Se amate fare trekking in compagnia del vostro quattro zampe, dovreste assolutamente sapere come proteggere il cane dai morsi di serpente.
Quando avete del tempo libero a disposizione, non vedete l’ora di trascorrerlo all’aria aperta, insieme a Fido? La natura incontaminata regala grandi gioie, ma nasconde anche alcune insidie: ecco come evitare che il cane sia morso dai serpenti durante il trekking.
Nel nostro Paese, è possibile imbattersi nei serpenti dalla primavera all’autunno.
Con l’abbassarsi delle temperature, i rettili vanno in letargo. Durante i mesi invernali, infatti, il loro organismo non è in grado di svolgere una particolare funzione, nota come termoregolazione.
Il freddo impedisce a questi animali di digerire e ne rallenta le funzioni vitali.
A partire da marzo, i serpenti escono dal letargo. Si tratta di un periodo particolarmente pericoloso, perché i rettili – appena svegli dopo questo lungo periodo di riposo – possono risultare ancora disorientati e poco lucidi.
Sappiamo che questi animali mordono esclusivamente per difendersi. Per questo, c’è il rischio che – non sentendoci arrivare a causa del loro frastornamento – ci attacchino perché, non avendo percepito in anticipo il nostro arrivo, non sono stati in grado di mettersi in fuga.
Gli unici rettili velenosi che vivono in Italia e costituiscono un pericolo per la nostra incolumità e quella del nostro amico a quattro zampe sono le vipere. Come proteggere il cane dal loro morso?
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Come proteggere il cane dai morsi di serpente durante il trekking?
È essenziale condurre Fido al guinzaglio nelle aree particolarmente a rischio, evitando di lasciarlo libero.
Inoltre, si consiglia di percorrere i sentieri battuti, evitando di inoltrarsi nella vegetazione.
Un buon deterrente per le vipere è rappresentato dal campanellino: potremo agganciarlo al guinzaglio o al collare di Fido, lasciando che il rumore avverta gli altri animali selvatici del nostro passaggio.
Sebbene le vipere siano sorde, esse sono in grado di “sentire” e di orientarsi grazie alle vibrazioni del suolo, prodotte dal nostro passaggio.
Per questo, le altre specie, sentendo il campanellino suonare, si allontaneranno producendo vibrazioni che faranno allontanare i serpenti prima del nostro passaggio.
Anche noi, a tale scopo, potremo dotarci di un bastone, con cui percuotere le rocce, sotto le quali generalmente si annidano le vipere in cerca di calore.
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Il morso delle vipere non è l’unico pericolo per Fido durante il trekking.
Infatti, il cane potrebbe farsi male, cadendo a causa del terreno dissestato.
Da qui, la necessità di condurre il proprio peloso al guinzaglio, in special modo se non abituato ai percorsi accidentati di montagna.
Attenzione anche alla presenza di detriti, spine e oggetti contundenti, che potrebbero ferire e infettare i cuscinetti delle zampe del cane.
Infine, non dovremmo mai dimenticare le esigenze e le caratteristiche del nostro peloso: nella pianificazione dell’itinerario consideriamo l’età dell’animale, la sua resistenza fisica e i rischi collegati alle temperature eccessive.
Per evitare il pericolo di colpo di calore, è assolutamente sconsigliato fare trekking nelle ore più calde della giornata.
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Da questa attività, poi, dovrebbero esimersi tutte le razze di cani brachicefali, come Carlino, Bulldog e Boxer.
A causa della conformazione schiacciata del loro muso, infatti, questi cani risultano anatomicamente predisposti a problemi respiratori, che peggiorano compiendo sforzi fisici intensi.
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