A volte può salvare la sua stessa vita: cosa dobbiamo sapere sulla sterilizzazione del cane maschio, in cosa consiste e quando farla.
Sebbene la parola abbia in sé un retaggio ‘sinistro’ per i nostri amici a quattro zampe, a volte è un’operazione molto utile che può addirittura salvare la vita al nostro cane. E’ però importante saperne di più sulla sterilizzazione del cane maschio, prima di prenderla in considerazione per il nostro Fido, Tutto quello che c’è da sapere sul tipo di operazione e le sue modalità, sulle reali e presunte necessità di farla.
Operazione di sterilizzazione nel cane maschio: come si fa
Prima di capire quando farla e che conseguenze ci saranno (non solo a livello fisico) nel cane, è opportuno capire cosa si intende per sterilizzazione: con questo termine si vuole indicare la soppressione della capacità riproduttiva dell’esemplare. Questa operazione può essere temporanea o definitiva.
Nel primo caso (detto anche di ‘castrazione chimica’), un microchip innestato tra le scapole rilascerà gradualmente della deslorelina, che inibirà la produzione di testosterone: per far sì che il cane diventi sterile ci vorranno alcune settimane. Nell’operazione definitiva invece vi sarà una rimozione chirurgica dei testicoli in anestesia generale: l’incisione viene fatta dietro al pene e chiusa con dei punti.
Perché scegliere la definitiva o la temporanea?
La castrazione chirurgica diventa un’opzione plausibile se il cane è in grado di sostenere gli effetti dell’anestesia totale, in caso di tumori e quando è accertata la presenza di problemi dovuti agli ormoni sessuali.
Quella temporanea o chimica potrebbe essere indicata per i padroni ancora ‘indecisi’ sull’operazione definitiva, quando c’è la convivenza di più cani di sesso opposto e quando non si sa come potrebbe reagire Fido agli effetti dell’anestesia.
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Sterilizzazione nel cane maschio: quando è opportuna
Non è mai una decisione da prendere a cuor leggero, eppure molti padroni optano per la sterilizzazione del maschio per diversi motivi validi, ovvero:
- per ragioni mediche (prevenzione del tumore ai testicoli, iperplasia benigna della prostata e fistole perineali),
- calmare l’atteggiamento aggressivo di Fido,
- evitare nascite indesiderate (soprattutto in caso di convivenza con un cane femmina).
Inoltre vi sono altri motivi che non hanno valore scientifica (né certezza della riuscita) ma che tuttavia spingono il padrone a sottoporre Fido alla sterilizzazione, e sono:
- evitare liti con altri cani,
- calmare un cane iperattivo e distruttivo,
- evitare che monti oggetti e persone,
- ridurre il vagabondaggio.
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Sterilizzazione nel cane maschio: tutti i rischi da valutare
Alle volte questo tipo di operazione ha effetti collaterali e rischi molto importanti da valutare, che potrebbero mettere a rischio la vita del cane, sebbene l’intenzione sia esattamente l’opposta, soprattutto se viene effettuata in età prepuberale del cane, ovvero prima del nono-decimo mese di vita.
Oltre ai possibili danni provocati dall’anestesia, il cane potrebbe sviluppare tumori maligni prostatici, osteosarcomi ma anche creare problemi alla corretta crescita e allo sviluppo del cane. Infatti se Fido viene castrato precocemente potrebbe avere conseguenze:
- problemi di sovrappeso e obesità canina,
- problemi al sistema immunitario,
- difficoltà del metabolismo,
- freno alla crescita.
Anche lo sviluppo cognitivo-comportamentale del cane potrebbe risultarne compromesso a causa dell’assenza di ormoni sessuali in circolo: in effetti l’animale non riuscirà a ‘completare’ il suo normale processo evolutivo di pubertà e avrebbe difficoltà nella comprensione, nei rapporti interpersonali con altri cani ed empatici in generale.