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Salute dei Cani

Sindrome di Horner nel cane: cos’è, cause, sintomi e cura

Questa patologia può colpire Fido improvvisamente: scopriamo cos’è la sindrome di Horner nel cane, le cause, i sintomi e cosa fare.

(Foto Pinterest)

Numerose patologie, di ogni genere, possono purtroppo colpire il nostro amato Fido improvvisamente: malattie parassitarie ed ereditarie, malattie virali ed anche neurologiche. E in quest’ultima “categoria” rientra la sindrome di Horner.

Dalla diagnosi difficoltosa e con sintomi fastidiosi e talvolta anche gravi, questa patologia colpisce gli occhi del cane, ed è sicuramente da non sottovalutare.

Alcune razze canine sono maggiormente predisposte a tale sindrome, ed alcuni dei suoi “segni” possono essere confusi con quelli di altre malattie, perché molto simili.

Dunque, è importante sapere cos’è nello specifico la sindrome di Horner nel cane, conoscere le cause che la scatenano e i sintomi che manifesta, e soprattutto cosa fare per assicurare a Fido una guarigione rapida.

Sindrome di Horner nel cane: cos’è

La sindrome di Horner, conosciuta anche come “paralisi oculosimpatica”, è una patologia che si manifesta a seguito del danno o del malfunzionamento di uno specifico gruppo di nervi, chiamati “tronco del simpatico”.

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Seppur siano molto più predisposte razze canine come il Labrador Retriever, il Golden Retriever, ed anche il Border Collie e il Setter Inglese, la sindrome di Horner può interessare ogni cane, sviluppando “segni anomali”, che in alcuni casi vengono confusi con i sintomi di altre patologie, perché simili.

Tale condizione neuro-oftalmologica, conosciuta anche nella medici umana, colpisce gli occhi e i muscoli facciali del cane: si assiste in pratica all’interruzione della comunicazione tra cervello ed occhi, provocando in questi ultimi un malfunzionamento.

Improvvisa e caratterizzata da tipiche anomali, generalmente è monolaterale, cioè colpisce un solo lato della faccia, dunque un solo occhio. Ma seppur raramente, può essere anche bilaterale, con una diagnosi molto più difficoltosa rispetto la prima.

Tale patologia non è da sottovalutare: seppur non particolarmente grave, possono invece esserlo le “sue cause”, e cioè le patologie “sottostanti” che l’hanno determinata. Per tale motivo è importante sottoporre Fido a tempestive ed attente indagini cliniche.

Le cause di tale patologia

La sindrome di Horner è il più delle volte definita “idiopatica”, in quanto non si è in grado di individuarne i fattori scatenanti.

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Come abbiamo precedentemente detto, tale patologia consiste nell’interruzione della comunicazione tra cervello ed occhi, interruzione dovuta ad un danno o al malfunzionamento del tronco del simpatico, a causa, ad esempio, di una lesione provocata da un morso.

Ma sono davvero tante le cause di tale circostanza, ed elencarle tutte sarebbe davvero impossibile, ma riportiamo le più frequenti:

  • trauma al collo, così come al torace o all’occhio;
  • otite media o interna;
  • intervento chirurgico alla cavità toracica;
  • malattia a carico del disco intervertebrale;
  • atrofia muscolare facciale;
  • paralisi dei nervi facciali;
  • disidratazione;
  • tetano;
  • mielite, l’infiammazione del midollo spinale;
  • infiammazione del nervo trigemino;
  • infezioni che interessano il sistema nervoso centrale;
  • tumore del mediastino, che si forma tra lo sterno, i polmoni e la colonna vertebrale;
  • tumore del cervello, del sistema nervoso periferico oppure della tiroide;
  • diabete mellito;
  • e molte altre ancora.

Come abbiamo visto, le cause che improvvisamente provocano l’insorgere della sindrome di Horner nel cane sono davvero tante, così come sono molteplici i suoi sintomi, il più delle volte confusi con quelli di altre patologie.

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I sintomi della sindrome di Horner nel cane

Improvvisa e da non sottovalutare, la sindrome di Horner nel cane presenta dei sintomi molto simili ad altre malattie, come ad esempio l’uveite.

(Foto Pinterest)

Solo grazie ad un’attenta e approfondita visita (il più delle volte con il supporto di un neurologo) e ad esami specifici il veterinario riuscirà a distinguere tale sindrome da altre patologie.

Ma quali sono i principali sintomi di questo “subdolo” disturbo? Scopriamoli insieme:

  • enoftalmo: l’occhio colpito risulta più affossato;
  • miosi persistente: si assiste al restringimento della pupilla;
  • anisocoria: quando la sindrome di Horner è monolaterale, noteremo una differenza di dimensione delle due pupille;
  • iperamia congiuntivale: arrossamento degli occhi;
  • ptosi palpebrale: condizione conosciuta anche come “palpebra cadente”, si assiste ad un vero e proprio abbassamento della palpebra superiore o inferiore;
  • prolasso della terza palpebra: si verifica la fuoriuscita della membrana nittitante, la quale risulterà ingrossata;
  • aumento della temperatura del lato interessato;
  • scolo congiuntivale.

Come possiamo notare i sintomi che colpiscono Fido quando affetto da sindrome di Horner sono molti ed alcuni comuni ad altre patologie:

  • sicuramente difficili da collegare a tale sindrome quando colpisce il cane nella sua forma bilaterale;
  • possibile, invece, farlo quando decorre nella sua forma monolaterale, questo perché verrà evidenziata un’asimmetria facciale in Fido.

Diagnosi e cura

La Sindrome di Horner nel cane generalmente si risolve spontaneamente: possiamo non considerarla grave come patologia ma sicuramente come un “campanello d’allarme”, che deve condurci a fare degli esami più approfonditi, per individuarne la causa e bloccarla prima che diventi qualcosa di veramente serio.

(Foto Pinterest)

Quando notiamo alterazioni nel viso di Fido, specialmente ai suoi occhi, con l’aggiunta di alcuni dei sintomi sopra elencati dobbiamo immediatamente condurlo da un veterinario di fiducia.

Il quale grazie ad esami specifici e ad una visita approfondita riuscirà a comprendere se Fido è affetto da altre patologie oppure se si tratta proprio della sindrome di Horner.

Stabilito che si tratta proprio di tale malattia, andrà poi ad indagare la causa che ha l’ha scatenata. Il veterinario sottoporrà il nostro cane:

  • ad una risonanza magnetica se sospetta una lesione neurologica cervico-toracica, intracranica o del midollo spinale cervicale;
  • ad una TAC quando invece ha il sospetto di una patologia primitiva, che ha danneggiato il sistema nervoso simpatico.

Solo dopo averne compreso la causa riuscirà a prescrivere la terapia più adatta, e guarita la malattia “sottostante” anche la sindrome di Horner finirà per regredire.

Agire rapidamente ci aiuterà a prevenire l’aggravarsi della situazione e a far guarire Fido in poco tempo.

Rossana Buccella

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