Gli animali sono diventati membri della famiglia e c’è chi non si accontenta di un solo cane
Cosa significa condividere la vita con più cani? Ci sono alcune persone che non riescono a fare a meno di un animale nella loro vita. Molte persone optano addirittura per più cani e c’è chi arriva ad avere una decina di animali contemporaneamente. Non si tratta di casi di accumulatori di animali, ovvero la patologia chiamata “animal hoarding ” o “sindrome di Noé”.
Quanto invece di una disponibilità e di una situazione esistenziale che lo consente. In base allo spazio a disposizione, alle possibilità economiche, al tempo a disposizione e agli impegni, si può tranquillamente condividere la propria vita con più cani. E’ una scelta individuale. Tanto che, molte persone non riescono più a farne a meno. Ci sono delle testimonianza di persone, abituate a vivere con tanti cani, per le quali la perdita di un esemplare, ovvero passare da dieci cani a cinque esemplari, è come essere amputati di una parte del corpo.
Tuttavia, è molto importante essere consapevoli che avere molti cani comporta delle problematiche e la situazione può diventare difficile da gestire.
Si tratta di una scelta che comporta dei cambiamenti nella vita di una persona o di una famiglia. Da un punto di vista delle legge, non vi è un limite al numero di animali anche se può variare di Comune in Comune soprattutto nel caso di animali in appartamento, all’interno di un condominio. La Legge non stabilisce un limite al numero di animali che si possono detenere, ma fissa gli obblighi del padrone nella cura dell’animale, da un punto di vista delle condizioni igenico sanitarie e relative al disturbo del vicinato.
Il cane è una specie sociale che vive in branco. Avere due esemplari sicuramente aiuta i cani a sentirsi meno soli, soprattutto se il padrone è costretto a restare molte ore fuori casa per lavoro.
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Essendo un animale da branco, avere due cani è l’ideale. Tuttavia, laddove una persona non riesce a gestire un primo cane, introdurre un secondo esemplare raddoppierebbe i problemi.
Infatti, il cane apprende molto attraverso l’imitazione. Il secondo cane potrebbe copiare i difetti comportamentali dell’altro esemplare. Le conseguenze potrebbero presto diventare ingestibili.
Due cani creano un branco e ciò comporta un altro tipo di gestione da parte del padrone che deve diventare il capobranco per gestire i conflitti tra i due esemplari, ma anche quelli che potrebbero insorgere all’esterno, durante una passeggiata, quando incontrano altri simili. I cani si potrebbero coalizzare e diventare pericolosi per gli esemplari che non fanno parte del branco.
E’ importante ricordare che i cani nel branco hanno una gerarchia tra loro. Il padrone dovrà rispettarla in modo da non alterare l’equilibrio nelle relazioni del branco. Difendere l’esemplare più debole potrebbe peggiorare i rapporti tra i cani.
Intervenire punendo il più forte e rassicurando il debole viene percepito come un’ingiustizia dall’animale dominante che si sente tradito.
La migliore cosa che dovrebbe fare il padrone è restare impassibile e non intervenire nei momenti in cui si deve stabilire l’equilibrio come al momento del pasto, durante il gioco o nella scelta delle cucce.
Per le persone è naturale trattare ogni individuo in modo egualitario. Tuttavia per i cani non è così. Non esiste l’uguaglianza. Laddove non si rispetta la gerarchia si modificano i rapporti provocando dei conflitti che i cani cercheranno di risolvere non appena sarà data loro occasione.
Nel branco può esserci anche una convivenza serena e armoniosa che si basa sulla complicità tra gli esemplari. Per cui un cane conta sull’altro per risolvere dei problemi.
Per creare una convivenza armoniosa tra cani ci sono alcune regole da stabilire al momento del pasto, per le cucce ma anche per i giochi dei cani. In alcune situazioni la convivenza per i cani significa tollerare l’altro animale quando si tratta di condividere le risorse che sia il cibo, la cuccia o il gioco.
Condividere il pasto dei cani non significa per forza fare tutto insieme. Per i cani, in alcuni momenti, significa tollerare la presenza dell’altro, soprattutto quando si tratta di accedere alla risorsa “cibo”.
Ci sono alcuni esercizi per insegnare ai cani a condividere. Ad esempio, addestrandoli con dei bocconcini golosi.
In questo modo i cani capiscono che avranno tutti i bocconcini e non si creeranno conflitti tra di loro.
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Oltre al pasto, un altro problema che si pone nella convivenza con tanti cani vi è anche la gestione delle cucce. Ogni esemplare deve avere il proprio spazio a disposizione che sia tranquillo e non di passaggio. Alcuni cani condividono la stessa cuccia, altri prediligono dormire da soli.
In tal caso, separare le cucce e disporle in luoghi o stanze diverse, in modo che siano separati l’uno dall’altro. La cuccia non deve essere un luogo di punizione o d’isolamento sociale, separata dagli ambienti più frequentati dai membri della famiglia. Il cane si deve sentire vicino ai membri della famiglia, pur mantenendo il proprio spazio.
Ecco un altro punto spinoso nella convivenza tra cani. Alcuni esemplari non hanno problemi nel condividere i propri giochi. Altri hanno un maggior senso della possessione e possono essere gelosi dei loro giochi.
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Evitare di giocare con i cani utilizzando i giochi di ognuno, potrebbe provocare dei conflitti.
Se i cani non hanno palesato criticità nella convivenza, si conoscono e sono abituati a giocare insieme, il problema non sussiste. I cani non hanno neanche bisogno di giochi e quando sono insieme condividono momenti di svago senza aver bisogno di un oggetto specifico.
Nella convivenza con tanti cani è importante fare capire che è il padrone a decidere quando stabilire un contatto con l’animale. Ovvero, non deve essere il cane a chiedere le carezze quando vuole. Altrimenti, si rischia di essere sopraffatti e di avere tutti i cani che chiedono in qualsiasi momento attenzione.
Solo in questo modo sarà possibile gestire il rapporto con tanti cani, evitando che prendano il sopravvento.
Rispettando alcune regole di comportamento e la gerarchia è possibile stabilire una buona convivenza tra gli esemplari. Tuttavia si possono sempre generare dei conflitti tra di loro.
Quando si genera una tensione emotiva tra di loro si può creare un conflitto per vari motivi.
Per gestire una situazione conflittuale e stabilire di nuovo l’equilibrio non conviene intervenire subito.
Osservare i cani, sperando che il conflitto si risolva in pochi secondi
Nel caso in cui si tratta di segnali di aggressività, evitare di punire il cane. Ovvero se il cane ringhia, punirlo significa spingere il cane ad attaccare.
Ci sono alcuni sistemi per separare due cani che litigano:
Separare i cani non è la soluzione migliore. Per questo è importante ricreare un approccio tra di loro.
Fare incontrare i cani controllando le loro reazioni, attraverso metodi come il rinforzo positivo nell’obbedienza.
Prevenire i conflitti è sempre la soluzione migliore. Per cui è importante rispettare le regole e alcuni comportamenti del branco. Violando questi codici si alimenta la rivalità, la conflittualità o la competizione.
C.D.
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