Esistono almeno 5 tossine altamente pericolose per i reni del cane: evitarle significa proteggere Fido da pericolose malattie dei reni e assicurargli una vita in salute.
I casi di avvelenamento sono probabilmente la più comune tipologia di emergenza veterinaria che porta i nostri amici a quattro zampe al pronto soccorso ogni giorno in tutto il mondo: in particolare, i casi di avvelenamento più pericolosi sono quelli che causano lesioni renali acute, le quali possono a loro volta trasformarsi in danni permanenti ai reni che comportano malattie renali croniche nell’animale.
Le malattie dei reni sono tra le patologie più pericolose per i cani, pertanto è indispensabile proteggere il cane dall’esposizione alle tossine pericolose per i suoi reni: in questo articolo, elenchiamo le 5 sostanze da cui Fido deve sempre stare alla larga.
Sono molte le sostanze velenose dalla quale è importante proteggere il nostro cane, ma in particolare ci sono 5 tossine pericolose per i suoi reni che devono essere evitate ad ogni costo, per non esporre Fido a potenziali patologie croniche e difficili da curare.
Un padrone responsabile sa bene che non bisogna mai dare al cane farmaci umani senza aver prima consultato il veterinario: questa regola vale a maggior ragione per i FANS, che possono causare gravi danni ai reni del cane e non solo. Questi farmaci sono pericolosi per gli animali domestici, perché possono causare ulcere allo stomaco e all’intestino.
Ci sono alcuni tipi di frutta che sono pericolosi per i cani, tra questi l’uva e altri prodotti simili come l’uva passa e i ribes. In particolare, il problema di questi alimenti velenosi è che il cane non riesce a smaltirli per cui restano all’interno del tratto gastrointestinale troppo a lungo, aumentando il rischio di tossicità per l’animale che li ha ingeriti.
Si tratta del nome scientifico del comune antigelo, notoriamente causa di avvelenamento per i nostri amici a quattro zampe: estremamente tossico, provoca una serie di sintomi che si susseguono per tre fasi nel corso delle ore e dei giorni successivi all’ingestione. Nelle prime ore, il cane presenta ad esempio sete e minzione eccessive, mentre nelle 12/24 ore successive il cane sembra quasi ubriaco, compare disidratazione e la frequenza cardiaca e respiratoria del cane tendono a crescere. Dalle 36 alle 72 ore successive, il cane subisce una lesione renale acuta che potrebbe ucciderlo nel giro di poche ore.
La vitamina D3 è molto velenosa per i cani, tanto da essere annoverata tra le 5 tossine più pericolose per i reni del cane: si trova in alcuni prodotti come gli integratori di acidi grassi Omega, i multivitaminici, la crema contro la psoriasi e i veleni per topi. Se ingerita in quantità eccessive, la vitamina D3 comporta aumenti potenzialmente letali nei livelli di calcio e fosforo che possono provocare una grave mineralizzazione dei tessuti di reni, tratto gastrointestinale e cuore.
Alcuni farmaci abitualmente utilizzati dagli esseri umani e in veterinaria per problemi cardiaci, come i beta-bloccanti, sono pericolosi se assunti senza stretto controllo medico. In particolare, un avvelenamento da farmaci cardiaci può causare nel cane una frequenza cardiaca pericolosamente bassa o una grave ipotensione, che potenzialmente sfocia in una lesione renale acuta.
A seconda della tipologia di tossina renale che il cane ha ingerito, possono verificarsi una serie di sintomi differenti. I più comuni risultano essere i seguenti:
– il cane non mangia,
– il cane sbava,
– vomito e diarrea con sangue nelle feci del cane,
– il cane è letargico,
– sete e minzione eccessive,
– alitosi nel cane,
– convulsioni,
– coma e morte.
Se si notano anche solo alcuni dei sintomi elencati nel cane, bisogna rivolgersi immediatamente a un veterinario che provvederà innanzitutto alla decontaminazione: di solito, si procede inducendo il vomito nel cane e somministrando carbone attivo che assorbirà il veleno dallo stomaco. In seguito, dopo le opportune analisi del sangue per monitorare la funzionalità renale, si potranno somministrare al cane liquidi per via endovenosa, farmaci anti-vomito e altra terapia di supporto contro i sintomi. Il cane sarà poi tenuto sotto controllo con ulteriori esami del sangue e delle urine nei giorni successivi.
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