Un buon padrone di animali domestici ha tanto amore in ritorno, ma ha anche dei doveri. Impariamo tutto quello che c’è da sapere sui vaccini del cane.
Il modo migliore per proteggere e prevenire le malattie infettive – alcune anche potenzialmente fatali – nel nostro cane è vaccinarlo. Ma alcuni vaccini del cane sono obbligatori, alcuni sono raccomandati, altri sono essenziali… che confusione! E soprattutto, quando dobbiamo vaccinare un cane? Cerchiamo di chiarire tutte queste potenziali domande, per avere una guida completa sulle vaccinazioni del nostro pelosetto, in base alle normative italiane e in base ai consigli degli esperti sulla salute del nostro amico a quattro zampe.
Perché i vaccini del cane sono indispensabili
Evitando di soffermarci sulle polemiche e sulle critiche riguardo alcuni problemi avvenuti nel tempo sui vaccini (elevato costo, numerosi richiami a volte considerati superflui, effetti collaterali considerati eccessivi, e altro), spesso la vaccinazione è stata oggetto di un timore anche eccessivo, quasi più delle malattie stesse.
In ogni caso, non bisogna mai dimenticare che è solo grazie a dei rigorosi piani di vaccinazione sviluppati e perfezionati negli anni, che siamo riusciti a tenere sotto controllo e anche a debellare malattie infettive molto pericolose. Grazie ai vaccini a tappeto, il rischio di infezione da batteri e virus molto contagiosi si è ridotto drasticamente, e i casi di morte correlati anche.
Ogni cane che viene vaccinato contribuisce a ridurre la diffusione di epidemie, ad impedire che si diffondano quindi sia in sé stesso che negli altri. Quando vacciniamo il nostro cane, non salvaguardiamo solo la sua vita, ma anche quella degli altri animali. Per questo deve essere considerato un obbligo non solo legale, ma anche morale.
Le malattie contro cui vaccinare il cane
I vaccini restano la protezione più sicura ed affidabile che si possa offrire a un cane. Il nostro amico peloso sarà protetto da malattie potenzialmente letali, come cimurro, parvovirosi, leptospirosi, tracheobronchite infettiva, babesiosi epatite infettiva, rabbia e borreliosi. La WSAVA, l’associazione mondiale dei veterinari, ha distinto i vaccini tra quelli raccomandati e quelli solo consigliati per i soggetti più rischio.
I vaccini raccomandati sono quelli a cui ogni cane, di qualsiasi età, dovrebbe essere stato già sottoposto. Lo proteggono da agenti patogeni potenzialmente fatali, che potrebbero non solo nuocere al nostro cane, ma anche a noi padroni. Per questo, è fondamentale che i nostri amici a quattro zampe vengano vaccinati con questi vaccini. In molti paesi, è obbligatorio che un animale sia vaccinato per queste malattie, o non potrà entrare in quello stato.
Questo è il calendario dei vaccini di base (obbligatori) per i cani in Italia, che svilupperemo meglio in seguito nell’articolo.
- 6 settimane: prima dose di vaccino o prima vaccinazione.
- 8 settimane: polivalente.
- 12 settimane: richiamo polivalente.
- 16 settimane: rabbia.
- Annuale: richiamo polivalente e rabbia.
I vaccini consigliati, invece, non sono altrettanto essenziali, pur restando importanti e consigliati – appunto – in vaso di situazioni specifiche. La necessità di questi vaccini del cane dipende da vari fattori: l’età, la costituzione, il territorio in cui si trova. Bisogna quindi che il veterinario esamini il cane, in modo da analizzare il caso singolo, e decida a seconda dei benefici e rischi dei vaccini consigliati, se procedere o meno.
I vaccini raccomandati (obbligatori)
Epatite infettiva (CAV, Canine AdenoVirus)
L’epatite infettiva è causata nei cani dall’Adenovirus, che viene contratto principalmente tramite il contatto con acqua, cibo o urine di cani già infetti e solitamente provoca febbre, nefriti ed infiammazioni oculari. Quando il virus colpisce il fegato i sintomi sono spossatezza, vomito e diarrea. Questa malattia può essere fatale, specie per i cani giovani o più deboli.
Cimurro (CDV, Canine Distemper Virus)
Il cimurro è una malattia virale altamente contagiosa, che può condurre a problemi molto gravi del tratto gastrointestinale, delle vie respiratorie (tosse forte, secrezioni nasali e oculari) o a disturbi del sistema nervoso, che solitamente portano a convulsioni e paralisi fatali.
