Anche la tubercolosi rientra tra le zoonosi che il cane può trasmettere all’essere umano. Per quanto colpisca l’animale raramente, è bene saperne di più al riguardo.
La tubercolosi è una delle zoonosi più conosciute, e può colpire anche il cane. Si tratta di un’eventualità piuttosto rara, ma è bene informarsi sull’argomento e sulle conseguenze purtroppo nefaste per il nostro amico a quattro zampe. Per questo è fondamentale attuare un’adeguata prevenzione. Ecco cosa occorre sapere sull’argomento.
La tubercolosi è una malattia infettiva, estremamente contagiosa, che può colpire tanto l’essere umano quanto il cane. Viene annoverata tra le principali zoonosi, ovvero le malattie che possono essere trasmesse da specie a specie.
È un’eventualità piuttosto rara, statistiche alla mano, quella che il cane si ammali di tubercolosi, soprattutto in Europa; tuttavia può accadere, ed è bene essere consapevoli delle conseguenze. La tubercolosi è causata da diversi ceppi di micobatteri, in particolare il Mycobacterium tuberculosis.
Si può trasmettere per via aerea, e può essere lo stesso essere umano a trasmetterla al cane. Di norma l’organismo di quest’ultimo è in grado di contrastare efficacemente la malattia, che tuttavia può far breccia in un esemplare dal sistema immunitario indebolito.
Di norma il cane contrae la tubercolosi dai bovini: latte o carni infette sono le principali fonti di contagio. Ed è chiaro che un cane che vive in zone rurali, in condizioni di promiscuità con le mucche, abbia una più alta probabilità di contrarre la malattia.
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Uno dei sintomi principali della tubercolosi è la tosse nel cane, particolarmente virulenta, e che può provocargli dolore.
Spesso tale segno clinico si accompagna ad altri, come ad esempio il repentino dimagrimento e la conseguente apatia del cane.
Si annoverano altresì possibile vomito e rigurgito dei fluidi che stazionano nei polmoni. Altra grave conseguenza della tubercolosi è l’indebolimento delle difese immunitarie del cane, che improvvisamente diviene molto più vulnerabile ad altre infezioni.
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Nella malaugurata ipotesi in cui il cane mostri i sintomi descritti, non resta che contattare, con estrema tempestività, il proprio veterinario di fiducia, segnalando contestualmente il caso (anche laddove si tratti di un semplice sospetto) all’ASL territorialmente competente.
I tempi dell’intervento sono fondamentali, quanto meno per evitare che il cane contagi altri animali o persone.
Purtroppo, ad oggi, non c’è una cura risolutiva. Il cane affetto da tubercolosi viene abbattuto, in quanto è molto alto il rischio che possa trasmettere la malattia. Dunque si può agire solo ed esclusivamente sulla prevenzione.
È molto importante curare la qualità dell’alimentazione del nostro amico a quattro zampe, con cibi sempre freschi e di qualità; la carne va sempre cotta.
È bene anche evitare che l’animale possa bere latte (il cui consumo, tra l’altro, è controindicato a prescindere), e limitare il contatto con bovini; ovviamente la possibilità di interagire va del tutto eliminata nell’ipotesi in cui vi sia certezza che uno degli animali abbia contratto la tubercolosi.
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