zona addominale;
  • anello palpabile sotto la pelle.

Ernia inguinale, si presenta con:

  • anello inguinale allargato o indebolito;
  • gonfiore che tende ad ingrandirsi nel tempo;
  • gonfiore nella zona inguinale e, nei maschi, vicino allo scroto.

Davanti a questi segnali occorre chiamare il veterinario urgentemente.

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Diagnosi e trattamento dell’ernia nel cavallo

Per poter diagnosticare un’ernia il veterinario ci mette davvero pochissimi minuti, ciò non può avvenire già alla nascita in quanto come dicevamo, il puledro non mostra segnali fino a che l’ernia non cresce.

La diagnosi avviene semplicemente esaminando l’addome del cavallo, dopodiché stabilita la tipologia di ernia, procederà con la terapia adeguata.

Trattandosi di due tipi di ernie diverse, saranno trattate in modo differente. Occorre sottolineare che le ernie inguinali rientrano nelle urgenze veterinarie rispetto alle ernie ombelicali.

Hanno questa priorità poiché le ernie inguinali diventano più grandi e più gravi nel tempo, mentre le ernie ombelicali, generalmente, regrediscono dopo le prime settimane.

Come dicevamo, le due ernie necessitano di trattamenti diversi, per quella inguinale occorre intervenire chirurgicamente, mentre per quella ombelicale si evita di intervenire e viene lasciata rientrare come solitamente avviene entro il primo anno.

Soltanto nel caso in cui è grande, è possibile utilizzare anelli elastratori, ossia uno strumento utilizzato per dilatare un’area.

Solo nel momento in cui le ernie vengono trattate chirurgicamente è necessario somministrare l’antibiotico al cavallo per prevenire eventuali infezioni secondarie.

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