Parvovirosi (CPV-2, Canine ParvoVirus tipo 2)
Il Parvovirus Canino Tipo 2, un virus particolarmente resistente e molto contagioso, provoca la Parvovirosi. I cani colpiti, specie se giovani, possono morire per per disidratazione o intossicazione, causati da diarrea (anche con perdita di sangue), vomito, febbre alta (anche fino a 41,5°C). Nel caso – possibile – che il cane riesca a superare la malattia, potrebbe comunque rischiare di morire a causa delle conseguenze a lungo termine della Parvovirosi, quali problemi cardiaci o indebolimento del sistema immunitario.
Vaccini opzionali / consigliati
Leptospirosi
La leptospirosi, o tifo canino, o malattia di Stoccarda, è trasmetta da un batterio, detto appunto Leptospira, solitamente dalla terra o acqua contaminate. Si tratta di una malattia molto contagiosa che può causare gravi danni agli organi – specie in cani più giovani o più deboli – e anche la morte. Negli ultimi anni si è diffusa molto, ed essendo trasmissibile anche all’uomo e pericolosa, si consiglia caldamente il vaccino.
Rabbia
Come la leptospirosi può essere trasmessa all’uomo. Malattie del genere sono dette zoonosi, ossia quelle malattie infettive trasmissibili dagli animali all’uomo. E sempre come la leptospirosi, i casi di rabbia vanno denunciati obbligatoriamente. La rabbia è trasmessa dal virus Lyssavirus, e suoi sintomi sono un forte aumento di salivazione e aggressività. Si tratta di una malattia sempre fatale.
Borreliosi
Solitamente causata dal morso delle zecche, questa malattia batterica non sviluppa di solito sintomi evidenti, ma, in base alla varietà del batterio patogeno, può condurre a disturbi neurologici come spasmi e paralisi, e infine alla morte del cane. Gli animali affetti da questa patologia diventano apatici e rifiutano il cibo. Un antiparassitario può prevenire questa malattia.
Tracheobronchite infettiva (tosse dei canili)
Questa malattia colpisce più facilmente i cani che vivono in canile (da cui il suo nome). Questa malattia virale, o parainfluenza, è molto contagiosa, e porta gravi disturbi respiratori quali tosse (acuta e secca) e può portare anche alla polmonite, specie in soggetti dal sistema immunitario più debole. Può essere fatale, in alcuni casi.
Babesiosi
Anche la babesiosi, o piroplasmosi, è trasmessa dal morso delle zecche. Questa malattia infettiva è molto aggressiva, e si presenta con febbre elevata. Se non viene trattata correttamente, in pochi giorni porterà alla distruzione dei globuli rossi, di conseguenza alla morte del cane. Nei paesi in cui sono molto diffuse le zecche che portano questa malattia, si consiglia il vaccino come prevenzione in aggiunta alle tradizionali misure quali ispezione del cane in cerca dei morsi di zecca (ad esempio dopo una passeggiata all’aperto).
Quando vaccinare il cane
I veterinari consigliano l’immunizzazione primaria dei cuccioli. Quando finisce il periodo dell’allattamento, la protezione degli anticorpi materni (trasmessi nelle prime settimane di vita attraverso il latte) termina, quindi si consiglia iniziare il primo ciclo di vaccini del cane a circa otto settimane di vita.
Il funzionamento dei vaccini del cane è uguale a quello dell’uomo: con il vaccino si introducono dei batteri/virus inattivi o parte di essi, a cui il corpo reagisce, producendo gli anticorpi necessari per far fronte ad un’eventuale infezione. L’immunità totale dalle malattie contro le quali si effettua il vaccino solitamente arriva con il secondo o terzo richiamo. Il primo vaccino (che va eseguito tra le otto e dodici settimane di vita), inizialmente non fa altro che attivare il sistema immunitario.
Arrivati al terzo richiamo (solitamente eseguito a 16 settimane o 15 mesi, a seconda del tipo di vaccino), l’immunizzazione primaria si conclude. Nel tempo però, la forza di queste risposte immunitarie si riduce, quindi le vaccinazioni vanno ripetute a intervalli determinati. Fino a pochi anni fa, la prassi era di avere un richiamo annuale dei vaccini, anche se oggigiorno la maggior parte dei veterinari è passata ad un richiamo ogni tre anni per i principali vaccini. In alcuni vaccini la protezione è addirittura efficace anche per sei o sette anni. Nel caso della tosse dei canili e della leptospirosi, invece, il richiamo è indispensabilmente annuale.
