Vivere in casa con un carlino, un rapporto che non può essere fatto soltanto di comandi. Suggerimenti per portare avanti una buona convivenza.
La scelta di prendere un cane per condividere i propri spazi e soprattutto la propria vita non è poi una cosa così banale ma è un’analisi profonda da meditare con scrupolosità. Come del resto la scelta della razza, anche se ricordiamo che la possibilità di aiutare un cucciolo abbandonato o di adottare un cane anche adulto, ci rende onore e allo stesso tempo regala amore ad un povero animale bisognoso dell’affetto di una famiglia.
Ma laddove i nostri desideri dovessero far ricadere sulla scelta di una razza specifica e questa dovesse essere un carlino, dobbiamo essere pronti ad accoglierlo nel migliore dei modi. Vivere con un carlino non è poi una cosa così scontata.
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Vivere con un carlino
La decisione di vivere in casa con un carlino, è una vera e propria scelta impegnativa. Il carlino rispetta la definizione “cane da compagnia” si adatta perfettamente a questo animale, così socievole, brillante, affettuoso e pulito.
Dolcissimo con tutti si fa coccolare anche dagli estranei, gli piace molto scherzare e giocare ed è capace di atteggiamenti che possono sorprendere (come, per esempio, passare del tempo a guardare la televisione, e starsene a dormire con la testa sul cuscino).
Ama in modo assoluto rimanere in casa, accanto al suo padrone, che tra l’altro adora e se volete rendere felice questo cane, non lasciatelo solo in casa per molto tempo. Inoltre è il cane adatto per le persone anziane, in quanto non ha bisogno di molta attività fisica.
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Cura l’alimentazione
Il carlino è un cane dallo stomaco molto piccolo il che significa che non è preferibile un’alimentazione di cibi solidi e concentrati evitando quindi il cibo liquido. La struttura delle mascelle del carlino è organizzata in modo tale da non avere denti utili alla masticazione.
Pertanto, il cane dovrebbe semplicemente rompere il cibo crudo e inghiottire carne, e anche le ossa, a pezzi. E proprio la carne magra e cruda è l’alimentazione ideale per questo cane, come ad esempio: montone, carne di cavallo, manzo, pollame, coniglio e lepre. Sono invece vietate le ossa di pollo bollite, anche se sottili e morbide.
Esistono molti cibi secchi e umidi pronti all’uso per cani, ma è consigliabile sceglierne uno che tenga conto delle caratteristiche del tratto gastrointestinale dei carlini. Bisogna fare però molta attenzione all’alimentazione di questo cane, in quanto il carlino è un animale molto vorace, il cibo è molto importante per lui e continuerà a mangiare finché ci sarà cibo nella ciotola. Gli esperti consigliano di suddividere la quantità giornaliera in tre pasti quotidiani.
Il carlino ha la tendenza ha diventare obeso, cerca di dargli dei bocconcini solo durante le lezioni di addestramento. Inoltre il carlino necessità di una grossa ciotola di acqua fresca sempre presente non solo durante i pasti. Ricorda che una dieta equilibrata e corretta darà una vita lunga e sana al tuo amico a quattro zampe. In ogni caso prima di modificare l’alimentazione del tuo carlino, consulta il tuo veterinario di fiducia.
Cura l’addestramento
Vivere in casa con un carlino, comporta la necessità di addestrare il carlino e non risulta semplice ma sicuramente fondamentale per l’educazione, in quanto ritenuto un cane abbastanza testardo e se non viene educato non è raro che si presenti come un cane che scava, abbaia spesso e ruba il cibo. Inoltre l’addestramento lo aiuta con i problemi di peso, incentivandolo a compiere più movimento rispetto a quello che si limita a fare solo per i bisogni.
Il carlino nasce come cane da compagnia, con un’indole estremamente fedele al suo padrone, molto intelligente e nonostante le apparenze anche molto vivace. Mostra entusiasmo anche nei giochi, come ad esempio: il riporto, il tira e molla con la corda e anche verso i percorsi di agility o percorsi ad ostacoli.
Il carlino è un cane che va molto d’accordo con i bambini ed è molto docile con loro, bisogna prestare attenzione solo ai bambini che possono ferire il cane durante i giochi.
Un appunto da fare sul carlino, è un cane che non ama le aree molto piccole e circoscritte, come le gabbie, possono essere molto stressanti e causargli stress perciò se l’addestramento alla gabbia crea agitazione, considera di tenerlo in una zona recintata più grande in cui ha più spazio a disposizione. Considera che prima ha inizio l’addestramento e l’insegnamento, migliore sarà il suo comportamento da adulto.
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Cura la salute
Il carlino anche se ha un’aspettativa di vita al quanto alta tra i 12 e i 14 anni, non è tra le razze più resistenti, questo a causa della conformazione e delle dimensioni. Infatti i problemi possono essere di varia natura.
Come tutte le razze brachicefale, anche il carlino è soggetto a problemi respiratori, in particolare nei soggetti in sovrappeso o esposti per troppo tempo a alte temperature, rischiando il colpo di calore.
Una malattia a cui questo cane è soggetto è l’encefalite: un’infezione cerebrale che si manifesta con crisi epilettiche e può portare alla morte. Non c’è alcun modo per poterla prevenire ma è possibile solo evitare che i soggetti che ne soffrono possano accoppiarsi e generare cucciolate con lo stesso problema.
Purtroppo anche i suoi grandi occhi sono soggetti a patologie come: la secchezza degli occhi e l’ulcera della corea. può avere svariati problemi ortopedici, dalla malformazione degli arti e quella delle vertebre, senza escludere patologie come la displasia all’anca nel cane.
Inoltre questa razza perde notevoli quantità di pelo e settimanalmente è bene pulire con un panno umido o una salvietta delicata e disinfettante le pieghe e le rughe tipiche della razza, per evitare infezioni.
Infine come per tutte le razze è importante monitorare lo stato di salute del tuo cane portandolo da un veterinario, in modo che quest’ultimo possa assicurarsi che l’animale sia in ordine con le vaccinazioni, il controllo dei parassiti e le altre misure preventive.
Agevola la vita in casa
Vivere in casa con un carlino, comporta una maggiore attenzione alla struttura e alla disposizione della propria casa, ad esempio in presenza di superfici sopraelevate.
Bisognerà aggiungere dei gradini addizionali per aiutarlo a superare l’ostacolo o anche solo delle pedane per agevolare la salita sul divano o letto. Inoltre bisognerà fare maggiore attenzione a ciò che rimane a terra, evitando quindi che possa ingoiare pezzetti di oggetti al quanto pericolosi.
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Raffaella Lauretta