Il cavallo arabo, come il purosangue, ha dato origine a numerosi incroci e razze: scopriamo quelle più importanti che discendono da esso.
L’Anglo Arabo è una razza equina che viene allevata in molti paesi, in tutto il mondo. Deriva da diversi incroci tra cavalli autoctoni, cavallo purosangue e il cavallo arabo. Un cavallo da sella resistente, veloce e intelligente, è adatto a numerose discipline equestri: dal salto ad ostacoli al dressage all’endurance completo fino alle corse. L’esemplare anglo arabo è stato poi incrociato con fattrici e giumente locali, dando origine a razze tipiche di alcuni paesi o regioni. Alcune sono molto rare, come ad esempio il purosangue orientale allevato in Sicilia, mentre altre sono più note: il purosangue arabo, l’anglo arabo hispano, allevato in Spagna, l’anglo arabo francese o l’anglo arabo sardo. Vediamole tutte.
Il cavallo arabo è una razza antica che risale al 3000 a.C. La sua selezione fu praticata dai beduini in base ad alcuni criteri che sono tuttora validi per lo standard della razza. In origine le tipologie di cavallo arabo erano 7, poi ridotte a 3 linee principali, ovvero:
Il primo, quello beduino, è chiamato ‘asil’ e si suddivide, a sua volta, in tre sottotipi di razza: il kuhailan, resistente e potente, il siglavy, bello ed elegante e infine il muniqi, leggero e velocissimo.
Il cavallo arabo di pura razza invece è il diretto discendente dell’arabo beduino, diffuso in tutto il mondo. Infine la razza araba che comprende tutti gli incroci di cavalli orientali con l’arabo, tra i quali il berbero, l’arabo-persiano e il siriano.
Analizzando il cavallo arabo da un punto di vista morfologico noteremo che, a differenza dei suoi simili, possiede una vertebra in meno: la schiena risulterà più corta e questa caratteristica gli conferirà una maggiore compattezza. Già a prima vista appare un cavallo estremamente grazioso ed elegante, che mostra la sua grazia nel modo stesso in cui alza la coda alta in movimento.
L’arabo è una razza a sangue caldo è stato impiegato per migliorare molte razze, a partire dal purosangue inglese.
Vediamo ora quali sono tutte le razze che hanno preso vita e che hanno proprio il cavallo arabo come ‘genitore’. Spesso il suo impiego aveva come obiettivo quello di migliorare la razza e crearne degli esemplari con caratteristiche sempre più selezionate.
Dal purosangue inglese deriva il purosangue arabo. I primi a effettuare una selezione sono stati l’italiano Carlo Claudio Camillo Guarmani e l’inglese Lady Anne Blunt. Si tratta di una razza da sella straordinaria e veloce; molto generoso e veloce, questo cavallo viene impiegato in diverse discipline.
La selezione dell’Anglo-Arabo Spagnolo, o semplicemente ‘Hispano’, è iniziata negli anni ’60. Questo esemplare deriva dall’incrocio tra giumente arabo-spagnole, dunque con sangue andaluso, e stalloni purosangue inglesi. Da sempre viene impiegato come cavallo da lavoro e negli sport equestri. La sua altezza al garrese è compresa tra i 150 e i 160 cm. Il colore del suo manto può essere baio (rossastro), sauro o grigio; ha un buon carattere, in quanto si dimostra sempre intelligente, ricettivo e affidabile.
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Come definito dal nome, la razza è stata creata in Francia a opera del veterinario E. Gayot verso la metà dell’Ottocento, incrociando le qualità del purosangue e dell’arabo. Dal primo sembra aver ereditato la taglia e la velocità, mentre dal secondo ha ‘rubato’ l’intelligenza e la resistenza.
Ha un carattere vigoroso ed energico, ma sa essere anche collaborativo, proprio grazie alla sua estrema lealtà al suo cavaliere. Il portamento di questo esemplare è molto fiero e lo dimostra anche quando viene impiegato negli sport equestri come il salto. Non è affatto un cavallo per tutti, anzi è adatto solo a cavalieri esperti. Le sue dimensioni sono comprese tra i 155 e i 168 cm al garrese; il suo mantello può essere di colorazione baio, sauro, grigio e raramente morello.
Il Cavallo Anglo Arabo Sardo, di tipo tipo dolicomorfo, deriva dal ceppo orientale-asiatico, ed è giunto a noi grazie alle importazioni greche del IV e V secolo a.C. Le fattrici autoctone furono fatte accoppiare con stalloni arabi e venne così creato il cosiddetto “Deposito Stalloni” di Ozieri in provincia di Sassari.
In seguito saranno impiegati stalloni Anglo-Arabi-Francesi e si istituiranno delle stazioni apposite per perfezionare il cavallo da sella che avesse le caratteristiche dell’Arabo e quelle dei cavalli adattati all’ambiente sardo. Si tratta di un esemplare snello e forte, tanto da essere particolarmente adatto agli sport equestri; è un cavallo armonioso nello stile, con un carattere veloce e nevrile. La sua altezza al garrese spazia dai 158 ai circa 170 cm.
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