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Cavalli

Razze di cavalli pezzati bianco e nero

I cavalli pezzati bianco e nero: dalle razze americane a quelle europee

Alcune razze di cavalli sono caratterizzate dal loro manto particolare che le contraddistingue. Il mantello dei cavalli si diversifica in manti semplici, composti, mantelli a due o tre colori che conferiscono delle particolarità scaturite dalla mescolanza di peli e crini dando gradazioni di tonalità. I cosiddetti mantelli pezzati sono invece formati da due o più colori, riuniti a formare chiazze di colore diverso distribuite sul corpo. Se prevale il bianco sul nero, si parla di pezzato nero, se invece prevale il nero si parla di pezzato bianco.

Cavalli pezzati bianco e nero

Se pensiamo a un cavallo pezzato, la prima immagine è quella dei cavalli degli indiani d’America, i Paint horse oppure gli Appaloosa che in realtà derivano da stirpe di cavalli spagnoli importati dai Conquistadores e nei quali era presente il gene del mantello a macchie. Esistono anche razze meno note di cavalli maculati già diffusi a partire dal X secolo in Europa che furono apprezzati tra il XVI e il XVIII secolo da molti imperatori e re.

Pinto e Paint Horse

paint horse

Razza simile al Pinto caratterizzata dal manto a macchie, originaria degli Stati Uniti. L’allevamento del Pinto risale ai pellerossa che cercavano i soggetti selvaggi “più colorati”, ritenuti i migliori, per incrociarli con i cavalli di origine spagnola.  L’altezza variava dai 135 ai 160 cm.
Successivamente, i Comanche selezionarono i pezzati e li incrociarono con il Quarter horse, ottenendo un cavallo simile al Quarter pezzato, chiamato il Paint Horse appunto. Il Pinto continuò ad essere allevato senza controllo fino al 1930 quando si incominciò a dare omogeneità alla razza attuando incroci con il Purosangue Inglese e con l’Arabo.

La particolare di colore di questa razza, dal mantello pezzato, serviva per mimetizzarsi e nascondersi dai predatori. Le macchie inizialmente irregolari si sono accentuate, attraverso gli incroci ed al processo di selezione. La razza paint prevede tre tipologie base di pezzatura: Tobaino – Overo – Tovero. I cavalli pezzati di bianco e nero vengono chiamati “piebald”.

Appaloosa

Appaloosa

Uno straordinario cavallo per resistente e duttilità, usato nei rodeo e adatto per il turismo equestre e da campagna. Discende dai cavalli introdotti dagli Spagnoli nel XVI secolo. Il nome di questa razza deriva dal fiume Palouse che attraversa i territori che erano abitati dalla tribù dei Nasi Forati che ha selezionato la razza che rischiò l’estinzione. Solo nel 1938 fu ricostruito un ceppo avviando il suo allevamento. L’altezza al garrese varia dai 150 ai162 cm. Il mantello caratteristico si distingue in sei tipi: fiocco di neve, leopardo, brina, marezzato, coperta macchiata, coperta bianca.

  • leopard: il cavallo ha una base di colore bianco di base con macchie rotonde oppure a forma di uovo su tutto il corpo; sono piccole verso la parte anteriore, più grandi intorno ai fianchi.
  • con coperta e spot: parte anteriore scura uniforme e parte posteriore con una serie di macchie scure rotonde o a forma di uovo sopra una base di color bianco puro;
  • a pioggia: con spot a punta o a forma di goccia di colore diverso da quello di base
  • diamante: piccole macchie a forma di diamante
  • con coperta: la parte anteriore di colore scuro e uniforme e i fianchi e la groppa di colore bianco
  • tempesta di neve: mantello scuro maculato con macchie su tutto il corpo bianche e nere

Gipsy Vanner o Cob Irlandese

Gipsy Vanner

Il Cob Irlandese (Irish Cob) noto come Tinker o Gypsy Vanner è una razza che negli ultimi anni si sta diffondendo. Caratterizzato da coda e criniera folte e fluenti e da una lunga peluria nella zona degli stinchi che ricopre lo zoccolo, con mantelli pezzati. La selezione della razza è stata attribuita ai gitani che li hanno allevati per trainare i tipici carri dei nomadi. Un cavallo docile dall’altezza inferiore a cm 170.

