La diarrea nel cavallo può essere spia di molteplici disturbi. Non sempre occorre preoccuparsi: ecco quando intervenire.
L’alimentazione costituisce una delle colonne portanti dello stato di benessere di un cavallo: un regime alimentare errato, nonché variazioni repentine del menù dell’animale, possono cagionare disturbi di vario tipo, tra cui anche quelli di natura intestinale, come la diarrea. Il problema, tuttavia, può avere cause di diversa natura: scopriamo insieme di quali si tratta.
La diarrea nel cavallo comporta la necessità di allertare il livello di attenzione, per individuare la causa del disturbo.
La disidratazione conseguente al problema intestinale potrebbe infatti avere conseguenze negative sulla salute dell’equino. Pertanto occorre intervenire tempestivamente, al fine di comprendere la causa alla base del disturbo.
Nei casi più gravi le feci del cavallo si presentano acquose; tuttavia possiamo associare il disturbo anche all’ipotesi in cui l’animale, nell’atto della flatulenza, emetta dei liquidi. Le cause della diarrea nel cavallo possono essere molteplici:
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Una volta individuato il problema, occorrerà tenere sotto controllo la situazione, per comprendere se si tratta di un disturbo passeggero; bene inteso laddove l’animale stia bene e non presenti, oltre al disagio menzionato, altre forme di malessere.
Se l’equino soffre di altre patologie per il quale è in corso una terapia (eventualmente anche farmacologica), molto probabilmente sarete già stati edotti dal vostro veterinario di fiducia sulla possibilità che insorga il disturbo della diarrea, quale possibile conseguenza della malattia o del farmaco assunto dall’animale.
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La diarrea potrebbe essere dovuto anche ad una malattia non ancora identificata (si pensi alla colica nel cavallo); se l’animale manifesta segni di malessere è necessario avvertire tempestivamente il proprio veterinario di fiducia.
Il disturbo potrebbe essere dovuto anche a ragioni di carattere alimentare. A tal proposito sarebbe sempre utile curare un diario sull’alimentazione del cavallo, in modo tale da poter individuare con facilità eventuali alimenti che possano aver cagionato il problema.
Se il sintomo non scompare nel termine di 24-48 ore, sarà necessario ricorrere alle cure veterinarie. Il professionista dovrà procedere prima di tutto a comprendere la causa alla base del disturbo.
Solo dopo una corretta diagnosi sarà possibile infatti procedere alla scelta del trattamento terapeutico più adeguato alla situazione contingente dell’animale.
A. S.
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