Taurina nel cane, come facciamo a capire quando è carente? Quali alimenti ne contengono la giusta quantità? Cosa causa la carenza? Scopriamolo insieme.
La taurina è un aminoacido si trova negli organismi delle specie animali e nell’uomo, anche se le quantità prodotte potrebbero non essere sufficienti per diverse categorie di soggetti più deboli.
Per tali ragioni dovranno ricorrere agli integratori e ad un’alimentazione più adeguata con l’uso di prodotti contenenti un’alta percentuale di taurina.
Nel caso del nostro amico a quattro zampe come facciamo a sapere quando c’è una carenza di questo aminoacido? Vediamo insieme quanto è importante la taurina nel cane.
La taurina è conosciuta per essere un aminoacido fondamentale nell’alimentazione dei gatti e potrebbe esserlo anche per alcune razze canine, quali: Golden Retriever, Cocker Spaniel, Terranova, San Bernardo, Setter inglesi, Levrieri irlandesi, Cani d’acqua portoghesi.
Ma come possiamo capire se c’è una carenza di taurina nel cane?
Ecco tutti gli esami essenziale per individuare la mancanza di taurina nel cane:
Dalle analisi si determina la concentrazione di taurina nel sangue che se è inferiore all’intervallo ritenuto normale dal laboratorio, è molto probabile che ci sia una carenza dell’aminoacido in questione.
La taurina è una parte essenziale della dieta dei gatti ma anche dei cani particolarmente suscettibili alle malattie del cuore.
perciò in questi soggetti è necessario integrare con gli alimenti che contengono una maggior concentrazione, ovvero quelli di origine animale, quali:
Inoltre, la taurina è possibile trovarla anche in alimenti di origine vegetale, come il lievito di birra, fagiolini e fagioli.
In alternativa, in commercio nei negozi specializzati, è possibile trovare integratori di taurina sotto forma di capsule o in polvere.
Ovviamente prima di ogni somministrazione è opportuno consultare il veterinario per conoscere le dosi esatte da dare al proprio cane.
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La carenza di taurina è una delle cause di una condizione cardiaca chiamata cardiomiopatia dilatativa (DCM), in cui il muscolo cardiaco si assottiglia e le camere si ingrandiscono.
Questa patologia si manifesta principalmente negli esemplati di taglia grandi in un’età compresa tra i 3 e i 7 anni.
I soggetti in fase preclinica generalmente non presentano segni clinici di scompenso cardiaco, la diagnosi è quindi basata su uno studio ecocardiografico completo.
Non bisogna sottovalutare la prevenzione in quanto la Cardiomiopatia Dilatativa (DCM) nel cane, a volte può causare una morte improvvisa.
Per quanto riguarda invece i soggetti sintomatici, presentano segni di scompenso cardiaco quali dispnea, intolleranza all’esercizio fisico, tosse canina, distensione addominale, perdita di peso, anoressia, letargia e sincopi.
La cardiomiopatia dilatativa è una patologia progressiva, quindi i farmaci che si utilizzano servono soltanto per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita dei soggetti colpiti.
La terapia prevede l’uso di diuretici, vasodilatatori, cardiotonici ed eventualmente farmaci antiaritmici. In questa patologia ciò che può essere d’aiuto è l’uso preventivo di taurina, per queste razze maggiormente inclini.
La taurina è utile non solo al cuore del cane, in quanto previene le aritmie e rinforza il muscolo ma ha anche altri vantaggi:
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Ettore D’Andrea
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