Il gusto del cavallo: ecco gli alimenti più ghiotti

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By lotta75

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Il gusto del cavallo. Gli equini sono animali golosi e sono ghiotti di alcuni alimenti.

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Il cavallo è un animale molto delicato nell’apparato gastrointestinale. L’alimentazione è fondamentale per la sua salute e varia in base all’età e all’attività sportiva dell’animale. Il senso gustativo è importante non solo per la selezione degli alimenti in base anche al fabbisogno giornaliero, ma anche per integrare sostanze quali vitamine, minerali o zuccheri in caso di carenze. Il gusto è usato dagli equini anche per la socializzazione e la scoperta dell’ambiente. Infatti, il cavallo impara a conoscere l’ambiente circostante annusando, mordicchiando o leccando le superficie. Ad esempio attraverso il grooming il mordicchiarsi sulla groppa contribuisce a creare dei legami tra gli equini.

Di cosa è goloso il cavallo

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Cavallo che mangia erba

I cavalli sono ghiotti di zuccheri contenuti nei frutti maturi, in molti fiori e nell’erba soprattutto primaverile. Uno studio dell’Università di Southampton nel Regno Unito ha condotto una classifica degli alimenti di cui è il cavallo è più goloso.

Lo studio intitolato “Selection and acceptance of flavours in concentrate diets for stabled horses”, condotto da D. Goodwin, H.P.B. Davidson e P. Harris è stato pubblicato nella rivista scientifica Applied Animal Behavior Science.

I ricercatori hanno somministrato dei mangimi aromatizzati con 15 gusti diversi a otto cavalli, arrivando a sviluppare una classifica dei gusti e degli aromi che preferivano e smentendo alcuni miti. Infatti, pare che dalla lista, la mela non sia tra i gusti più amati dai cavalli.

  1. fieno greco (Trigonella foenum-graecum) è una pianta probabilmente originaria dell’Asia occidentale, introdotta in Europa nel IX secolo, diventata sub-spontanea nelle regioni mediterranee. Possiede un odore particolare, non a caso la sua coltivazione è destinata anche all’industria profumiera. Già gli Egiziani conoscevano i semi di Fieno greco per le loro proprietà ingrassanti, galattogene e antielmintiche (Papiro di Erbers, 1550 a.C.).
  2. banana
  3. ciliegia
  4. rosmarino
  5. cumino
  6. carota
  7. menta piperita
  8. origano
  9. mela
  10. zenzero
  11. aglio

Mentre gli otto cavalli non hanno voluto i mangimi aromatizzati con echinacea, coriandolo e noce moscata.
Lo studio sottolineano i ricercatori non solo contribuisce a definire alcune diete più gradite ai cavalli ma anche a rendere più appetibili alcuni farmaci che sarebbero anche più facili da somministrare.

Il gusto del cavallo

Il cavallo ha il maggior numero di papille gustative sulla lingua e ha dei recettori sensoriali sul muso che gli permettono di riconoscere il cibo. In questo modo, individua gli alimenti che sono velenosi, dannosi, freschi, oppure con alto contenuto di calore ma anche altre informazioni riguardanti il contento quali lipidi, sali minerali o fibre.

Questo fa si che il cavallo può scegliere gli alimenti per il suo fabbisogno quotidiano ma anche per la sua salute in caso di carenze o di fastidi, optando per un tipo di erba piuttosto che un’altra. Ad esempio potrebbe decidere anche di mangiare del tarassaco, un ottimo depurativo oppure addirittura l’ortica, remineralizzante e tonificante.

I gusti che percepisce il cavallo

Il gusto del cavallo è molto simile a quello umano. Riconosce il dolce, il salato, l’amaro come pure il piccante. Inoltre, la bocca ha dei sensori tattili per cui si accorge se qualcosa lo pizzica. A differenza delle persone, ha una percezione minore dell’amaro. Per cui può mangiare cibi molto più amari. Al contrario, ha il gusto molto sviluppato per quanto riguarda il dolce e il salato. Riesce a sentire anche in piccole quantità gli zuccheri presenti negli alimenti che siano frutti, erba fresca o altri cibi. Ecco perché, il cavallo è attratto in maniera eccessivi dai cibi dolci così come per gli alimenti salati. Il sale è un minerale importante per la sua salute e gli equini tendono a cercalo nell’alimentazione quando ne ha bisogno.

