Depressione nel cavallo, quali sono le cause? Come poterla prevenire

Depressione nel cavallo, quali sono le cause? Come poterla prevenire

Anche gli animali potrebbero soffrire di un calo dell’umore. Quali sono le cause della depressione nel cavallo e come si potrebbe prevenire?

Depressione nel cavallo
(Foto da Pixabay)

Il cavallo, si sa, è tra gli animali più sensibili al mondo. Risente di ogni minimo cambiamento nella sua routine e non sempre reagisce positivamente. Con un solo sguardo capisce chi ha di fronte e non mancano le volte in cui è lui stesso a confortarci. Eppure basta poco perché lo vediamo diverso. Cosa scatena la depressione nel cavallo e come potremmo prevenirla?

Depressione nel cavallo

Chi ha a cuore il proprio animale lo sa: non basta nutrire, pulire e dargli le medicine se necessario. Ha bisogno di sentirsi amato.

cavallo
(Foto da Adobe Stock)

È non c’è animale migliore del cavallo che possa dimostrare quanto affermato: se il cane darebbe la vita per il suo padrone, un cavallo potrebbe anche lasciarsi morire se non si sentisse amato.

È basta davvero poco. Il cavallo è molto empatico, ha bisogno di condividere le sue giornate ed i suoi momenti, che sia con i suoi simili o con qualsiasi altro essere vivente.

Sono tante le cause che potrebbero indurre il cavallo in depressione:

  • Allontanamento troppo precoce dalla madre: spesso gli allevatori compiono l’errore di staccare troppo presto dalla madre il puledro: sia mamma che figlio risentono del distacco forzato, visto che in natura questo avviene a maturazione sessuale del puledro, intorno ai 2 anni;
  • Passaggio dalla vita allo stato brado a quella in un box: un cavallo che viene privato della sua piena libertà finisce per soffrirne;
  • Allontanamento del proprietario: quando magari il proprietario non riesce ad andare per qualche giorno dal cavallo, ecco che l’animale cade in uno stato cupo e depresso;
  • Allontanamento dal suo branco: i cavalli in branco instaurano gerarchie ed equilibri per cui ognuno gode sia dei pro che dei contro;
  • Malattie: la prima cosa che fa questo animale quando non sta bene è isolarsi;
  • Noia: succede quando il cavallo non si sfoga abbastanza, soprattutto se fosse abituato ad essere montato spesso;
  • Stress: succede quando l’animale è sotto pressione;
  • Solitudine;
  • Paura.

Nell’organismo di un cavallo depresso, a prescindere dalla causa, si verifica una diminuzione di serotonina, dopamina, endorfine ed ossitocina.

Tutto ciò si traduce in:

  • Diminuzione della reattività;
  • Tic nervosi;
  • Agitazione;
  • Rifiuto di coccole e carezze;
  • Diminuzione dell’appetito e dello stimolo a bere.

Ad ogni modo, in questi casi è sempre bene rivolgersi al veterinario: è l’unico in grado di valutare la situazione e, nel caso, prescrivermi dei farmaci.

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Consigli utili

Prendersi cura del proprio cavallo a volte non è facile: potremmo non capire il suo stato d’animo e rischiare di non poterlo aiutare nell’immediato.

Il cavallo
(Foto da Pexels)

È un animale che non ama le costrizioni né sopporta una vita chiusa in un box: per un cavallo il gioco riveste molta importanza nella sua vita.

E purtroppo, soprattutto per quelli da lavoro o da allevamento, spesso le condizioni non permettono loro di sfogarsi abbastanza all’aperto.

Chi avesse mai interagito con un cavallo lo saprebbe benissimo: tutto ciò che sente lo dimostra ed ogni movimento del suo corpo ha sempre un significato.

A volte il non voler mangiare ed il restare in disparte privo di reazione potrebbe farci pensare che abbia un problema di salute: il cavallo potrebbe solo soffrire di una sindrome di abbandono e dovremmo analizzare meglio la sua storia.

Non è strano che l’animale possa esser rimasto traumatizzato da un evento tale da indurgli paura: il cavallo potrebbe aver paura anche solo del vento o del suo stesso cavaliere.

Ci sono cavalli dalla forte personalità: apparentemente tendono ad essere anche aggressivi, ma in disparte si lascerebbero anche morire di fame.

Non è semplice entrare nella mente di questo animale, pur essendo molto empatico con l’uomo: se non venisse montato spesso potrebbe deprimersi perché potrebbe sentirsi inutile; ama stancarsi col proprio proprietario.

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Questo perché si crea uno scompenso ormonale in grado di far trovare il cavallo in una condizione di non saper reagire a ciò che sente.

Prevenire una depressione nel cavallo è molto difficile: possiamo però osservarlo bene: ogni minimo cambiamento nelle sue azioni di routine potrebbe essere un campanello d’allarme.

Alcuni comportamenti del cavallo potrebbero risultare strani ad i nostri occhi, ma di certo il veterinario ci saprà consigliare e saprà aiutare il nostro Spirit a ritrovare il sorriso.

Coccole e carezze non sarebbero mai disdegnate dal nostro cavallo: non si risparmia nel suo amore per noi ed è ora di ricambiare.

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S. A.

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