In Umbria è vietato tenere i cani alla catena: scopriamo quali sono le sanzioni previste dalla Legge regionale per i trasgressori del divieto.
Sono innegabili i passi in avanti fatti dalla legislazione in tema di tutela degli animali; eppure vi sono delle pratiche, per certi versi odiose, ancora molto diffuse e ritenute legali dalla legge. Una di esse è quella di tenere il cane alla catena. Per fortuna alcune Regioni hanno dato un forte segnale, introducendo il relativo divieto. Tra quelle in cui è attualmente vietato tenere i cani alla catena si annovera l’Umbria: scopriamo cosa stabilisce la relativa disciplina regionale.
Un’annosa questione di civiltà
“La civiltà di un popolo si misura dal modo in cui tratta gli animali“: sono parole del Mahatma Gandhi, principale teorizzatore e ispiratore della disobbedienza civile come mezzo di lotta.
La nostra civiltà ha indubbiamente fatto dei passi avanti in tema di tutela degli animali, ma siamo ben lontani dal traguardo finale.
Siamo soliti concepire il mondo in categorie, e gli animali non fanno eccezione: e così distinguiamo tra animali d’affezione, da reddito e selvatici. E ad ognuna di tali categorie riserviamo un trattamento diverso, sulla base di una visione esclusivamente antropocentrica.
I più privilegiati, va da sé, sono gli animali da compagnia; ma questo non vuol dire che non vi siano ancora pratiche disdicevoli di cui sono oggetto. Una delle più diffuse è quella di tenere il cane alla catena; eppure si tratta di una condotta legale, a norma di legge.
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Vietato i cani alla catena in Umbria: cosa si rischia
Legale sì, ma non dappertutto.
In materia di animali d’affezione è riconosciuto un considerevole margine d’autonomia alle Regioni, che possono legiferare sul punto, in virtù della propria potestà legislativa. E tra le Regioni in cui è vietato tenere i cani alla catena vi rientra anche l’Umbria.
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L’ente ha inserito il divieto con la L. R. n. 10 del 2016, norma modificativa ed integrativa della L. R. n. 11 del 2015 (rubricata come Testo unico in materia di Sanità e Servizi sociali), che costituisce l’atto normativo principale sulla disciplina degli animali d’affezione (sul punto può interessare la lettura di Anagrafe canina Umbria: la disciplina regionale in materia di animali d’affezione).
Per i trasgressori multe pesanti: si va dai 150 ai 900 euro. Una ragione in più per non tenere più i cani alla catena, come in Umbria.
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Antonio Scaramozza