I cavalli selvaggi che vivono in mandrie allo stato brado
Molte razze equine sono note in tutto il mondo e rappresentano nell’immaginario collettivo i cavalli selvaggi: i mustang negli Stati Uniti o i Brumby, cavalli selvatici dell’Australia. Equini che vivono in alcune aree in branchi, allo stato brado, preservati in un habitat dove si riproducono. Razze antiche e autoctone di una regione. Purtroppo, i cavalli selvatici in alcuni paesi sono perseguitati perché ritenuti invasivi e pericolosi per l’ecosistema di alcune regioni, come in Australia, dove ogni anno, il governo avvia un programma di sterminio per il contenimento della popolazione di Brumbies. In altri casi, si tratta di razze specifiche allevate allo stato brado. Anche in Italia vi sono mandrie di cavalli selvatici.
Scopriamo dove vederli in diverse parti del mondo.
Cavalli selvaggi
Per definizione, un cavallo selvatico è un equino che vive in totale libertà e che non ha contatti o interagisce poco con l’uomo. In molti paesi sono presenti mandrie di cavalli selvatici, anche se per i ricercatori, non esisterebbe più una razza “selvatica”. Si tratta di cavalli che hanno riconquistato la loro libertà , scappando da allevamenti e che hanno popolato alcune aree, incrociandosi con popolazioni equine autoctone. Il cavallo selvaggio è pertanto per lo più il discendente di cavalli domestici tornati allo stato brado e che si sono riadattati allo stato selvatico. In rari casi, vi sono razze che non sono mai state addomesticate come ad esempio il cavallo primitivo tarpan e il cavallo di Przewalski.
Le mandrie allo stato brado
Australia
Nel continente australiano si trovano mandrie di cavalli selvaggi denominati Brumby. E’ possibile vederli nelle zone delle Alpi australiane al sud est del continente e nei territori del nord. Il Brumby nasce in territorio Australiano, conduce la sua vita allo stato brado, sono cavalli selvatici ormai prossimi all’estinzione. Discende dai cavalli scappati o smarriti dai primi coloni europei importati e inselvatichiti dopo la Grande Corsa all’oro del 1851. Da quel momento i Brumby si moltiplicarono ma gli incroci tra consanguinei e le limitate risorse alimentari ne peggiorarono la qualità . Inoltre si dimostrarono difficili da domare, perciò non vi fu interesse ad utilizzarli. La caccia spietata ne ha provocato la quasi estinzione. L’aumento eccessivo del numero di questi animali ha finito per creare problemi all’agricoltura.
Italia
La Sardegna accoglie il cavallino della Giara, una razza ormai endemica che vive nell’altopiano della Giara di Gesturi, dove vive allo stato brado. Alcune tesi lo fanno risalire ai cavalli africani importati dai Fenici o dai Greci nel V-IV secolo a.C oppure potrebbe trattarsi di cavalli addomesticati dalle popolazioni nuragiche un millennio, discendente dal cavallo selvatico che era in Sardegna nel Neolitico e del quale sono rinvenuti dei fossili datati 6000 a.C. circa. Il cavallino della Giara non supera i 120 cm al garrese. Non viene considerato un pony ma un cavallo di dimensioni piccole. Ha un mantello baio, morello o sauro bruciato. Fin dal medioevo vi erano delle mandrie. E’ possibile osservarlo all’interno del Parco della Giara nella parte centro-meridionale della Sardegna.
Grecia
Il pony di Aénos è originario della Grecia che vive nelle montagne. Si tratta di una specie in via d’estinzione per cui oggigiorno si stimano poco meno di 100 esemplari allo stato brado.
Francia
Il cavallo camarguais è associato alla regione della Camargue in Francia dove vive allo stato brado nelle aree paludose. Una razza apprezzata per la sua straordinaria resistenza ed esclusivamente di colore bianco. Le origini della razza non sono chiare anche se è nota fin dall’antichità romana epoca in cui era usata dalle legioni come cavallo da guerra. Nel XVI secolo furono stimati 40mila esemplari nella regione della Camargue in Provence, sud della Francia e fu sotto al Regno di Luigi XIII che la razza venne selezionata con incorci con cavalli normanni e del Limousin. La razza venne poi registrata nel Settecento.
Paesi baschi
Il pottok è un piccolo cavallo originario dei paesi baschi in Francia, viene anche chiamato il “ponu basco”. Pottok in basco significa in effetti piccolo cavallo. E’ una razza antica detta primitiva che si è evoluta in base al contesto ambientale e climatico. E’ stato sfruttato per i lavori agricoli, per le miniere ma anche nei circhi. Oggigiorno è prevalentemente un cavallo da sella. Molti allevamenti continuano ad allevare la razza allo stato brado nei Pirenei e Paesi baschi. Alcune mandrie selvatiche sono presenti nelle zone dei massicc d‘Ursuya, Baïgoura, Artzamendi e della Rhune, da dove nasce la razza.