I vaccini raccomandati
Per avere sempre una completa immunizzazione dalle malattie che abbiamo detto finora, dobbiamo attenerci scrupolosamente al piano di vaccinazioni scelto dal nostro veterinario. Uno schema generico per i vaccini per cani di solito raccomandati è il seguente:
- Cimurro: immunizzazione primaria da 8 – 12 – 16 settimane; richiamo da 15 mesi, da fare ogni 3 anni.
- Epatite infettiva: immunizzazione primaria da 8 – 12 – 16 settimane; richiamo da 15 mesi, da fare ogni 3 anni.
- Parvovirosi: immunizzazione primaria da 8 – 12 – 16 settimane; richiamo da 15 mesi, da fare ogni 3 anni.
- Leptospirosi: immunizzazione primaria da 8 – 12 settimane; richiamo da 15 mesi, da fare annualmente.
- Rabbia: immunizzazione primaria da 12 – 16 settimane; richiamo da 15 mesi, da fare ogni 3 anni.
Nel caso di cani malati o a rischio
I consigli finora esposti vanno considerati per quei cani che non sono a rischio di infezioni e godono di una normale condizione di salute. In caso di cuccioli (o cani adulti) ad alto rischio di infezioni – ad esempio per i cani che soffrono di tosse da canile – può essere meglio considerare un vaccino più completo. La cosa migliore è decidere assieme al nostro veterinario quali vaccini consigliati vanno bene per il nostro animale.
I cani malati, invece, non possono essere assolutamente vaccinati: per mantenere il minor rischio possibile di effetti collaterali, un cane al momento della vaccinazione deve essere sano, privo di parassiti e sverminato. In caso presenti febbre, diarrea o comunque dei sintomi di malattia, prima di procedere con le vaccinazioni è necessario trattare completamente le sue condizioni.
I possibili effetti collaterali
In genere i vaccini vengono ben tollerati dai cani. Per far sì che reagisca nel modo corretto al vaccino (e alle sostanze in esso contenute) è fondamentale che il cucciolo sia sano (come già detto prima) che abbia raggiunto l’età minima raccomandata, otto settimane. Questo ridurrà al minimo le probabilità che sopraggiungano effetti collaterali gravi.
Tra i possibili effetti collaterali ci sono febbre, stanchezza, inappetenza e gonfiore doloroso dove è stata effettuata l’iniezione. Questi effetti solitamente durano due o tre giorni, o scompaiono comunque entro una settimana. Se dovessero presentarsi, è opportuno chiamare il veterinario.
I costi dei vaccini del cane
In genere i veterinari non somministrano un solo vaccino, ma una combinazione in una sola iniezione dei vaccini di varie malattie (ad esempio: cimurro, parvovirosi, leptospirosi, epatite e tosse dei canili). I costi di tali vaccini si aggirano attorno ai 50 – 70€ di solito, ma ovviamente possono variare in base al veterinario e allo stato di salute del nostro cane. La cosa migliore resta informarsi in anticipo con il nostro veterinario sui costi e la metodologia da applicare.
I vaccini combinati più comuni sono il trivalente, il tetravalente o il polivalente. Il vaccino trivalente di solito contiene i vaccini contro il cimurro canino, l’epatite canina infettiva e leptospirosi. Il vaccino tetravalente è uguale al vaccino trivalente, a cui viene aggiunto il vaccino contro il parvovirus canino. Il vaccino polivalente più basico è uguale agli altri due, a cui viene aggiunto il vaccino canino e quello contro il coronavirus canino.
I vaccini polivalenti più comunemente usati sono:
- Pentavalente che immunizza contro cimurro, adenovirus 1 e 2 (epatite e tosse canina), parvovirus e parainfluenza.
- Esavalente che immunizza contro cimurro, adenovirus 1 e 2 (epatite e tosse canina), 2 ceppi che causano leptospirosi e parvovirus.
- Eptavalente che immunizza contro cimurro, adenovirus 1 e 2 (epatite e tosse canina), 2 ceppi che causano leptospirosi, parvovirus, parainfluenza e coronavirus.
Ovviamente va da sé che la salute del nostro cane è la nostra priorità assoluta, e che i costi di un vaccino in ogni caso restano molto inferiori rispetto a quelli che dovremmo affrontare per trattare un’infezione pericolosa nel caso il cane non venga vaccinato e si contagi con una delle malattie indicate.
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Fabrizio Burriello