Riconoscere i sintomi del tetano nel cane è importantissimo, in quanto la manifestazione clinica di questa infezione è molto rara.
Differentemente da quanto molta gente pensa, il C.tetani non si trova esattamente nel metallo ossidato, piuttosto nella sporcizia del metallo ossidato. Questa precisazione è molto importante e spiega perché bisogna fare attenzione a non farsi male con oggetti appuntiti, che siano ossidati o meno.
Un’altra cosa che va sottolineata è che uomini e cavalli sono molto sensibili a questa malattia, mentre i gatti e cani hanno una resistenza elevata. Infatti proprio perché così raro, non esiste vaccino contro la tossina tetanica nel cane. Mentre sono diversi i vaccini approvati contro la tossina tetanica per uomini, cavalli e pecore.
A questo punto la cosa migliore da fare è capire quali le cause, ma soprattutto l’individuazione dei sintomi del tetano nel cane, per poter procedere ad una successiva diagnosi e una probabile cura dell’animale. Ricorda che la pericolosità del tetano nel cane è uguale a quella degli esseri umani ed è spesso fatale.
Per quanto riguardi i sintomi del tetano nel cane, per fortuna sono estremamente caratteristici, da rendere la problematica individuabile molto velocemente, anche se si verificano entro 5-10 giorni dal trauma. Essi possono essere descritti in:
Laddove l’infezione dovesse restare circoscritta in un’area senza svilupparsi, potrebbe regredire, mentre se le tossine dovessero giungere inaspettatamente nel sistema nervoso, la situazione potrebbe peggiorare. In ogni caso davanti alla presenza dei sintomi precedentemente citati, sarà meglio portare il cane a visita dal veterinario.
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Il tetano è un batterio chiamato Clostridium tetani che, generalmente, lo si trova in ambienti o oggetti poco ossigenati, come il suolo, l’intestino dei mammiferi, in tessuti morti, in presenza di ferite, lesioni, ustioni, interventi chirurgici o fratture delle ossa del cane.
Le cause della presenza di questo batterio nell’animale, sono semplicemente riconducibili all’esistenza di eventuali ferite, profonde ed esposte alla contaminazione di questi batteri. Ragion per cui è consigliato fare attenzione dove il cane si è potuto ferire per poter eventualmente intervenire in misura più drastica della semplice disifettazione della ferita.
Per poter effettuare una diagnosi il veterinario, avrà necessità di conoscere la storia pregressa dell’animale e i sintomi fino al quel momento dimostrati. Tutto questo per far in modo da poter aver un quadro abbastanza chiaro e agire quanto più veloce possibile. Il veterinario per stabilire se effettivamente si tratta di sintomi del tetano nel cane, eseguirà dei test di laboratorio, come emocromo completo del cane ed esame delle urine.
Attraverso i test che verranno effettuati sarà possibile osservare la concentrazione di un enzima conosciuto con il nome di creatina fosfochinasi. Questo enzima si trova principalmente nel cervello, nel cuore e nei muscoli e che quindi spiegherebbe la rigidità muscolare. Mentre le analisi delle urine danno risultati normali tranne per la mioglobina che risulta in crescita.
Inevitabilmente ci sarà il bisogno di ricoverare il cane per riscontrare il comportamento e monitorare le condizioni cliniche. Nel caso in cui il tetano nel cane avesse raggiunto i polmoni, il veterinario potrà inserire un tubo nella trachea, per favorire la respirazione.
Si procederà con una terapia farmacologica allo scopo di diminuire gli spasmi e le convulsioni. Infine potranno essere somministrati antibiotici per evitare la diffusione dell’infezione. Tutta la fase della cura dovrà avvenire in un ambiente con scarsa luminosità e con rumori bassi o assenti e un posto morbido dove il nostro amico a quattro zampe possa dormire.
Come abbiamo potuto capire è fondamentale trattare l’animale colpito dal tetano, in un breve periodo di tempo, in quanto potrebbe essere molto pericoloso e addirittura fatale, rallentare i soccorsi.
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Raffaella Lauretta
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