Il cane sembra annusare sempre i suoi umani quando tornano a casa; ma quali sono le ragioni di questo comportamento? Ecco le informazioni in merito.
Attivare il più potente organo di senso non appena qualcuno oltrepassa la porta di casa. Questo il compito che la maggior parte dei cani considera di vitale importanza. Soprattutto, poi, se chi è appena entrato nell’abitazione è il proprietario, il cane sentirà il bisogno, e quasi il dovere, di annusare l’odore del suo umano. Ma quale è la ragione di questo comportamento?
I cani, antenati dei lupi e abituati alla vita in branco, hanno adattato le loro abitudini all’organizzazione gerarchica della società umana e al nuovo ruolo che veniva loro richiesto. Maggiormente predisposti a comprendere i segnali della comunicazione umana, i cani si sono rivelati degli ottimi compagni di vita per le persone, considerate come componenti del loro branco da proteggere e tutelare. Sentire gli odori degli umani quando tornano a casa è uno dei modi per proteggere i loro umani.
Come rivelato da diversi studi scientifici, i cani hanno degli organi sensoriali olfattivi molto più sviluppati rispetto a quelli degli esseri umani: ai circa cinque milioni di recettori olfattivi degli umani corrispondono gli oltre trecento milioni di recettori olfattivi dei cani.
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Attraverso l’olfatto il cane raccoglie un numero esorbitante di informazioni, riuscendo a capire dove sono stati i suoi umani e chi hanno incontrato e con chi o cosa sei entrato a contatto. Le sue capacità olfattive gli permettono di elaborare non solo tutti gli odori presenti sugli abiti, ma anche le emozioni provate dai suoi umani. Il naso dei cani è in grado di percepire, grazie all’organo vomero nasale, i feromoni, ovvero sostanze chimiche emesse dagli esseri viventi per indurre una determinata attività comportamentale nei membri della stessa specie. Questi segnali chimici, che possono essere più o meno volatili in base alla loro funzione comunicativa, rilasciano informazioni sul proprio status. Attraverso la variazione dell’odore, il cane raccoglie quindi informazioni sullo stato emozionale al rientro a casa.
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I motivi di questo comportamento sono riconducibile a un’unica ragione: sapere tutto dei suoi famigliari. Passare quanto più tempo possibile con il proprio umano è infatti un bisogno intraspecifico del cane stesso.
Comprendere gli animali domestici può essere molto difficile, così come difficile è sapere che cosa passa nella loro mente. Anche quando sembra che i loro pensieri siano ovvi, in realtà non è così. Che cosa pensano davvero un cane o un gatto quando vedono gli umani agire e comportarsi in determinati modi? Per gli animali domestici, invece, questo problema non sussiste.
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Grazie ai loro sensi particolarmente sviluppati, cani e gatti sono in grado di capire alla perfezione i loro umani. Proprio attraverso l’olfatto, come anticipato, il cane riesce ad avere tutte le informazioni necessarie per sapere come si sente il suo pet mate e che cosa ha fatto durante la giornata.
Gli studiosi e gli etologi hanno dimostrato l’esistenza della “lateralizzazione olfattiva“, una capacità propria dei cani che consente loro di captare informazioni tramite l’olfatto e immagazzinarle a seconda dell’importanza. Secondo le ricerche, i cani utilizzerebbero la narice destra o sinistra a seconda della sfera del cervello che sta lavorando. Mentre la parte sinistra del cervello serve a riconoscere quanto già noto, l’emisfero destro analizza ciò che non è noto mostrando una maggiore emotività. La narice destra è infatti utilizzata nel caso di odori sconosciuti, attivando così lo stesso emisfero che è dedicato ad elaborare emozioni più forti e intense. La narice sinistra serve per gli odori che già sono familiari, attivando l’emisfero in cui vi è un maggiore impegno della parte cognitiva e in cui vengono conservate emozioni più profonde. (di Elisabetta Guglielmi)
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