Al via la clonazione del primo cavallo in Cina
Nell’ultimo decennio, la ricerca nel campo della genetica ha fatto dei passi da giganti tanto che la clonazione di animali è diventato ormai un argomento comune e non più un racconto di fantascienza. Molte personalità facoltose hanno deciso di ricorrere alla clonazione dei propri animali da compagnia come ad esempio Barbara Streisand.
Sia in Corea che in Cina, sono attivi diversi laboratori di ricerca specializzati nella genetica e nella clonazione di animali come cani e gatti. Grazie anche al regolamento interno dei paesi che consente questo tipo di ricerca e sperimentazione sugli animali. Tra questi, la Sinogene Biotechnology Company con sede a Pechino ha annunciato di aver avviato la clonazione per la prima volta un cavallo e che la nascita è prevista per il mese di luglio 2020.
Ma Judong, presidente della Sinogene Biotechnology, ha spiegato che è stato clonato un cavallo di 20 anni: “E’ un campione, ha partecipato alle Olimpiadi e ha ottenuto risultati piuttosto buoni nella sua carriera”, ha detto Ma Judong. L’obiettivo è di replicare le qualità specifiche dell’animale.
L’azienda è attiva dal 2018 e fino ad oggi ha clonato 20 cani e un gatto. Dopo questo successo, i ricercatori intendono spingersi oltre e ampliare l’elenco delle specie da clonare, includendo gli equini.
La clonazione dei cavalli è un’impresa piuttosto impegnativa per i ricercatori, a differenza di quella dei cani e dei gatti.
Vi sono alcune caratteristiche dell’animale che comportano molti aspetti che devono essere considerati e valutati e che necessitano delle tecnologie specifiche. Infatti, la riproduzione degli equini inizia a partire dai 4-5 anni e a dire il vero, le sue condizioni e prestazioni sono valutate stabili a partire dagli 8 anni, quando il cavallo entra in una fase adulta e di maturità. La crescita del cavallo varia di razza in razza e il suo sviluppo a volte arriva fino ai 6-7 anni.
A queste caratteristiche si aggiunge la complessità genetica del cavallo. Nella selezione, la specifica della razza si ottiene attraverso diverse generazioni per cui è un processo lungo che richiede molti anni. Inoltre, le qualità della prestazione non sono sempre garantiti. Secondo i ricercatori, invece, attraverso la clonazione si accelerano i tempi di selezione della razza e viene assicurato con la clonazione la duplicazione delle specifiche eccezionali dell’esemplare clonato.
”Le caratteristiche della funzione riproduttiva del cavallo sono tali che non possa sostenere più di una gestazione alla volta (può nascere solo un puledro alla volta) e inoltre, il periodo di gravidanza è piuttosto lungo, oltre 11 mesi (circa 330 giorni). Inoltre, in termini di tecnologia, quando cloniamo cani o gatti, possiamo quasi immediatamente trapiantare l’ovulo preparato. Nel caso del cavallo invece, l’embrione dovrebbe prima maturare in vitro a un certo livello prima di poter essere trapiantato. Pertanto, i requisiti per la crescita dell’embrione in vitro sono piuttosto elevati”. Spiega Ma Judong assicurando che le aspettative di vita e le condizioni di salute dei cavalli clonati non cambiano da quella dei cavalli selezionati in maniera naturale.
L’obiettivo del laboratorio Sinogene Biotechnology mira a introdurre la clonazione come alternativa all’allevamento tradizionale, riducendo i tempo per la selezione, assicurando le prestazioni dell’animale e al contempo garantendo guadagni.
“Un cavallo è un animale molto utile, nonché dal valore commerciale piuttosto elevato. I cavalli clonati e gli animali rari contribuiranno sicuramente a un’esperienza di successo. Inoltre cerchiamo di assecondare anche le esigenze particolari dei clienti che ci chiedono sforzi in tale direzione”, ha dichiarato il ricercatore.
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C.D.
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