Azoturia nel cavallo, una condizione problematica che interessa i suoi muscoli. Vediamo di capire quali sono le cause scatenanti, i vari sintomi che si manifestano e qual è la terapia prevista per lui.
Prendersi cura di un animale elegante ed empatico come il cavallo richiede molte responsabilità e una certa sensibilità. Una delle caratteristiche fisiche equine più invidiate è la sua agilità sostenuta da un corpo muscoloso e leggero. Questo splendido animale sa adattarsi e convivere con l’uomo e, spesso, può essere sottoposto a stress e disturbi fisici da non sottovalutare. Parliamo, oggi, di azoturia nel cavallo e di come poter intervenire.
Si tratta di una problematica muscolare che può colpire il cavallo, soprattutto dopo un periodo di riposo dell’animale. Vediamo di capire le cause per cui si manifesta insieme alla sua sintomatologia.
Sono molte, ormai, le persone che decidono di prendere con sé il cavallo e di addomesticarlo. La compagnia di questo animale senza tempo è un piacere unico ed è una gioia per lui sentirsi parte di una famiglia e poter essere attivo e libero di muoversi.
Ogni padrone di un cavallo sa bene quanto lui ami correre e fare attività fisica nella natura ma anche l’equino, come tutti gli animali, può vivere un periodo di riposo e di inattività. In seguito a questo periodo di fermo, può capitare che l’animale venga colpito da un problema ai muscoli che incide, poi, in modo pesante sulla sua salute generale.
Parliamo della cosiddetta rabdomiolisi equina da sforzo, meglio conosciuta come azoturia nel cavallo o ‘malattia del lunedì’. É una patologia che si presenta nel cavallo anche dopo un breve periodo di riposo dall’attività sportiva, colpendo infatti equini da esibizione, da corsa e da lavoro.
Questa malattia ha conseguenze sulla sua condizione di salute, in ripresa dopo un momento di relax dall’esercizio fisico. Riprendendo la normala routine, il cavallo può avere problemi muscolari durante i movimenti, che possono generare infiammazioni e spasmi.
L’azoturia nel cavallo può nascere in seguito a diverse problematiche ed errori nella quotidianità dell’animale, come:
Questa patologia, che rientra nelle miopatie da sforzo, si manifesta nell’equino con:
Il cavallo sofferente di questa condizione può rischiare anche una necrosi muscolare e una conseguente perdita di controllo degli arti posteriori. É necessario intervenire subito con la cura adeguata, per evitare altre conseguenze come il rischio di setticemia o, addirittura, la morte dell’animale.
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L’azoturia nel cavallo deve essere diagnosticata subito e trattata nella maniera adeguata per evitare tragiche conseguenze nell’animale. Vediamo i consigli su come intervenire in suo aiuto e come fare prevenzione.
Per curare questa condizione problematica nell’animale è importante, prima di tutto, lasciare che il cavallo viva nel riposo assoluto; la sofferenza dell’equino può essere tale da impedirgli di stare in piedi. L’aiuto e il controllo di un medico veterinario è fondamentale per fornirgli la cura giusta.
Coinvolgere il medico è la soluzione più intelligente. Sarà lui a suggerire una terapia del calore e degli antinfiammatori specifici o miorilassanti, insieme ad un massaggio sui muscoli interessati.
La terapia per l’equino prevede la somministrazione di farmaci che lo aiuteranno a diminuire il dolore e ad eliminare le scorie. La cura può richiedere un tempo di recupero fino a 8 settimane. Attenzione a cambiare la dieta del cavallo nelle sue settimane di riposo, ricordando di riscaldare o raffreddare l’animale, prima e dopo l’attività fisica.
É importante ricordare che il cavallo necessita di un’alimentazione equilibrata e sana, che si basi sulla sua età e sul suo stile di vita. La stessa attenzione bisogna averla per quanto riguarda la sua attività fisica: non si deve chiedere uno sforzo eccessivo e inappropriato all’equino, senza che lui sia preparato gradualmente ad affrontarlo.
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Ilaria G
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