Il diabete nel cane non è semplice da diagnosticare, ma ecco quali sono i sintomi a cui prestare attenzione con un metodo furbo.
Quando abbiamo uno o più cani in casa con noi dobbiamo accertarsi che stia o stiano bene. Questo è possibile con accertamenti regolari dal veterinario, ma anche osservando il linguaggio del corpo ed eventuali sintomi.
Ad esempio, quali sono i sintomi di diabete nel cane? Il diabete è una malattia molto diffusa tra le persone e lo è anche negli animali, specialmente cane e gatto. Tuttavia, non è così semplice da diagnosticare.
Vedremo qui di seguito quali sono i campanelli d’allarme, le conseguenze e i trattamenti possibili se questo disturbo dovesse interessare il nostro compagno a quattro zampe.
Il diabete si verifica quando il pancreas non produce o produce in modo insufficiente l’insulina. Quest’ultimo è un ormone responsabile di regolare gli zuccheri nel sangue.
Gli esperti adottano un metodo intelligente e furbo per osservare gli eventuali sintomi di diabete in un cane. Si chiama metodo delle 4 P e le 4 p sono queste:
Dunque, se il livello di glucosio nel sangue del cane è costantemente alto, il cane inizierà a manifestare dei disturbi come l’aumento del mangiare e del bere, l’aumento del fare la pipì, ma anche una notevole perdita di peso. Tutti fattori non normali che indicano al padrone di portarlo subito dal veterinario per gli accertamenti del caso.
Di solito, questo disturbo compare in cani anziani e, dai dati raccolti, più nelle femmine che nei maschi. Ma non è così raro trovare questa malattia anche in cani adulti.
Si può intervenire in tempo al comparire dei sintomi e gestire la malattia. Tuttavia, se si trascura, le conseguenze sono gravi.
Il veterinario procederà a iniezioni di insulina e insegnare alla persona che si prende cura del cane a come farle quotidianamente. Inoltre, è assolutamente necessario intervenire sulla dieta. Questa dovrà essere costruita in base alla gravità della malattia e alle condizioni fisiche dell’animale.
In generale, si dovranno somministrare due pasti al giorno con cibi ricchi di proteine, di omega 3 e assolutamente poveri di zuccheri. Gli omega 3, in particolari, servono per un’azione antinfiammatoria.
Se il diabete viene trascurato, le complicanze potrebbero essere le seguenti: cataratta, glaucoma, neuropatia, chetoacidosi diabetica e aumento delle infezioni batteriche. Ecco perché è molto importante intervenire il prima possibile.
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