L’endotossiemia è una patologia che va trattata tempestivamente, in quanto può avere perfino esito mortale per il cavallo. Ecco cosa sapere a riguardo.
La migliore arma contro le malattie è la prevenzione. Tuttavia non sempre è sufficiente, e quando il nostro animale domestico manifesta segni di malessere, non rimane che rivolgerci al nostro veterinario di fiducia. L’endotossiemia è una patologia particolarmente insidiosa, in quanto, laddove non trattata con tempestività, può cagionare la morte del cavallo.
L’endotossiemia è una patologia di origine batterica, di norma correlata ad altra malattia insorta nell’organismo dell’equino.
Il disturbo si verifica allorquando il sistema immunitario del cavallo e la flora intestinale non riescano ad arginare un numero eccessivo di endotossine, componenti cellulari dei batteri.
Questi muoiono all’interno dell’intestino dell’animale; se le difese immunitarie dell’organismo del cavallo non reggono, le endotossine entrano in circolo nel sangue del cavallo.
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I sintomi della malattia possono essere molteplici; anche per questo motivo, non è semplice ricondurre immediatamente l’intero quadro sintomatologico all’insorgenza dell’endotossiemia.
La patologia, infatti, può essere preceduta classici disturbi di carattere intestinale: non è raro dunque in questi casi osservare episodi di diarrea nel cavallo.
Di norma il malessere è accompagnato da inappetenza, e perfino dall’astensione dal bere acqua. Un’ulteriore spia del cattivo stato di salute dell’animale è il colore delle gengive: all’ordinario roseo delle mucose si sostituisce una colorazione pallida, tendente al bianco.
Nei casi più gravi l’animale può presentare febbre, forti dolori addominali, difficoltà respiratorie ed eccessiva sudorazione.
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In presenza dei sintomi descritti occorre allertare con tempestività il proprio veterinario di fiducia.
Come detto, la patologia può avere perfino esito fatale per l’equino. Il trattamento terapeutico varierà a seconda della patologia alla base dell’endotossiemia riscontrata dal professionista.
Contemporaneamente alla cura prescritta per la malattia alla base del disturbo, al cavallo saranno somministrati dei farmaci, al fine di contenere l’infiammazione e bloccare le endotossine in circolo nel sangue.
Particolare attenzione va prestata all’alimentazione del cavallo: di norma sono particolarmente indicati fieno e foraggio; tuttavia è bene affidarsi alle prescrizioni del proprio veterinario curante.
E’ bene anche controllare il numero di pasti giornalieri, prediligendo piccoli pasti nel corso della giornata, evitando che l’equino possa soffrire gli effetti di un pasto troppo abbondante; il cavallo potrebbe arrivare eccessivamente affamato al pasto, mangiando troppo in fretta e accusando successivamente dei dolori intestinali.
A. S.
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