La congiuntivite nel cavallo, una patologia piuttosto comune che colpisce gli occhi degli equini. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
Gli occhi del cavallo sono qualcosa di veramente molto dolce ed espressivi, hanno una vista a 300° e quindi c’è un punto cieco sia davanti che dietro il cavallo.
Ha quindi una messa a fuoco diversa da quella dell’uomo. Ciò è molto utile in quanto permette all’animale di brucare e avere a fuoco contemporaneamente quello che mangia e l’orizzonte.
Ecco perché la parte alta dell’occhio ha una messa a fuoco fissa per lunghe distanze e si accorcia progressivamente fino ad arrivare alla parte bassa che ha un fuoco molto ravvicinato.
Questi meravigliosi occhi dolci possono però essere soggetti a patologie tipiche dell’apparato visivo, ovvero la congiuntivite nel cavallo. Vediamo quali le cause, i sintomi e il trattamento.
La congiuntivite è un’infezione batterica che colpisce la superficie esterna dell’occhio.
Quest’infezione produce molta secrezione, una sostanza liquida che tende ad unire le palpebre fra loro come se fosse presente della colla.
Questa condizione permetterebbe alle mosche di depositare le uova. Un presupposto da evitare in quanto si verrebbe a creare un’infestazione di insetti. Diventa quindi opportuno mantenere l’occhio del cavallo pulito.
Le cause della congiuntivite nel cavallo possono essere diverse:
La congiuntivite nel cavallo provoca nell’animale i seguenti sintomi:
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Per poter stabilire una diagnosi il veterinario svolge una prima e rapida osservazione degli occhi dell’animale, poiché i segnali sono piuttosto evidenti, come abbiamo potuto vedere dai sintomi.
Dopodiché il veterinario eseguirà un esame fisico e oftalmologico avendo ben presente la storia pregressa dei sintomi, quelli attualmente evidenti e eventuali incidenti.
Il medico inoltre potrà richiedere anche l’utilizzo di alcuni test sulla secrezione presente intorno all’occhio.
Per quanto riguarda invece il trattamento, una volta ottenuti i risultati è molto probabile che il veterinario prescriverà delle gocce antibiotiche, degli antinfiammatori e degli unguenti.
Tutto questo dovrà essere applicato alle palpebre e agli occhi per lo meno 2-3 volte al giorno. Insieme al trattamento medico, il veterinario consiglierà di effettuare quotidianamente la pulizia degli occhi del cavallo, con una soluzione salina delicata.
Inoltre anche le mosche dovranno essere ridotte al minimo, utilizzando eventualmente un ventilatore nella stalla o applicando una maschera anti mosche al cavallo.
Tutto questo serve ad evitare un’ulteriore infezione agli occhi dell’animale. La stessa pulizia si dovrà effettuare nel luogo in cui il cavallo dorme.
Ricordiamoci che è opportuno portare a termine la cura costituita da antibiotici, prescritta dal medico, anche se apparentemente il cavallo sembra essere guarito.
Interrompere la terapia non porterà ai risultati sperati ma ad una al quanto probabile ricaduta.
Inoltre durante la convalescenza è utile tenere il cavallo lontano da fonti di luci troppo intense.
Evitare che l’animale possa graffiarsi o possa sbattere con l’occhio, questo rallenterà la guarigione dall’infiammazione.
Per di più, è importante sottolineare che essendo una malattia infettiva, è appropriato non utilizzare gli accessori del cavallo malato per curare e spazzolare gli altri cavalli sani.
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Raffaella Lauretta
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