La sesamoidite è l’infiammazione delle ossa sesamoidee prossimali ed è di solito accompagnata da periostite e da osteite di queste ossa. Anche il legamento sospensore e i legamenti sesamoidei distali possono essere colpiti e mostrare aree calcificate. La demineralizzazione delle ossa sesamoidee può derivare da infiammazione e da alterata vascolarizzazione. Le sesamoiditi si distinguono in articolari e non articolari. La sesamoidite si osserva frequentemente in cavalli da corsa, da caccia e saltatori tra i due e i cinque anni di età. Si ritiene che il dolore provocato da questa malattia derivi dall’infiammazione a carico delle superfici di contatto tra il legamento sospensore, i legamenti sesamoidei distali e l’osso sesamoideo prossimale. Anche alterazioni primitive del legamento sospensore o dei legamenti sesamoidei distali possono accompagnare la sesamoidite.
DECORSO DELLA MALATTIA:
Fratture delle ossa sesamoidee prossimali: sono le fratture più frequenti nell’arto pelvico del cavallo trottatore. Sono colpiti sopratutto cavalli giovani in quanto i sesamoidi sono meno resistenti allo sforzo meccanico. La frattura apicale del sesamoide è caratterizzata da zoppia ad insorgenza acuta; normalmente si ha zoppia di 3 e 4 grado nei primi 2-3 giorni, dopo di che si attenua. La trazione del legamento sospensore sul sesamoide fa aumentare il dolore.
Spesso il cavallo rientra dritto dal lavoro e solo poco dopo manifesta la zoppia. Il nodello si presenta caldo, tumefatto e dolente alla palpazione. Alla palpazione, si può provocare dolore e sottrazione dell’arto esercitando una pressione sulla superficie inferiore dei sesamoidi. Anche la flessione del nodello provoca dolore ed i test di flessione di solito intensificano la zoppicatura. Vi è sempre versamento articolare. Radiologicamente in genere la frattura è facilmente identificabile; sono spesso pero opportune proiezioni oblique. Trattandosi di fratture articolari la prognosi è riservata.
TRATTAMENTO:
Il trattamento consiste nell’apicectomia sesamoidea per le fratture apicali. Ciò perchè sussistono condizioni che impediscono la formazione di un callo osseo solido. L’apicectomia viene effettuata in anestesia generale, con il cavallo in decubito laterale. A fine intervento si applica un bendaggio semirigido che viene mantenuto per circa un mese. Il periodo di riposo varia dai 45 giorni a 60 giorni.
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