I cavalli usano il gusto per scoprire gli oggetti e odori nuovi. Non a caso, osservandoli, si può notare che tendono a mettersi in bocca gli oggetti che gli attirano. Imparano a conoscere le cose attraverso il gusto, rafforzando in questo modo la propria esperienza e conoscenza. Che siano spazzole, secchi, giubbotti o qualsiasi altro oggetto, il cavallo farà la sua esperienza gustativa. E’ pertanto suggerito e consigliato lasciare al cavallo la libertà di fare le sue scoperte.

Gusto come esperienza conoscitiva

Attraverso il gusto, il cavallo forma la sua conoscenza e si crea un bagaglio. Il puledro imitare la madre e in questo modo inizia a scoprire i gusti e gli alimenti che ha a sua disposizione in un prato.

Ci sono anche molti gusti che i cavalli non apprezzano come ad esempio determinati integratori o farmaci che spesso devono essere camuffati con il mangime per la loro somministrazione.

Non tutti i cavalli sono disposti a fare scoperta di nuovi alimenti. Questo può dipendere sia dal carattere dell’animale che dalla sua esperienza. Molti cavalli sono piuttosto diffidenti nell’approcciarsi a nuovi gusti, alcuni son abitudinari e non accettano altri alimenti. Per questo è consigliato abituare, laddove sia possibile, fin da puledro a scoprire i gusti. Questo potrà essere d’aiuta per arricchire e variare la sua dieta. L’introduzione di nuovi cibi deve essere graduale. Se il cavallo rifiuta alcuni alimenti significa che potrebbero essere anche pericolosi o tossici per lui. Ad esempio, difficilmente un cavallo assume fieno ammuffito anche quando viene bagnato. Lo stesso per la frutta o le verdure scartate perché diventate troppe mature.

Alterazione del gusto

Alcuni cavalli sono ingordi e tendono a mangiare in maniera eccessiva anche alimenti che potrebbero ledere alla loro salute. Bisogna fare attenzione a non somministrare cibi con muffa che contengono batteri e sostanze tossiche con conseguenze sulla salute dell’animale anche in piccole quantità.

Se il cavallo ha problemi o carenze alimentari potrebbe compensare mangiando anche escrementi o sostanze pericolose. L’alterazione dei sapori non è un disturbo molto diffuso. Tuttavia, se si presenta un’alterazione del gusto, l’animale potrebbe anche in questo caso ingerire alimenti che si ripercuotono sulla sua salute.

In altre circostanza, i cavalli che hanno dei vizi o che soffrono di ansia o stress, arrivano a mordicchiare e ingerire materiale organico o inorganico e sostanze abrasive che comportano sia lesioni alla bocca con conseguenti pericoli d’infezioni oppure provocare coliche da ostruzioni.

Gli alimenti in diverse circostanze sono per l’animale la ricerca di un piacere. In questi casi, è fondamentale monitorare il cavallo e prendere dei provvedimenti per allontanarlo da pericoli come erbe tossiche e altre sostanze che hanno conseguenze gravi o letali.

Alimentazione corretta

Non solo alcuni alimenti o erbe sono pericolosi per il cavallo, anche la carenza o l’eccesso di cibo possono provocare degli effetti sulla salute dell’animale con l’insorgenza di malattie metaboliche. E’ fondamentale bilanciare la dieta del cavallo in base alla sua età e all’attività che svolge.

I premi non sono un pericolo: una carota o una mela o una zolla di zucchero di tanto in tanto non rientra nella dieta dell’animale. Solo nel caso in cui si vuole introdurre determinati frutti, verdure oppure l’erba medica nella dieta dell’animale per integrare vitamine o minerali anche a seconda dei cambi di stagione, è necessario delineare un quantitativo che andrà somministrato gradualmente. Ad esempio, nel periodo della primavera il pascolo è molto ricco. In tal caso, è sconsigliato sovraccaricare la dieta del cavallo. La laminite è una delle malattie più pericolose che potrebbero insorgere a livello metabolico.

Nel caso in cui si desidera variare la dieta del cavallo e integrarla è sempre consigliato chiedere un parere del medico veterinario che saprà fornire indicazioni utili per bilanciare gli alimenti e il fabbisogno quotidiano dell’animale anche in base all’età del cavallo, le sue condizioni di salute e l’attività.

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C.D.

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