Il carcinoma del dotto biliare nel cane, un tipo di tumore che si trova più comunemente nel lobo sinistro del fegato. Vediamo le cause, i sintomi e la cura.
Il carcinoma del dotto biliare nel cane, o carcinoma biliare, è un tipo molto comune di carcinoma epatico, presente principalmente negli animali domestici di età superiore ai 10 anni. Si tratta di un tumore molto aggressivo e la metastasi si verificano nell’80% dei casi.
Esistono due tipi di tumori nel dotto biliare che colpiscono cani e gatti. Uno è l’adenoma biliare, che è un tumore benigno, e l’altro è il carcinoma biliare, che è maligno (canceroso).
Quando il cancro si diffonde, può spostarsi ovunque, ma di solito coinvolge i polmoni. Può anche diffondersi ai linfonodi, al rivestimento addominale, all’intestino, al pancreas, alla milza, ai reni e alla vescica, nonché alle ossa del cane.
Le possibili cause del carcinoma biliare sono le infezioni da parassiti, ma anche una sospetta relazione con l’esposizione ambientale ad agenti cancerogeni. Ragion per cui, gli esperti consigliano abitudini sane per l’animale.
A partire da riduzione dei possibili agenti cancerogeni, di origine alimentare secchi creati durante il processo di estrusione, ridurre l’esposizione del tuo animale domestico alle tossine all’interno della casa come: tessuti o letti per animali domestici che sono stati trattati con ritardanti di fiamma e la rimozione di erbicidi e pesticidi da prati e giardini.
Ciò che risulta al quanto evidente in un cane che soffre di tumore del dotto biliare è la presenza di un addome gonfio, che può essere dovuto ad un ingrossamento del fegato o dei liquidi nell’addome. Altri sintomi da poter ricondurre alla malattia sono:
Per poter effettuare una diagnosi il veterinario, dovrà predisporre determinati esami come: un profilo ematico chimico del cane, un emocromo completo (CSC) e un’analisi delle urine. Cercherà livelli elevati di enzimi epatici che indicano che il fegato è infiammato o che gli enzimi sono presenti nel flusso sanguigno, procurando danni al fegato.
Successivamente, torneranno utili i raggi X e un’ecografia per fornire informazioni sulla struttura e sulle dimensioni del fegato e sulla vicinanza agli organi addominali.
Laddove il sospetto di tumore al dotto biliare nel cane, dovesse diventare più acuto, sarà fondamentale effettuare radiografie dei polmoni del proprio animale domestico per vedere se la malattia si è diffusa e per valutare la dimensione dei linfonodi nella cavità toracica, seguita da una biopsia epatica per confermare la presenza di cancro.
Questa biopsia può essere ottenuta tramite agoaspirato nell’addome dell’animale, il veterinario aspirando otterrà un campione per il test oppure per un campione di tessuto più grande si dovrà eseguire un semplice intervento chirurgico per prelevarlo.
Questa parte di tessuto verrà quindi inviato per analisi di laboratorio. In merito al trattamento, una volta ottenuta la diagnosi di tumore al dotto biliare nel cane, il veterinario procederà con un trattamento chirurgico, per rimuovere il cancro.
Sfortunatamente l’intervento risolve poco o niente, nonostante la buona riuscita e magari anche le metastasi non diffuse o addirittura assenti, la prognosi per gli animali con carcinoma del dotto biliare è molto scarsa. Ragion per cui anche procedere con le chemioterapie, purtroppo risultano non essere utili al fine di guarire l’animale.
A questo punto la cosa migliore da fare e cambiare l’approccio verso la malattia, perciò cercare di alleviare quanto più il dolore al cane. Un veterinario olistico è colui che potrebbe concedere un po’ di sollievo all’animale che soffre tramite varie opzioni naturali per supportare il sistema immunitario e la disintossicazione.
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Raffaella Lauretta
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