La sindrome uremica nel cane è l’ultimo stadio dell’insufficienza renale cronica: vediamo insieme di cosa si tratta e cosa fare.
La sindrome uremica è causata dallo scompenso della funzione renale nel cane. Capiamo nel dettaglio quali sono le sue conseguenze sulla salute di Fido, come intervenire e come prevenire l’insorgenza di questa condizione degenerativa e molto pericolosa per il nostro amico a quattro zampe.
La sindrome uremica nel cane rappresenta l’ultimo stadio dell’insufficienza renale.
Giunto in questa fase della malattia, Fido perde completamente la funzionalità renale. In questo caso, i reni dell’animale non sono più in grado di svolgere i loro compiti di filtrazione ed eliminazione delle scorie presenti nell’organismo.
Prima di arrivare a questa condizione, il cane attraversa delle fasi intermedie:
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Come si manifesta la sindrome uremica nel cane?
Giunto a questo stadio, l’animale manifesta i seguenti sintomi:
Inoltre, è possibile che si presentino problemi agli occhi, dovuti all’aumento della pressione arteriosa. Tra questi rientrano distacco della retina e riduzione del riflesso pupillare.
Come abbiamo visto, la sindrome uremica nel cane è la fase terminale dell’insufficienza renale.
Tra le cause scatenanti di questa condizione, ci sono l’uso di mangimi industriali altamente lavorati, l’esposizione a veleni o l’assunzione di farmaci. Tendenzialmente, gli animali avanti con gli anni sono più a rischio.
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Cosa fare in caso di sindrome uremica nel cane? Si tratta di una condizione molto debilitante per l’organismo di Fido.
Essa viene individuata attraverso le analisi del sangue del cane: i valori di azotemia e creatinina risultano molto alti, così come la pressione arteriosa, superiore a 180, e la proteinuria, oltre lo 0.5.
Sfortunatamente, in questa fase della malattia le possibilità di intervento sono molto ridotte. L’unico trattamento possibile è quello dell’emodialisi o del trapianto dei reni.
Purtroppo, la speranza di vita dell’animale risulta breve. Una volta giunti a questo stadio, l’obiettivo è quello di ridurre la sintomatologia e fare in modo che l’ultimo periodo della vita di Fido risulti sereno e colmo del nostro affetto.
Laura Bellucci
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