Forse forse, la “Carica dei 101” sulla somiglianza cane-padrone, non era poi così lontano dalla realtà. Oltre ad un simpatico progetto fotografico, realizzato recentemente da un’appassionata di cani parigina, le similitudini che spesso saltano agli occhi tra un compagno 4zampe e il suo umano sono state al centro di uno studio, condotto da un team di psicologi americani dell’Università di San Diego, in California.
Lo studio ha analizzato come le persone si sono approcciate alla scelta di un cane, sia per acquistarlo che nell’adozione. Molto spesso, ha sottolineato il titolare della ricerca, lo psicologo Michael Roy, i proprietari tendono a scegliere cani che hanno alcune similitudini con le proprie caratteristiche fisiche: ad esempio le donne con i capelli lunghi, tendono a scegliere cani con peli lunghi, orecchie pendenti e le persone in sovrappeso, cani più rotondi. Una tendenza con la quale sono considerati anche il taglio degli occhi o il colore del manto.
Ma oltre a questi elementi, prettamente superficiali, dai risultati, gli psicologi sono riusciti a capire che, senza esserne consapevoli, le persone scelgono in realtà l’animale che più somiglia a loro non da un punto di vista estetico, ma bensì caratteriale. Un’affinità immediata che successivamente si sviluppa negli anni di convivenza.
Secondo gli studiosi, quest’affinità scaturisce fin dal primo incontro dall’ormone dell’ossitocina, detto anche “l’ormone dell’amore“, lo stesso prodotto dalla madre durante il parto e l’allattamento.
Inoltre come riporta quotidiano.net, questo ormone aiuterebbe anche nella pet therapy, nella quale il fattore chimico è rilevante per situazioni mirate ad aiutare persone in difficoltà.
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