In Trentino è legale tenere il cane alla catena? Se non lo è, quali sono le sanzioni previste dalla legge regionale? Scopriamolo insieme.
Per scoprire se è legale o meno tenere il cane alla catena in un dato luogo, è necessario fare riferimento alla normativa della Regione territorialmente competente. D’altronde il Legislatore si è limitato a fissare i principi generali della materia (con la Legge quadro n. 281 del 1991) delegando alle Regioni il compito di attuarli, mediante la propria potestà legislativa.
Non è semplice individuare la corretta definizione di animale d’affezione. Sia perché la legislazione non ne prevede una esplicita, sia perché l’evoluzione della normativa in materia non è in grado di seguire il ritmo dei cambiamenti culturali in atto nella società.
Basti pensare che la Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo, ancora oggi, si limita a regolare, più o meno compiutamente, lo status del cane e del gatto; ma è evidente che il novero degli animali d’affezione si è notevolmente ampliato, e va ben oltre gli esemplari delle due consuete specie.
D’altronde il Legislatore ha forse colpevolmente trattato la materia degli animali d’affezione in maniera troppo blanda, limitandosi a dettare (pochi) principi generali, lasciandone l’attuazione alle Regioni, le quali ricorrono alla propria potestà legislativa.
Accanto alle Regioni, come noto, si pongono le province autonome di Trento e Bolzano, che al pari dei suddetti enti territoriali, legiferano anche sulla materia degli animali d’affezione, e dunque anche sull’utilizzo degli strumenti di contenzione per la custodia dei medesimi.
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Pertanto giungiamo al nodo cruciale della questione: in Trentino è legale tenere il cane alla catena?
Sì, ma ancora per poco; più precisamente, lo sarà fino al 31 dicembre 2022.
Con l’arrivo del 2023 sarà introdotto il relativo divieto, per effetto della modifica all’art. 3 della Legge provinciale 28 marzo 2012, n.4; un divieto, in verità, parziale, che può essere derogato per ragioni sanitarie, purché certificate dal veterinario, o per ragioni urgenti e temporanee di sicurezza.
Il trasgressore verrà punito con la multa da 400 a 800 euro.
Insomma, ancora per qualche mese in Trentino sarà possibile tenere il cane a catena. La normativa attuale scoraggia in modo troppo morbido l’utilizzo del mezzo di contenzione. Nel succitato articolo della L.P. n.4/2012, infatti, è stabilito che il proprietario deve evitare, se possibile, di utilizzare la catena.
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Nulla, tuttavia, è stabilito riguardo ai motivi che possano legittimare la deroga di tale linea guida, né è prevista una sanzione nell’ipotesi di trasgressione della medesima.
Pertanto, laddove non ne sia possibile il rispetto, l’unica accortezza che è richiesta al proprietario è quella di utilizzare una catena di lunghezza adeguata (anche in questo caso non è indicata alcuna misura specifica) con adeguato scorrimento.
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