Il tono di voce giusto per addestrare il cane: prova a parlare così con Fido

Il tono di voce giusto per addestrare il cane: prova a parlare così con Fido

Il tuo amico a quattro zampe non ti ascolta quando vuoi insegnargli un comando? Forse sbagli il tono. Ecco il tono di voce giusto per addestrare il cane.

Addestrare il cane
Addestrare il cane (Canva-Amoreaquattrozampe.it)

Quando si adotta un amico a quattro zampe, è molto importante educare e addestrare quest’ultimo. Non solo per garantire sicurezza gli altri esseri umani, ma anche per salvaguardare la vita di Fido.

Infatti insegnare al cane a stare seduto o a camminare al nostro fianco può essere importante, soprattutto quando siamo in giro per strada, ad evitare che la nostra palla di pelo possa sfuggire al nostro controllo e mettere in pericolo la sua vita.

Tuttavia non tutti riescono ad educare e addestrare il proprio amico a quattro zampe. Se anche tu non ci riesci, forse stai sbagliando il tono di voce che utilizzi per dare il comando a Fido. Nel seguente articolo vedremo insieme qual è il tono di voce giusto per addestrare il cane.

Tono di voce giusto per addestrare il cane: ecco come parlare a Fido

È risaputo che il linguaggio e il suono della nostra voce cambia a seconda delle situazioni in cui ci troviamo. Infatti quando parliamo ad un’autorità utilizziamo un tipo di voce e di linguaggio diverso da quello utilizzato con amici e parenti, lo stesso capita anche quando parliamo con i bambini.

Donna gioca con cane
Donna gioca con cane (Pexels-Amoreaquattrozampe.it)

Infatti quando parliamo con un neonato o un bambino piccolo tendiamo a utilizzare il “motherese”, ossia il linguaggio della mamma. Tale linguaggio è composto da frasi semplici, parole ripetute e soprattutto un tono di voce “musicale” e dolce.

Negli anni ’80 è stato dimostrato che linguaggio utilizzato per parlare con i nostri amici a quattro zampe è proprio simile al linguaggio utilizzato dalle mamme con i bambini. Studi successivi, hanno dimostrato che grazie a questo tipo di linguaggio sia i bambini che i cani prestavano maggiore attenzione quando gli veniva parlato.

I dati dello studio svoltosi per affermare che tono di voce è necessario utilizzare quando si parla con il cane per essere ascoltati da quest’ultimo, sono stati raccolti dal Wolf Science Center, che appartiene all’Università di Medicina Veterinaria di Vienna.

Gli studiosi di tale studio erano infatti curiosi di scoprire come dei lupi selvatici siano diventati cani da compagnia grazie all’addomesticamento.

Per la ricerca, infatti, sono stati coinvolti lupi grigi del Nord America e cani di razza mista e taglia media. Gli animali coinvolti sono stati allevati dall’età di 10 giorni dall’essere umano e nei primi cinque mesi hanno trascorso il loro tempo a contatto con gli addestratori.

Venivano addestrati infatti per circa un’ora al giorno, e la formazione si basava sul rinforzo positivo (ricompensa) e comprendeva i seguenti comandi:

Dai video delle sessioni di addestramento svoltesi presso il Wolf Science Center sono stati evidenziati e classificati i toni di voce utilizzati dall’addestratore nelle varie serie di addestramento.

Donna addestra cane
Donna addestra cane (Pexels-Amoreaquattrozampe.it)

Sono stati infatti utilizzati, toni gentili, neutri, ossia senza variazioni di intonazione, e toni di rimprovero. Inoltre è stato misurato anche il suono del tono ossia alto o basso.

Dallo studio è emerso che parlare con una voce calma e gentile provocava, sia nei cani che nei lupi, delle risposte emotive positive. Infatti entrambi gli animali tendevano ad agitare la coda e ad avvicinarsi di più all’addestratore sentendosi a proprio agio.

Mentre parlare con un tono di rimprovero causava, sia nei cani che nei lupi, un effetto opposto, ossia le loro code si muovevano meno ed entrambi gli animali tendevano ad allontanarsi dall’addestratore.

Anche il volume del tono della voce utilizzato, alto o basso, poteva causare modifiche nel comportamento dei nostri lupi e cani.

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Infatti questi ultimi presentavano cambiamenti comportamentali più grandi quando l’addestratore utilizzava un tono alto e allegro, mentre i lupi presentavano cambiamenti comportamentali maggiori quando l’addestratore aveva un tono di voce negativo e basso.

Dallo studio i ricercatori hanno concluso che per addestrare, avvicinare o ricevere risposte emotive positive da un amico a quattro zampe è necessario l’utilizzo di una voce amichevole, allegra composta da un tono di voce cauto e “materno”.

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