Accogliere in casa un amico a quattro zampe è una spesa che non tutti possono sostenere ma c’è un cane che costa meno di tutti: qual è e di cosa ha bisogno.
Purtroppo a volte quella di non avere animali domestici non è solo frutto di mancanza di volontà ma a volte può anche essere una spesa economica che non si è in grado di sostenere. Infatti Fido comporta una serie di impegni che vanno dall’alimentazione alle cure sanitarie che ‘gravano’ sul bilancio familiare, tranne in un caso. Esiste infatti una razza di cane che costa meno e per vari motivi: cosa c’è da sapere.
Cane in casa? Quali sono le spese da affrontare
Avere un animale in casa comporta delle spese talvolta poco sostenibili dalle famiglie, che dunque preferiscono rinunciare. Ma di quali si tratta in particolare? E’ ovvio che non è possibile fissare una cifra specifica, poiché ogni razza ha le sue esigenze ma in linea generale è sicuramente possibile stabilire quali sono i bisogni da soddisfare per un amico a quattro zampe.
- Alimentazione (è la spesa maggiore, la più frequente ed è legata alla taglia dell’animale),
- salute e prevenzione (le spese veterinarie dipendono ovviamente dallo suo stato di salute),
- toelettatura (inteso come benessere fisico e non solo come igiene),
- accessori e giochi.
In commercio è facile avere una vasta gamma di scelta per ciò che concerne il cibo, ma facciamo molta attenzione ai prodotti di scarso valore: infatti spesso a quelli a basso costo non corrisponde una qualità sufficiente e accettabile, che alla lunga comporterà seri problemi di salute (che si tradurranno ovviamente in ulteriori spese da sostenere).
Sui controlli, le vaccinazioni e le altre spese per la sua salute non è assolutamente il caso di risparmiare, per evitare di mettere in serio pericolo la sua salute e spesso la sua stessa vita; la toelettatura, intesa come bagno effettuato da un esperto ha un costo che varia in base alla taglia dell’animale, ma anche circa la cura dell’igiene a casa ci saranno dei prodotti da acquistare.
Infine è meglio non essere superficiali sulla scelta di giochi, oggetti e accessori per Fido, in quanto molti potrebbero nascondere delle insidie e metterlo in pericolo se non a norma.
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Il cane che costa meno: scopriamo qual è
Ma allora esiste una razza canina che non comporta spese? No, tutti gli animali avranno dei bisogni da soddisfare a pagamento, ma questa ha sicuramente un ‘costo’ di vita inferiore alle altre. E non si tratta necessariamente di un trovatello, che resta sempre la scelta più consigliata rispetto a quelli di razza che costano molto, ma tra questi ultimi ve n’è uno in particolare dal prezzo ‘accessibile’.
Stiamo parlando del Setter inglese, iniziato ad allevare nel XVI secolo dal Conte di Leicester, il cui costo si aggira intorno ai 500-600 euro: si tratta appunto di una razza non particolarmente rara o introvabile. Di sicuro il ‘risparmio’ non avviene solo in questi termini poiché, come vedremo, anche per altri fattori le spese saranno nettamente inferiori.
Divenne ben presto molto popolare per le sue capacità nella caccia e con questa positiva fama ebbe successo anche in America e infine anche in Italia verso la fine del 1800. Ma la vera domanda è: perché questo cane ci farà risparmiare sulle spese di famiglia?
Il cane che costa meno: perché è così
Al di là della scelta della razza meno costosa rispetto ad altre, il Setter inglese ci farà risparmiare anche sulle spese veterinarie, poiché si tratta di un cane forte e che generalmente resiste alle malattie, godendo di ottima salute. Ovviamente non è immune alle patologie, ma quelle più frequenti sono:
- displasia dell’anca,
- displasia del gomito,
- artrite,
- sbalzi alla tiroide (in particolare ipotiroidismo).
Se per quanto riguarda la salute, il punto debole di questa razza è rappresentato dalla sordità, per quanto riguarda l’alimentazione, la razione di cibo giornaliera dovrà essere contenuta (circa 400 gr di cibo secco quotidiano), evitando snack e alimenti ipercalorici che lo esporrebbero al rischio di obesità. La cura del suo manto consiste in una spazzolatura frequente settimanale (circa 3 volte) e attenzione all’igiene delle orecchie.