Avvelenamento da antrace nel cavallo, genera un’infezione che può rivelarsi fatale per i cavalli. Vediamo le cause, i sintomi e la cura.
L’antrace è un’infezione batterica, anche se piuttosto rara comunque molto ma grave. È causata da un batterio chiamato Bacillus anthracis.
La patologia si manifesta più spesso negli animali domestici e selvatici presenti in: Asia, Africa e parte dell’Europa. Può colpire anche gli esseri umani ma solo raramente.
Nell’articolo di oggi, andremo a conoscere quali i sintomi, la diagnosi e il trattamento dell’avvelenamento da antrace nel cavallo.
Le cause dell’avvelenamento da antrace nel cavallo
La causa di avvelenamento da antrace nel cavallo è dovuta, generalmente, ad un batterio chiamato sporigeno Bacillus anthracis.
L’animale assimila questo batterio attraverso l’ingestione di spore nel terreno, le quali possono sopravvivere nell’ambiente per decenni, in quanto sono enormemente resistenti al caldo, al freddo e all’essiccazione.
Tuttavia, anche gli insetti pungenti possono avere la stessa capacità e diffondere l’antrace con una semplice puntura.
I sintomi
I segnali di avvelenamento da antrace nel cavallo differiscono da come esso è stato infettato.
Nella maggior parte dei casi il cavallo viene infettato dall’ingestione di spore di antrace o dalla puntura di insetto.
I sintomi più comuni che si possono individuare per ingestione di spore sono:
- brividi;
- colica;
- depressione;
- febbre;
- grave diarrea nel cavallo/enterite sanguinolenta;
- morte.
I sintomi presenti a causa della puntura di insetto, sono:
- area ampia, dolorosa e gonfia al sito del morso;
- gonfiore alla gola;
- linfonodi ingrossati;
- respirazione difficoltosa.
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Diagnosi e trattamento dell’avvelenamento da antrace nel cavallo
Per poter diagnosticare l’effettivo avvelenamento nel cavallo, il veterinario osserverà il cavallo ed i suoi sintomi.
Nel frattempo chiederà la storia clinica pregressa dell’animale, eventuali incidenti, fino ad arrivare alla presenza dei primi segnali di malessere nel cavallo.
Dopodiché procederà con il prelievo di un campione di sangue dal cavallo, tuttavia per quanto precoce possa essere l’intervento, nella maggior parte dei casi, l’avvelenamento da antrace nel cavallo viene diagnosticato solo dopo la morte.
Ciò avviene perché le tossine letali dei batteri sono molto rapide. Una volta avuta la certezza della presenza dell’antrace nel cavallo, deve essere segnalata al veterinario statale.
Il corpo del cavallo morto non dovrebbe essere spostato o aperto fino a quando le autorità competenti non saranno state informate.
Infine, se ci sono altri animali potrebbero essere vaccinati contro di essa e la fattoria verrà messa in quarantena.
Come dicevamo, nella maggior parte dei casi, l’antrace viene rilevata dopo la morte del cavallo, ma nel caso si riesca ad intervenire in tempo, l’avvelenamento è curabile con la corretta terapia antibiotica, ovvero antibiotici comuni come la penicillina e l’ossitetracilina.
Tuttavia, affinché la terapia possa avere un buon esito, occorre intervenire precocemente.