Può essere davvero fondamentale per la conservazione della sua stessa vita: cosa bisogna sapere sulla trasfusione di sangue al cane e quando è necessaria.
Esattamente come accade per gli esseri umani, la medicina trasfusionale è ora in grado di offrire grande supporto ai cani che necessitano di queste terapie a base di sangue. Ovviamente la trasfusione di sangue al cane si rende necessaria solo in alcune circostante e non si potrà mai effettuare senza la gestione del medico che se ne occuperà. Vediamo cosa c’è da scoprire su questa tecnica per capirne di più.
Quando i cani hanno bisogno di sangue?
Sebbene ai padroni il solo pensiero faccia male, purtroppo malattie e incidenti possono verificarsi nella vita del nostro amico a quattro zampe ma per fortuna, in molti casi, una trasfusione di sangue può salvare loro la vita. In particolare si rende necessario immettere per via endovenosa una certa quantità di prodotto ematologico quando si è perso troppo sangue in seguito a un trauma, una lacerazione importante dopo un incidente, ma anche in casi di anemia e così via.
Insomma quando manca il sangue i tessuti non ricevono ossigeno, che è trasportato a sua volta dai globuli rossi presenti appunto nel sangue stesso. A differenza che per gli umani, dei quali è necessario conoscere il gruppo sanguigno prima di effettuare questo ‘passaggio di sangue’, i cani possono ricevere anche un gruppo sanguigno differente rispetto al proprio, almeno questa è la convinzione storica che la considera a basso rischio. Tuttavia sarebbe preferibile scegliere lo gruppo sanguigno per evitare qualsiasi tipo di rischio.
Il gruppo sanguigno nel cane
I gruppi sanguigni dei cani hanno tutti la sigla iniziale DEA, ovvero ‘Dog Erythrocyte Antigen’, accompagnata da un numero .0:
- DEA 1.1,
- DEA 1.2,
- DEA 3.0,
- DEA 4.0,
- DEA 5.0,
- DEA 7.0.
Tra essi il più usuale e il più complicato da gestire è proprio il primo, lo DEA 1.0, che è considerato donatore universale (il positivo può donare al negativo) ma dovrà ricevere solo sangue dello stesso gruppo sanguigno.
Trasfusione di sangue al cane: quando è necessaria
Non tutte le patologie o le occasioni necessitano di ricorrere alla trasfusione sanguigna, tuttavia è bene sapere che vi è a disposizione un quantitativo di sangue messo a disposizione dai cani donatori, che lo donano appunto alle banche. Esse conservano appunto le sacche di sangue donato e le forniscono quando ce n’è bisogno, entro però 30 giorni dalla raccolta.
Nei casi di anemia nel cane ma anche perdite di sangue come una emorragia canina in seguito a traumi, incidenti ma anche morsi, vengono appunto immessi nelle vie endovenose i globuli rossi; nei casi di incapacità del sangue di coagulazione, patologie che riguardano il fegato o avvelenamento nel cane si trasferisce invece il plasma.
Trasfusione di sangue al cane: costi e come si fa
Sebbene in certi momenti critici i soldi non saranno una preoccupazione per il padrone, è utile conoscere i costi di questa operazione: il prezzo oscilla in base alla quantità di sangue utilizzato e va dai 100 ai 600 euro. Per il cane donatore invece il prelievo è assolutamente privo di costi.
Quando un cane si trova in emergenza e necessita di una trasfusione, dovrà essere innanzitutto stabilizzato dall’equipe medico-veterinaria, che ne individuerà anche il gruppo sanguigno di appartenenza. Il passo successivo sarà quello di recuperare la quantità di sangue che riterranno necessaria all’occasione contattando il padrone di un cane donatore: il sangue sarà analizzato ed eventualmente ‘depurato’.
L’operazione verrà svolta in terapia intensiva e il cane dovrà restare successivamente a riposo, in modo da poter controllare per bene tutti i parametri, ovvero: temperatura, urina, polso e respirazione.