A volte il cane può presentare un soffio al cuore: può accadere al cucciolo, al cane adulto o all’anziano e ci sono consigli specifici per la prevenzione e il trattamento.
Il soffio al cuore nel cane è un’anomalia nei normali suoni cardiaci che si riscontrano nelle normali contrazioni cardiache dell’animale: si può diagnosticare sia nel cucciolo, che nel cane adulto o anziano attraverso l’auscultazione del torace del cane a opera del veterinario.
Il cuore sano emette dei suoni ben precisi e riconoscibili a ogni battito: se a questi si aggiunge una sorta di fischio sottile, un suono sibilante, vuol dire che c’è un’anomalia nota come soffio al cuore. Questo problema può avere diverse cause e va trattato di conseguenza, ma ci sono anche delle norme di prevenzione per evitarne la comparsa.
Ci sono essenzialmente due possibili tipologie di soffio cardiaco nei cani: quello congenito o ereditario, che il cucciolo presenta fin dalla nascita, e quello acquisito, ossia che compare negli anni nei cani adulti o anziani.
Per il soffio al cuore acquisito possono esserci tante possibili cause: endocardiosi, endocardite, restringimento di un vaso sanguigno, ma anche malattie infettie, ipertiroidismo, cardiomiopatie e anemia nel cane.
Soltanto il veterinario può diagnosticare la causa del soffio cardiaco, che nella maggior parte dei casi nei cani risulta essere un ispessimento di una o più valvole cardiache: questo problema di natura degenerativa è noto come endocardiosi.
Rispetto, invece, ai sintomi di soffio al cuore nel cane abbiamo un elenco di possibilità:
– Il cane appare stanco, debole e spesso assonnato.
– Sono frequenti episodi di tosse e difficoltà di natura respiratoria.
– Il cane presenta gonfiore addominale.
– Il nostro amico a quattro zampe evita l’attività fisica e ha difficoltà di movimento.
– Le gengive cambiano colore e prendono sfumature grigie o bluastre.
– Si verificano possibili episodi di svenimenti e perdita dei sensi.
– Alterazioni della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca.
Il soffio al cuore è molto frequente nei cuccioli di cane e solitamente sparisce in maniera spontanea intorno alle 14 settimane di età: se non dovesse sparire, il soffio potrebbe indicare una malattia cardiaca e il cucciolo andrà sottoposto a una serie di esami per ottenere la diagnosi.
A seconda della diagnosi formulata dal veterinario, sarà possibile sottoporre il cucciolo al più adeguato trattamento. Spesso si ricorre al cateterismo cardiaco, per curare malattie cardiache congenite prima che diventino pericolose.
I cani di piccola taglia e in particolare alcune razze canine come Chihuahua, Bulldog Francese e Cavalier King Charles Spaniel sono spesso predisposti alle malattie cardiache e al soffio al cuore, che diventa solitamente il sintomo che aiuta a scoprire patologie più gravi.
In molti casi, il problema di questi cani è una perdita della valvola mitralica (la valvola che si trova tra l’atrio sinistro e il ventricolo sinistro) e che si deteriora con il passare degli anni, predisponendo il cane a un’insufficienza cardiaca. Solitamente, il problema si tiene sotto controllo con farmaci ad hoc che aiutano il cane a vivere ancora 1 o 2 anni.
Soprattutto i cani di taglia grande come Alano, Doberman, San Bernardo e Terranova, sono particolarmente predisposti una volta anziani a cardiomiopatie dilatative che hanno come sintomo proprio il soffio al cuore. Questa malattia causa un battito cardiaco anomalo che può comportare il decesso improvviso del cane per arresto cardiaco.
Diagnosticabile attraverso l’ecocardiogramma, la cardiomiopatia dilatativa si può tenere sotto controllo per 1 o 2 anni dalla diagnosi con una terapia farmacologica apposita, ma è sempre a rischio di peggioramento.
Se il cane collassa, ha difficoltà a respirare o sta avendo un attacco cardiaco è importante conoscere le manovre di pronto soccorso che potrebbero tenerlo in vita fino all’arrivo del veterinario.
Chi ha un cane con il soffio al cuore dovrebbe conoscere queste manovre:
1. Per prima cosa, il cane va fatto sdraiare sul fianco con il lato destro del corpo appoggiato a terra e il lato sinistro libero e rivolto verso l’alto.
2. Si procede quindi a intervenire sulle vie respiratorie: bisogna coprire completamente con la bocca il muso dell’animale (la mascella deve essere ben chiusa) e poi immettere aria. Soprattutto nei cani di taglia media o grande, la prova dell’efficacia della manovra sta nel fatto che il petto dell’animale inizia a gonfiarsi.
3. A questo punto, si procede ad alternare la respirazione con il massaggio cardiaco: tenete ben saldi i palmi delle mani sulle costole, dietro l’articolazione della zampa anteriore sinistra. Nei cani di piccola taglia, eseguite serie di 10 compressioni intervallate da 3 respirazioni. Nei cani di taglia media o grande, le compressioni devono essere 15 e le respirazioni 5.
Alcuni semplici consigli possono aiutarti a prevenire il soffio al cuore nel tuo cane, perchè riducono l’usura delle strutture cardiache:
– Alimentazione sana ed equilibrata,
– Mantenimento del peso ideale (attenzione a sovrappeso e obesità nei cani),
– Regolare attività fisica, in base all’età di Fido,
– Snack e spuntini sani e leggeri,
– Preferite la pettorina al guinzaglio,
– Controlli medici periodici frequenti e regolari.
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C.B.
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