Spagna
In Spagna, nella riserva naturale di Doñana, nel sud del paese vi sono invece le mandrie dei cavalli di Retuertas, considerati una delle più antiche razze equine europee. Inoltre, l’isolamento ha permesso di preservare la razza da incroci. Un cavallo ormai inselvatichito, testardo e indomabile, che viene ammirato nella sua bellezza.
Sempre in Spagna ci è il pony Asturcón originario dell’Asturia. Viveva allo stato brado fino a quando non è stato addomesticato dall’uomo per i lavoro agricoli e il trasporto nelle miniere. E’ ormai patrimonio culturale della regione e vive prevalentemente allo stato selvatico nelle riserve naturali.
Portogallo
Il cavallo Açores è una razza di pony originaria delle isole delle Azzorre. Le sue origini sono sconosciute ma oggigiorno vive ancora in stato di semi libertà sull’isola.
Polonia
Il konik è un cavallo di piccole dimensione che vive allo stato brado nelle foreste di Bialowieza e all’interno del parco nazionale di Roztocze in Polonia. Sono stati diffusi anche in altri paesi come nei Paesi Bassi e nel Regno Unito, nei pressi di Wicken Fen vicino Cambridge dove vivono in mandrie di cavalli selvaggi.
Norvegia
Il Fjord è un pony norvegese. Una razza antica nota già all’epoca dei vichinghi. E’ una delle razze primitive più pure, considerata simbolo nazionale. E’ possibile vederlo ancora allevato allo stato brado.
Regno Unito
Nel regno unito vi sono i pony di New Forest che vivono nella regione omonima dalla quale prendono il nome, situata tra Southampton e Bournemouth. Anche si viene allevato come cavallo di equitazione da sella, adatto per i bambini in quanto equilibrato, molte mandrie vivono ancora allo stato brado.
USA
Negli Stati Uniti vi sono diverse razze allo stato selvatico. Tra queste la più nota, il mustang che discende dai cavalli spagnoli. Mandrie selvatiche di mustang sono presenti nello stato dello Utah ma anche nel Wyoming in prossimità delle montagne di Pryor e Rock Springs.
Un’altra sottospecie chiamata Mustang Cerbat vive prevalentemente nell’Arizona ed è sopravvissuta allo stato brado grazie all’interesse di un cowboy che nel 1971, acquistò un’intera mandria. Discende direttamente dai purosangue spagnoli e oggigiorno si contano meno di 100 esemplari allo stato selvatico.
Sempre negli Stati Uniti vi è il cavallo di razza Chickasaw originario della Florida e viene chiamato Florida Cracker Horse ou Seminole Pony. Una delle più antiche razze americane, creata nel XVI secolo dall’incrocio tra diverse razze di cavalli spagnoli. E’ anche all’origine dei Quarter Horse, gli American Saddlebred e della razza Tennessee Walker. La razza è stata oggetto di un programma di conservazione e allo stato brado ne esistono pochi esemplari. E’ diventato il cavallo ufficiale della Florida nel 2008.
Tra le alte razze selvatiche vi sono i pony Chincoteague che vivono sull’isola di Assateague, parte del Maryland e della Virginie. Anche i Chincoteague discendono dalle mandrie del XVII secolo lasciate dai coloni.
Africa
In Namibia, nel deserto di Garub si possono ancora ammirare alcune mandrie di cavalli selvaggi discendenti dai cavalli che appartenevano all’armata del Sud Africa e scappati a seguito delle esplosioni. Si sono ambientati nell’ambiente, sopravvivendo e adattandosi allo stato selvatico.
Mongolia
Il cavallo di Przewalski o Takh è l’ultimo cavallo selvatico ancora in vita. Detto anche il pony della mongolia vive nelle steppe a mille metri di altitudine. La razza è minacciata d’estinzione e per questo sono stati avviati diversi progetti per la sua conservazione alcuni dei quali in Francia dove la razza viene allevata per poi essere reintrodotta nel territorio.
Il Przewalski è l’antenato dei cavalli domestici e non è mai stato addomesticato. Fu scoperto dal colonnello Nicolaï Przewalski, che individuò queste mandrie nel deserto del Gobi nella fine Ottocento. Dopo la sua scoperta, il Przewalski è stato perseguitatpo e catturato fino ad arrivare al rischio estinzione a metà del Novecento. Secondo le stime, nel 1990 si contavano solo 1000 esemplari in libertà .
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C.D.