Oltre al cane poliziotto, è possibile adottare anche il cavallo che abbia prestato servizio presso la Polizia: scopriamo insieme come.
Gli animali non sono soltanto fedeli compagni di viaggio, ma anche ausilio insostituibile in varie attività lavorative, perfino quelle svolte per conto delle forze dell’ordine. La mente va immediatamente alla figura del cane poliziotto. Ma in forza alla Polizia c’è anche il cavallo, che è possibile adottare al momento del suo congedo.
Il cavallo in polizia
Quando si parla di animali impiegati presso le forze dell’ordine, la mente corre inevitabilmente alla figura del cane poliziotto.
In realtà Fido non è l’unico amico a quattro zampe che contribuisce a mantenere l’ordine e perseguire il crimine, svolgendo attività di vario tipo.
Anche il cavallo trova il suo impiego in Polizia; insieme al suo cavaliere/poliziotto, costituisce un binomio operativo per diverse tipologie di azioni. Il cavallo, infatti, non viene impiegato solo nel corso di manifestazioni ed eventi di vario genere, dove svolge per lo più, insieme al suo compagno umano, un ruolo cerimoniale.
L’azione della Polizia montata infatti può essere particolarmente utile in ambienti nei quali per le forze dell’ordine sarebbe impossibile, o quanto meno difficile, spostarsi con veicoli a motore. Pertanto in quei contesti il cavallo diviene una delle soluzioni preferite adottate dalla Polizia.
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La procedura da seguire ed i requisiti
Anche per i nostri amici animali giunge il momento della meritata pensione.
Qual che sia l’attività lavorativa, gli animali non lesinano energie ed impegno, e i cavalli della Polizia non fanno eccezione. Ma cosa accade all’equino al momento del pensionamento?
Da qualche anno, la Polizia di Stato prevede la possibilità di adottare il cavallo collocato a riposo, avendo terminato il proprio servizio. La procedura da seguire è descritta nel sito della Polizia (al link Adotta un cavallo della Polizia di Stato) che riporteremo anche in questo articolo).
Cominciamo dai soggetti legittimati alla richiesta di adozione dell’animale. Secondo quanto riportato dal sito, possono presentare domanda il personale della Polizia di Stato (anche se collocato a riposo), il personale dell’Amministrazione Civile dell’Interno, le associazioni Onlus no profit e le associazioni che promuovono l’ippoterapia.
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Dunque, a differenza di quando accade per l’adozione del cane poliziotto, il cavallo non può essere richiesto da cittadini privati. I soggetti legittimati all’adozione possono presentare la relativa domanda, scaricando il modulo presente sul sito, compilandolo in ogni sua parte ed inviandolo a mezzo posta o via PEC agli indirizzi specificati.
Sempre nel link indicato in precedenza è possibile trovare, servendosi dell’apposito menù, le schede anagrafiche degli animali in adozione. In esse è possibile rinvenire tutte le informazioni anagrafiche sul cavallo e la descrizione del suo profilo psicologico.
In alternativa è possibile visitare l’animale presso la scuderia nella quale è custodito; fermo restando le modifiche temporanee alla suddetta disposizione, causa Covid-19. Pertanto andranno verificate le attuali modalità di supervisione del cavallo.
Le richieste di adozione vengono accolte in ordine cronologico; tuttavia sono sottoposte al superamento di un colloquio, volto ad accertare la capacità dell’adottante di custodire e prendersi cura dell’animale. In caso di esito positivo segue l’assegnazione del cavallo.
Antonio Scaramozza