Come pensano i cavalli? I nobili animali sono dotati di grande intelletto. Vediamo di capire come ragionano gli equini quando si relazionano agli altri.
Questi splendidi e statuari animali sono considerati, ormai, dei grandi compagni di vita, ideali per chi ha immensi spazi in cui vivere e vuole avere l’affetto di creature maestose e intelligenti. Gli equini possono vantare una straordinaria sensibilità e una capacità di relazionarsi con il suo padrone e con chi si prende cura di lui. E non solo. Vediamo, insieme, come pensano i cavalli e le loro invidiabili qualità.
Come pensano i cavalli: sensibilità e memoria
Come abbiamo accennato in apertura, i cavalli sono dotati di straordinaria intelligenza e sensibilità. Dietro i loro silenzi e nella calma apparente, gli equini ragionano molto e sanno vivere in gruppo. Ma come pensano esattamente? Scopriamolo più avanti.
Quando parliamo dei cavalli non parliamo soltanto di animali tranquilli utili per il trasporto e per il lavoro. Negli anni, sono tantissime le persone che hanno scelto di prendersene cura come compagni domestici e dedicare loro tutte le attenzioni di cui necessitano.
I cavalli sono animali molto interessanti, proprio perché appaiono sempre calmi e disinteressati alla realtà in cui si trovano. In realtà, gli equini sono particolarmente attenti a quello che succede intorno a loro e osservano le persone e gli animali presenti.
Gli equini, intelligenti, sensibili e dotati di una eccellente memoria, osservano silenti e sono in grado di imparare il loro nome e, addirittura, determinati comportamenti per poi replicarli.
Sin dalla tenera età, i puledri familiarizzano subito con l’ambiente per abituarsi ai luoghi e non avere lo stimolo ad allontanarsi. I cavalli si affezionano alle persone e sono capaci di apprendere con molta velocità se vivono in serenità. Al contrario, se gli equini soffrono e vivono in disagio nel loro ambiente, saranno spaventati e non riusciranno ad imparare.
Le esperienze negative e i traumi, infatti, sono molto pericolosi per la memoria degli equini, poiché i ricordi brutti possono rimanere impressi nella loro mente e condizionare la loro esistenza da adulti.
Se i cavalli praticano, invece, comportamenti affettuosi ed esercizi utili, li ricordano durante la notte e, rilassandosi, li memorizzano per ripeterli perfettamente il giorno dopo.
I sentimenti nobili dei cavalli
La sensibilità unica dei cavalli è ciò che li rende famosi in tutto il mondo e li differenzia dagli altri animali. Sono tante le emozioni e i sentimenti che gli equini sono in grado di provare e comprendere negli altri, come la fiducia, l’amore, la tristezza e la solitudine.
Il lutto nel cavallo, ad esempio, lascia segni evidenti nella creatura. Quando perde un figlio o si allontana dal suo padrone o fantino, vengono rivelati i suoi sentimenti più intimi.
Le espressioni facciali del cavallo sono molto simili a quelle umane ed è facile imparare a notare sul suo volto l’emozione pura che sta provando in quel momento, riconoscendo l’anima dell’animale.
Soltanto trascorrendo molto tempo con questi speciali animali è possibile rendersi conto dell’incredibile ‘umanità‘ che custodiscono e che si ha la fortuna di vivere insieme a loro, proteggendoli dai pericoli e dalle persone cattive, cercando di assicurargli salute e benessere e rendendoli felici.
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Gli equini e la loro mente: la socializzazione
Un aspetto importante del pensiero equino riguarda la socializzazione o il comportamento sociale. Vediamo perché i cavalli vengono definiti animali sociali e come reagiscono con i loro simili e in base al trattamento che ricevono dai loro padroni.
Proprio così. I cavalli sono animali sociali e sanno proteggersi dai pericoli e da possibili predatori vivendo in branco. Basandosi su una struttura solida, in ogni famiglia, c’è sempre l’equino responsabile di tutti che li guida alla ricerca di cibo verso luoghi più sicuri e protetti.
Una curiosità su questo animale è che ogni cavallo assume dei comportamenti e ha delle intenzioni differenti rispetto agli altri equini, esattamente come accade tra esseri umani. C’è un cavallo più socievole e quello più timido, il puledro coraggioso e quello più pauroso.
Osservare i comportamenti dei cavalli nel tempo e accorgersi delle somiglianze con noi, è un’esperienza incredibile e formativa. Loro stessi sono i primi a osservare i propri simili e a capire, addirittura, quali sono gli atteggiamenti giusti da assumere e quali sono errati.
Un fattore importante per la loro educazione e la loro crescita serena sono l’affetto e le buone cure che ricevono dal padrone. Sono questi elementi a far sì che diventino cavalli adulti tranquilli, socievoli e coraggiosi.
Se questo non si verifica, gli equini hanno la triste possibilità di restare impauriti e sentirsi costantemente soli.
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Ilaria G