Proprio come il gatto, anche le vie urinarie di fido possono ospitare un agglomerato di cristalli di Struvite in grado di procuragli diversi malfunzionamenti
I calcoli di Struvite nel cane, che si formano a partire da un conglomerato di ioni di fosfato, ammonio e magnesio, possono mettere a rischio la vita del nostro amico a quattro zampe. A seconda della loro grandezza possono generare da micro lacerazioni a veri e propri calcoli in grado di bloccare la vescica dell’animale.
Ad accompagnare questo disturbo generalmente c’è un’infezione batterica del tratto urinario i quali sintomi sono piuttosto riconoscibili. Le terapie invece sono diverse a seconda dell’incidenza di questi cristalli all’interno dell’organismo del cane.
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É stato dimostrato che il 60% dei calcoli in un cane sono causati dai cristalli di Struvite. La Struvite colpisce anche i gatti. Due delle cause più forti per la formazione di questi agglomerati sono: lo squilibrio e l’alto contenuto di minerali all’interno del cibo che offriamo a fido o disturbi metabolici già presenti nel cane. Spesso è anche una quesitone genetica.
Ci sono razze più predisposte alla formazione di calcoli da Struvite come lo Schnauzer nano, il Bichon Frisè, lo Shih Tzu e il Barbone nano. Le femmine inoltre sono più soggette a questa patologia in quanto più suscettibili all’insorgere di cistiti batteriche. L’età è un altro fattore scatenante, di solito questo malfunzionamento delle vie urinarie colpisce gli esemplari che superano i sei anni.
Tra i sintomi meno particolareggiati di questa grave infezione alle basse vie urinarie possiamo riscontare inappetenza, vomito, perdita di peso e dolori addominali. Ma a volte la presenza di calcoli da Struvite nel cane è del tutto asintomatica. In questo caso, il disturbo può essere diagnosticato solo quando il calcolo si è già formato ed è arrivato all’uretra, ostruendola.
In questo caso fido si metterà spesso in posizione “pipì” senza però riuscire a urinare. Prestiamo attenzione in questa fase perché generalmente la posizione che fido assume mentre urina spesso ci indica qualcosa. Si mostrerà poi molto agitato e chiederà spesso di uscire fuori. Altro fattore possibile, avrà più sete del normale. Potrebbe però anche verificarsi la soluzione contraria, un’anomala incontinenza urinaria dovuta alla eccessiva distensione della vescica.
Inoltre l’urina, potrebbe contenere alcune tracce di sangue. Le cause di sangue nelle urine possono essere diverse ed è bene non sottovalutarle mai. Nello specifico, i cristalli di Struvite, che hanno sede nella vescica, hanno spesso una forma appuntita che può lacerare le pareti vescicali.
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Una terapia medica più blanda può essere consigliata come punto di partenza, solo se l’infezione batterica alle vie urinarie è stata precedentemente trattata e guarita con antibiotici. Questa terapia mirerà a fornire al cane la giusta dieta, a stimolare la diuresi e ad acidificare il livello di pH delle urine attraverso specifici farmaci o mangimi.
Il trattamento dietologico dovrà continuare fino al completo scioglimento dei calcoli e proseguire per un altro mese, in modo da evitare l’alto rischio di recidività. Il nuovo regime alimentare dovrà essere povero di proteine e fibre al fine di ridurre al minimo la perdita idrica a causa delle feci. Dovrà essere invece ricco di sale e contenere una quantità ridotta di minerali come fosforo o magnesio.
Inoltre dovrà includere sostanze acidificanti che possono essere assunte anche sotto forma di compressa di Metionina e Ammonio cloruro. La parola d’ordine rimarrà sempre acqua! Per ridurre la possibilità che i calcoli di Struvite possano tornare è fondamentale che il nostro amico peloso beva di più. Se già il vostro cane beveva poco, correte al riparo con alcuni possibili rimedi. Favorite quindi i cibi umidi, aggiungete acqua tiepida anche alle crocchette o usate qualche goccia di cloruro di sodio nella pappa.
Se si dovesse però verificare un’autentica ostruzione urinaria, i calcoli non potranno che essere asportati chirurgicamente dal veterinario.
C.F
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