Torna sulla tomba del suo padrone deceduto, non è solo un film, i cani lo fanno per questo motivo

Torna sulla tomba del suo padrone deceduto, non è solo un film, i cani lo fanno per questo motivo

 

Un atto di amore eterno che non finisce nemmeno dopo la morte del padrone, tutti i nostri cani qualora potessero lo farebbero

Torna sulla tomba del suo padrone deceduto
Cane va a trovare il padrone al cimitero (pexels)-Amoreaquattrozampe.it

Sembra una storia degna dei film più commoventi di Hollywood ma la verità è che non è solo Hachiko, il cane del celebre film, ad attendere fino alla fine dei suoi giorni il suo padrone. Anche la cronaca nostrana, infatti, ci ha spesso raccontato di storie simili ed una delle più recenti è quella di Fulmine, il cane sardo che ogni giorno esce di casa e percorre due chilometri per andare nel cimitero di Badesi a far visita al suo padrone trapassato.

La storia di Fulmine non è però differente da quella di molti altri cani di tutto il mondo, a testimonianza dell’attaccamento di questi animali al loro padrone, ma cosa genera questo comportamento e perché è così comune?

Piangere sulla tomba del padrone defunto è una scelta senziente, ma i cani dunque comprendono la morte?

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Cane triste per la perdita del padrone(pexels)-Amoreaquattrozampe.it

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La connessione tra un uomo ed il proprio cane non è solo figlia della manciata di anni che i due hanno passato insieme ma, invece, rappresenta un legame più antico, frutto di millenni di evoluzione che ha portato queste due specie a condividere insieme più di qualunque altra fino a creare una sorta di simbiosi. Questo legame così profondo è stato oggetto di studi che hanno rivelato qualcosa di mai pensato prima.

I cani, infatti, hanno imparato a condividere con noi anche molte emozioni, parti del cervello del nostro animale vengono stimolate in maniera importante quando questi sentono il nostro odore, e queste parti del cervello sono le stesse che nell’uomo reagiscono alle prime fasi dell’innamoramento. Queste caratteristiche unite alle capacità deduttive dei cani, paragonabili a quelle di bambini di 2-3 anni, suggeriscono quindi che i cani sono realmente in grado di elaborare una perdita e sentirne il dolore che ne consegue.

Reagire alla scomparsa di qualcuno che amano è quindi difficile anche per loro, e lo fanno come spesso anche gli uomini amano fare, ovvero andare a trovare i propri cari defunti nel luogo di sepoltura, un luogo che grazie al loro olfatto sopraffino mantiene legato ancor di piu il cane al suo padrone, visto che questo sentendone l’odore riesce ancora a provare quella gioia come se questo fosse ancora accanto a lui.

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Che il cane comprenda davvero che il suo proprietario dopo la morte non possa tornare più non è ancora stato dimostrato, e forse è proprio la speranza del ritorno a mantenere accesa la fiamma in questi animali estremamente empatici. Finché questi riescono a sentire l’odore del proprio umano, dunque, difficilmente perderanno le speranze e continueranno a cercarlo in ogni modo.

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Attende il ritorno del suo padrone morto (instagram-Hachiko)-Amoreaquattrozampe.it

Anche durante i riti che girano intorno alla morte il cane riesce a percepire una sorta di “energia sociale” che si convoglia proprio nel punto di sepoltura, anche questo porta l’animale ad essere legato a quel punto, nell’attesa che il suo compagno umano magari un giorno possa tornare.

Questo aspetto commovente di questi animali sottolinea ancora di più la loro unicità ed il loro amore inequiparabile a quello di qualsiasi altro animale verso l’uomo, un motivo in più per considerare i nostri amici pelosi dei veri angeli custodi che dovremmo venerare in quanto in grado di dimostrare amore puro nei nostri confronti come nessun altro sarebbe in grado di fare.

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