Sono tante le persone che amano parlare ai cani in modo particolare, un’abitudine che non è affatto sbagliata!
Non è chiaro perché questo accade ma alcuni comportamenti dell’uomo nei confronti dei cani da sempre suscitano interesse. Uno di questi è l’abitudine che quasi tutti hanno di parlare a questi animali come se si stessero rivolgendo ad un bambino, una forma di comunicazione che uno studio pubblicato su “Communications Biology” ha definito estremamente efficace quando si vuole interagire con questi animali.
I cani sono alleati dell’uomo da milioni di anni e proprio per questo hanno imparato a comprenderlo più di quel che possiamo immaginare, sono tantissime le parole memorizzabili da un cane, circa 90 in media, e se queste risultano differenti tra loro la memorizzazione è ancor più facile, motivo per cui usare toni particolare sembrerebbe facilitare la comunicazione, ma non è l’unico fattore.
C’è un motivo se le donne sono molto spesso più ascoltate dai cani ed è proprio dovuto alla loro migliore attitudine nel saper interagire con i bambini. Come questa attitudine sia utile per farsi comprendere dai cani è stato studiato a lungo ed a quanto pare finalmente la scienza ha dato una risposta.
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Il tutto starebbe nella soglia di attenzione del cane, uno dei suoi punti deboli, anche se un cane capisce ciò che gli vogliamo insegnare, infatti, il compito è spesso reso difficile perché anche una mosca potrebbe distrarlo e farlo pensare a tutt’altro. I toni alti del donne e la capacità di semplificare il linguaggio, oltre che utilizzare vocalizzi più particolari, farebbe sì che i cani siano più attratti e portato ad ascoltare, imparando meglio e prima.
Attraverso risonanze magnetiche fatte ai cani, precedentemente abituati al macchinario in modo che fossero tranquilli quando sottoposti al trattamento, hanno rivelato che alcune aree del cervello del cane si accendono molto più vivacemente se parliamo con loro come facciamo nei confronti dei bambini. Ovviamente esistono anche background generici che favoriscono la questione, alcune razze, soprattutto quelle da secoli selezionate per lavorare con l’uomo e recepire i suoi comandi, si sono rivelate infatti più “attente” di altre, ma nel complesso a fare la differenza vera è stato il Mood di comunicare con loro.
Per massimizzare il nostro potere comunicativo, quindi, è bene tenere a mente che utilizzare toni vivaci e differenti nell’insegnare al nostro cane sarà fondamentale per un apprendimento più efficace, anche se qualcuno potrebbe prenderci per pazzi poco importa, la.scienza dice che stiamo facendo la cosa giusta!
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