Oltre ai mantelli semplici, l’Irish Cob è caratteristico per i mantelli pezzati con aree nere, saure, baie e grigie su mantello bianco. I cavalli con marcature su mantello bianco sono descritti come colorati mentre gli esemplari con macchie bianche sul ventre sono descritti come splashed o blagdon.

La classificazione viene suddivisa in:

Piebald: per il mantello nero e bianco
Skewbald: per il mantello rosso e bianco, marrone e bianco o tricolor
Odd coloured: per tutti i mantelli monocolore e o altri colori come il palomino

Knabstrupper

Knabstrup, il cavallo di Pippi Calzelunghe

Cavallo di origine danese celebre nel periodo napoleonico, usato per la scuola d’equitazione e salto ostacolo. Viene soprannominato la “razza dei nobili” ed era anche il cavallo di Pippi Calzelunghe. Deriva dallo stallone Frederiksborg e da una giumenta spagnola a macchie. Caratterizzato dal suo mantello leopard che deriva dalla interazione dei due geni LP (leopard gene) e PATN (che regola l’estensione del bianco).

La selezione della razza è antica e nasce nel Cinquecento all’epoca di Re Federico II, sovrano della Danimarca di quell’epoca che fondò la scuderia reale di Frederiksborg. Furono selezionati diversi equini di sangue spagnolo e napoletano, suddivisi per mantelli: blue grays, palomini, cremello, neri, e maculati. I cavalli di razza Frederiksborgers hanno anche contribuito alla selezione per le razze Lipizzana e Trottatori di Orlov. Il figlio di Federico II, Christian IV proseguì l’opera del padre e sviluppò soprattutto un interesse per gli stalloni da riproduzione dai mantelli rari. Oltre al cavallo maculato, fu data attenzione anche alla selezione di una razza dal manto grigio, dalla quale fu creato il Frederiksborger bianco. Dopo la moda del bianco, nell’Ottocento, tornò l’interesse per il cavallo a macchie. Fù il Maggiore Lunn che nella sua tenuta di Knabstrupgaard, nel villaggio di Knabstrup, acquistando una fattrice da un macellaio di nome Flaebe promosse una nuova linea che in realtà preservava la vecchia linea di sangue Frederiksborger. Attraverso la selezione, nacquero i primi puledri a Knabstrup tra i quali uno stallone che si diceva aveva 20 colori. La sua eleganza e il suo colore raro conquistò tutti e portò alla creazione della razza nei primi decenni del XX secolo.

Percheron

Percheron

Una razza francese da tiro pesante rapido, di cui esistono due varietà: il Piccolo e il Grande. Originario delle Perche, discende da antichi cavalli autoctoni, anche se nell’VIII secolo ha avuto influenze arabe e spagnole. Il colore del suo mantello è prevalentemente pomellato: bianco con chiazze nere, tendenti al grigio.

Rocky Mountain

Rocky Mountain

Una razza poco nota che non appartiene ai cavalli pezzati bianco e nero ma è molto particolare per il colore del suo manto che contrasta con la criniera. Il mantello è scuro e la criniera è bianca o grigia. Ha un ottimo carattere per cui è adatto al turismo equestre e si presta a sentieri anche duri, come le rocce. Le sue origini sono americane, probabilmente discende dalle mandrie sui monti Appalachi e nel Kentucky, dove iniziò una selezione della razza di allevatori circoscritta in un’area chiamata Rocky Mountain Horse da dove prende il nome. L’altezza al garrese è tra 148-160 cm.

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C.D.

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