Dopo i primi tempi dalla nascita è arrivato il momento per i cuccioli di ‘crescere’: ecco come affrontare lo svezzamento dei cani senza traumi.
Dopo l’emozione della nascita è arrivato il momento dell’allattamento, ma prima o poi anche questo passaggio dovrà passare, ma con le dovute cautele. Infatti il periodo dello svezzamento dei cani è una fase delicata nella vita di ogni cucciolo e anche per le mamme. Il nostro contributo sarà fondamentale per assistere i cuccioli in questo progressivo distacco dalla figura materna e dare loro le prime basi per la loro indipendenza. Ecco quali sono tutti i consigli più utili per capire lo svezzamento e accompagnare il cucciolo nelle prime fasi della sua crescita.
Che cos’è lo svezzamento dei cani
Quando pensiamo a un neonato, il periodo dello svezzamento è quello successivo all’allattamento al seno (Leggi qui:Allattamento della cagna: caratteristiche, alimentazione e tutti i rischi). Per i cani è lo stesso: si tratta del progressivo abituarsi del cucciolo ai cibi via via più solidi, fino a distaccarsi completamente dal latte materno che succhiava dalle mammelle.
Non può e non deve essere un passaggio traumatico nella vita del cane, anche perché un distacco improvviso dalla figura materna potrebbe avere gravi ripercussioni emotive nella sua vita da adulto. Appunto per questo è necessario capire che questa fase della vita del cucciolo non deve essere trascurata e, soprattutto, deve essere specifica per ogni cane. E’ ovvio che ogni esemplare è una storia a sé ma è altrettanto vero che le razze dei cani hanno delle proprie particolarità. Meglio essere ben informati sul da farsi, magari seguendo consigli del veterinario di famiglia o di un allevatore esperto, prima di somministrare al cane dei cibi che potrebbero essere addirittura dannosi per la sua salute.
Si tratta di una serie di fasi che dovrebbero susseguirsi senza passaggi bruschi: vediamo quali sono.
Lo svezzamento dei cani: le fasi
Generalmente il periodo migliore per lo svezzamento è indicato col compimento del primo mese di vita, ma non si tratta di un mero calcolo matematico: alcune volte potrebbe essere necessario anticiparlo poiché la mamma potrebbe avere carenza di latte per sfamare tutti i suoi cuccioli (generalmente questo accade con le cucciolate numerose). In caso contrario invece, e cioè se i cuccioli non rischiano di restare affamati, è possibile anche posticipare lo svezzamento di qualche giorno. Per capire se un cucciolo sta mangiando abbastanza, basterà controllare il suo peso e capire soprattutto se un cucciolo non mangia più di un altro perché magari arriva di prepotenza ad attaccarsi per primo alla mammella.
- Fase 1: inizia all’incirca al compimento del primo mese di vita del cucciolo: alla sua solita poppata potremmo, gradualmente, accompagnare un pasto un po’ più solido. Attenzione a scegliere i cibi più adatti per questa fase, badando non solo all’apporto nutrizionale ma anche alla loro digeribilità. Lo stomaco dei cuccioli infatti è ancora molto delicato in questo momento e alimenti difficili da digerire potrebbero causare episodi di vomito e diarrea. Durante la prima fase meglio preferire le pappe a base di carne, magari sotto forma di omogeneizzato o frullata, magari ammorbidito dall’aggiunta di latte vaccino tiepido.
- Fase 2: verso i 45 giorni dalla nascita, sarà la stessa mamma ad allontanare i suoi cuccioli. E’ un atteggiamento del tutto naturale non solo per favorire la loro indipendenza, ma anche perché potrebbe avvertire dolori alle mammelle a causa dei dentini che iniziano a spuntare ai cuccioli. Ed è in questa fase che il cucciolo dovrà definitivamente abituarsi ai pasti che gli somministreremo noi. I cibi dovranno essere ad alto contenuto proteico e magari con carboidrati leggeri, come ad esempio del riso soffiato: le pappe dovranno essere circa 4 al giorno.
- Fase 3: i pasti passeranno a 3 dal compimento dei due mesi di vita. Mentre il momento dello svezzamento avanza, sarà anche il periodo giusto per le prime vaccinazioni canine.
- Fase 4: dal 75 esimo giorno di vita in poi inizierà la fase di ‘accrescimento’, ovvero della crescita muscolare e scheletrica del cane. E’ fondamentale che gli esemplari, specialmente quelli di grossa taglia, abbiano il giusto apporto di proteine e Sali minerali nel cibo.
Quando è necessario il latte in polvere
Se la mamma allontana i suoi cuccioli e si rifiuta di allattarli, allora è necessario il nostro immediato intervento (Leggi qui: La separazione dei cuccioli dalla madre: come e quando). Di certo non dovremo costringere la cagna ad allattare, ma possiamo rendere più appetitosi i cibi da offrire al cucciolo e farlo abituare ad essi progressivamente. Qui entra in gioco il latte in polvere, che dovrà man mano sostituire quello materno. Meglio specificare ancora una volta che è fondamentale scegliere prodotti di alta qualità e non badare solo all’aspetto economico. I danni di un prodotto di scarsa qualità possono influire sulla salute del cane ed avere effetti gravi sulla sua salute anche a lungo termine (Approfondisci qui: Il cane può bere il latte? Ecco i vari tipi a disposizione per lui).
L’alimentazione più adatta per svezzare i cani
Anche per quanto riguarda i cibi più solidi, bisogna scegliere bene: una dieta equilibrata dovrà contenere circa il 40% di proteine, 40% di carboidrati e 20% di verdure. Se ci affidiamo ai cibi industriali (di ottima qualità, come già accennato) facciamo caso alle percentuali di queste sostanze nutritive. E’ ovvio che si tratterà anche di gusto personale del cane , come in altri casi, non bisogna generalizzare.
Per farlo abituare alla pappa è molto importante anche far sentire il cucciolo a suo agio: approfittiamo quando è calmo e tranquillo, poiché sarà più predisposto a mangiare. La ciotola dell’acqua dovrà essere sempre piena e a disposizione del cane, mentre quella della pappa dovrà essergli tolta davanti al muso dopo i primi 15 minuti circa. Evitiamo di cambiare tipo e marca di cibo, soprattutto se il cane si abitua ad un alimento in particolare.
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F.C.