Anemia nel puledro appena nato è una condizione del sangue che può determinare dei seri problemi nell’animale. Vediamo le cause, i sintomi e la cura.
L’anemia nel puledro appena nato si verifica quando la cavalla sviluppa anticorpi contro il gruppo sanguigno del puledro, il quale bevendo il colostro (il primo latte) della cavalla, con questi anticorpi questi ultimi distruggono le cellule del sangue del cavallino, causando un’anemia grave e pericolosa.
Ma di cosa si tratta in effetti? Come possiamo individuare questa problematica nel nostro cavallino appena nato? Cosa possiamo fare per aiutare il puledro? Scopriamolo insieme.
Le cause dell’anemia nel puledro appena nato possono essere diverse.
Ecco le condizioni individuate come le cause dell’anemia nel puledro appena nato:
Se sei a conoscenza che la tua cavalla ha subito una trasfusione di sangue, o ha già avuto un puledro con isoeritiolisi neonatale (NI), ovvero l’anemia nel puledro appena nato, non lasciare che allatti i suoi piccoli cavallini entro 24-48 ore dalla nascita.
Alcune razze come i cavalli arabi e i purosangue sono geneticamente più predisposti a trasportare i gruppi sanguigni Aa e Qa.
Perciò se si vuole creare un allevamento è opportuno cercare stalloni negativi per questi gruppi sanguigni specifici.
I segnali che si possono individuare nell’animale colpito da anemia, si manifestano entro i primi giorni dalla nascita del puledro e possono essere i seguenti:
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Per effettuare la diagnosi di anemia nel puledro appena nato (con meno di 4 giorni di età), possono essere eseguiti dei test di laboratorio più specifici.
Questi esami saranno utili per confermare la presenza di anticorpi materni sui globuli rossi del puledro.
Purtroppo però questi test richiedono un tempo eccessivo che in questa situazione non è possibile concedere.
Il trattamento sarà adeguato a seconda della gravità della malattia nel puledro, perciò:
Infine un ulteriore terapia per aiutare a sostenere il sistema circolatorio del puledro e la funzione renale, consisterà nella somministrazione di ossigeno supplementare e antibiotici sistemici per prevenire infezioni batteriche secondarie.
In merito alla prognosi se l’anemia nel puledro appena nato anche detta isoeritiolisi neonatale viene diagnosticata abbastanza presto e il puledro non è gravemente compromesso è molto più favorevole, rispetto a un puledro che è stato notevolmente colpito giorni prima dell’inizio del trattamento.
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Raffaella Lauretta
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