Un cane guarisce dal tumore con un trattamento sperimentale
Il legame tra Gina Alongi e il suo amato golden retriever Drambuie è unico. Cane e padrone hanno vissuto in simbiosi per anni, dal giorno in cui Gina lo vide quando era un cucciolo in una fiera di cavalli. La donna lo prese e lo portò a casa. Da quel giorno, Drambuie era diventato una cosa sola con Gina. Purtroppo, nel mese di dicembre del 2017, la giovane donna scoprì che il suo amato compagno a 4zampe aveva un tumore, uno dei più maligni, un sarcoma della pelle. Drambuie aveva dato dei segnali. La padrona lo portò dal veterinario per effettuare una biopsia dalla quale emerse la gravità della situazione.
Per tentare di salvare la vita a Drambuie era urgente inziare un trattamento. Per questo Gina si rivolse ad un centro specializzato, il Cummings Veterinary Medical Center della Tufts University a North Grafton. La donna conobbe una dottoressa, Cheryl London, oncologa veterinaria che accennò di un trattamento sperimentale.
Si trattava di sperimentare un trattamento fondato sull’immunoterapia. Tuttavia, vi potevano essere dei rischi e degli effetti collaterali rischiosi. La London garantii che il trattamento avrebbe potuto guarire il cane. Questo tuttavia comportava ritardare un intervento chirurgico di un mese. Una scelta difficile per Gina che alla fine consenti alla sperimentazione.
A differenza dei topi, i cani come gli umani hanno effetti collaterali simili, come ad esempio il vomito. Spesso la ricerca sui topi fallisce negli umani. Con i cani, invece, ci sono maggiori probabilità che i risultati siano efficaci anche per gli umani. Infatti, i cani sviluppano molti tumori simili agli umani, come i tumori del polmone, delle vescica o il melanoma.
I sarcomi sono difficili da rimuovere perché spesso si ancora in posizioni difficili da raggiungere e su di loro e hanno dei tentacoli che si attaccano alle articolazioni. Nella maggior parte dei casi, la chemioterapia spesso ha scarso effetto.
Gina ha voluto rischiare, nella speranza di salvare la vita al suo cane. Ogni settimana, portava Drambuie in clinica veterinaria per la terapia durante la quale viene iniettato del DNA nel sarcoma. Nell’arco delle settimane, le condizioni del cane sono migliorate e il sarcoma ha iniziato a ridursi. A distanza di un mese dal trattamento, quando il cane doveva essere operato per rimuovere la parte restante, il sarcoma era svanito e Drambuie guarito del tutto.
Una risposta davvero incredibile per la stessa dottoressa che aveva in cura il cane. La London è riuscita a curare altri esemplari che hanno avuto delle risposte diverse anche se positive. In alcuni casi, i tumori non sono regrediti ma sono rimasti stabili. La ricercatrice spera che presto, grazie al coraggio di molti padroni, i suoi tentativi di salvare la vita ai cani, potranno servire anche per le persone.
C.D.
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